𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 25

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Il fatidico giorno era arrivato, dovevamo per forza vincere, oppure eravamo fuori.
Mason mi aveva mandato un messaggio poco prima di spegnere il telefono, dicendomi:"Saremo in tribuna, buona fortuna piccoletta".
Stavamo entrando in campo, io ero concentratissima, avevo imparato a mettere l'ansia da parte.
Guardai verso la tribuna e vidi Mason e Jo, ma guardai meglio e vidi anche Kai.

Ero quasi in area, da dietro vidi arrivare Cristiana, così gliela passai, ma prese il palo.
Lei mi guardò e mi fece l'ok.

La partita finì 0-0, eravamo fuori.
Appena fischiò mi sedetti per terra e pensai a cosa avevo sbagliato in quella partita.
Vennero alcune ragazze del Lione a darmi il 5 e mi fecero alzare.
"you had a good game"
"Thank you"

Mi avvicinai alla tribuna, dove c'erano Jo, Kai e Mason ad aspettarmi.
"Sei stata comunque bravissima" Disse Mason.
Continuammo a chiaccherare fin che Mason guardò meglio la maglia.
"Oh ma è proprio bella sta maglia"
Abbassai lo sguardo, la maglia era la terza.
Non ci pensai neanche e mi tolsi la maglia, rimanendo solo con quella termica, e gliela porsi a lui.
"Veramente?"
Sorrisi. Me ne aveva sempre parlato di questa maglia.
"Hai reso un bambino felice" Kai scompigliò i capelli a Mason.
"Aspettatemi fuori, se volete dopo andiamo a fare un giro tanto noi partiamo domani mattina"

-

"Sembriamo degli scappati di casa" Ci fece notare Jo.
Eravamo in macchina, quella di Mason, in silenzio, a cercare qualcosa da fare, ma io ero un po' giù di morale.
"Ti sta squillando il telefono Alli" Kai mi passò il telefono.
"Oh Dusan, ciao come va?"
"Ciao Alli, ho visto la partita e ho pensato che stessi un po' giù di morale"
"Si purtroppo è andata così.."
"Sei stata brava sai?"
Continuammo a parlare, mentre gli altri tre parlarono fra di loro.
"Ciao Dus, ci vediamo domani"
"Ciao nana"
"𝘋𝘶𝘴" Mason fece le virgolette e mi guardò.
"Allora c'è qualcosa tra di voi?" Dietro sbucò Jo.
"Ma insomma la volete finire?"
"Nervosetta la ragazza"
"Mason stai zitto" Misi in chiaro.
"Allison 1, Mason 0"

Oggi era natale, io e Leo saremmo andati a firenze da nostro nonno e il resto dei parenti.
Erano le 5 ed eravamo già svegli.
Alle 6 saremmo partiti, eravamo pronti, dovevamo solo scambiarci i regali e aprire quelli degli altri.
Io gli avevo preso uno smoking di armani e delle scarpette che mi aveva fatto vedere dicendo "Ma quanto sono belle?".
"Oh vieni un attimo giù" Gli gridai dal piano inferiore.
Lui scese con il borsone e lo appoggiò per terra.
"Apriamo?" Mi chiese.
"Si"
-
"Ma sono bellissime" Guardò le scarpette innamorato perso.
"Ora tocca al tuo, mettiti questa" Tirò fuori una benda.
"Non farmi cadere leo"
"No tranquilla, attenta che adesso c'è un gradino"
Eravamo in garage, ma a far che?
"Pronta?"
"Si"
Mi tolse la benda e rimasi immobile.
C'era una macchina davanti a me con un fiocco gigante sopra.
"Leo, t-tu sei matto, sei completamente fuori di testa"
"Dai tira via il telo"
Non ci pensai neanche e iniziai a scoprirla, era una Jeep Grand Cherokee 4xe, la mia macchina preferita.
Girai intorno alla macchina per capire se fosse vera.
"Che ne dici se andiamo con questa, almeno la provi?"
"Certo!"
"Dai andiamo a prendere i borsoni"
Saremmo stati a firenze per 2 giorni, 25 e 26, fino a sera.

SKIP TIME
Eravamo appena arrivati.
Erano le 8 del mattino e in casa c'era solo mio nonno e mia zia che stavano già cucinando.
"Permesso" Dissi entrando.
"Oh ciao ragazzi! da quanto tempo"
"Ciao zia, buon natale" L'abbracciai felicemente.
"Il nonno è di là, sta preparando le lasagne" Ci indicò la cucina.
"Nonno!" Dissi vedendolo al tavolo intento a preparare.
"Oh piccola mia, vieni qui!" Mi avvicinai a lui e mi strinse con tutte le sue forza.
"Campione! Vieni qui anche tu" Si rivolse a Leo.
"Ciao nonno! Già dietro a cucinare?" Disse Leo.
"Eh si, ormai faccio solo questo"
Sistemammo i borsoni nella camera degli ospiti, poi mi rimboccai le maniche e aiutai mio nonno a cucinare, cosa che facevo sempre anche quando ero più piccola.
"Allora, a torino come va?" Mi chiese lui.
"Tutto bene, Nonno. Tra poco riprende la stagione e ricomincia tutto"
Sapevo quanto era soddisfatto di me mio nonno, del percorso che avevo fatto.
"Dopo arrivano anche Diego e Federico, sai come sono cresciuti i tuoi cuginetti, beh oddio cuginetti mica tanto, hanno 23 anni adesso!"
Ero felice di vedere così mio nonno. Aveva avuto dei problemi di salute, ma nonostante l'età ora stava benissimo.
"Vi voglio vedere giocare un po', loro non hanno ancora fatto così tanta strada. Diego si è dedicato ad altro, ma il calcio è sempre nel suo cuore.
Continuava a chiedermi quando scendavate, non trovava più il tuo numero visto che ha cambiato telefono.
Non sa che siete qui"
Diego e Federico erano nostri cugini, gemelli.
Con Diego fin da piccola avevo instaurato un rapporto meraviglioso, eravamo sempre insieme fino a quando ci siamo trasferiti a Torino.
Non lo vedevo bene o male da 7/8 anni.

Una storia complicata|| Paulo DybalaHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin