𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 18

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*il giorno dopo*
Eravamo io, alvaro e paulo al Jmedical, dovevamo fare tutti degli esami.
"Avete sentito la notizia?" chiesi
"Quella di vlahovic? si, ci hanno detto che deve arrivare oggi per gli esami, poi domani inizia gli allenamenti" disse alvaro.
Parlammo ancora un pò, poi entrammo.
SKIP TIME
Ero nella hall del Jmedical, avevo finito gli esami prima degli altri.
Sentii del casino provenire dall'esterno, così mi girai e vidi una macchina, con decine e decine di tifosi.
"Perché tutto sto casino, Luca?" Luca era un dipendente che lavorava al Jmedical.
"È appena arrivato vlahovic, ora deve fare tutte le visite"
Annuii e mi rigirai con i gomiti sul bancone per finire il mio caffè preso alle macchinette.
Poco dopo sentii le porte aprirsi e vidi una ragazzo alto, vestito abbastanza elegante e capelli in ordine.
Si guardò intorno un pò spaesato, poi mi vide e mi sorrise. Ovviamente ricambiai.
Ero vestita con la felpa e i pantaloncini della squadra.
"Eccoci" alvarò mi richiamò
"Oh è arrivato, andiamo a salutarlo e a presentarci" disse paulo.
Ci avvicinammo e appena ci sentì si girò.
"Ei ciao piacere, Àlvaro"
"Piacere Paulo" e poi mi presentai anche io.
"Sei arrivato proprio per le vacanze, domani è l'ultimo giorno di allenamento, poi si rientra mercoledì"
Scherzarono un pò, poi lo salutammo, uscimmo e andammo in macchina, prima ci fermammo da qualche tifoso.
"Tra un'ora e mezza abbiamo allenamento, che facciamo?" chiesi
"Boh"
"Ho voglia di giocare" brontolai
"Ma se hai un ginocchio mezzo scassato" ribattè
"Non iniziate a litigare" Si intromise paulo.
"Andiamo da me e giochiamo"
"Ma non ci hai neanche fatto scegliere" gesticolò alvaro con le mani esasperato.
"Accendi sta cazzo di macchina e vai a casa mia" alzai la voce.
Iniziò a brontolare in spagnolo, e vidi paulo ridere.
"Alvaro-" Non mi fece finire la frase che alzò la voce arrabbiato, sempre parlando spagnolo.
"ALVARO SO LO SPAGNOLO" Dissi parlandogli sopra.
Mi guardò poi si mise a ridere.

Arrivammo a casa, presi le chiavi ed aprii.
"Leoo" lo chiamai quando vidi la portafinestra aperta, così andammo in giardino.
"Bella la vita eh" Disse paulo vedendo leo sdraiato sull'amaca.
"Cosa ci fate qui?" chiese
"La tua cara sorella ci ha obbligato, fino a litigare" Rispose alvaro. Presi la palla e gliela lanciai in testa. Mi guardò malissimo, poi capì subito, dovevo iniziare a correre. "No no no scusaa" iniziai a correre e per cercare di nascondermi mi misi dietro Paulo.
"Ora basta" Paulo mi abbracciò e poi corse a prendere la palla.
"Partitella di 15 minuti?" Proposi.
"Va bene, io sto con Alvaro" Disse leo.
"Ti ci avrei messo comunque con lui" dissi.
Iniziammo la partita segnai subito.
"Non ti facciamo neanche un pò pena?" Chiese alvaro.
"Tu di certo no"
La partita finì 1-1 con un gol di Leo.
"Voglio la rivincita, ma non con una partita" disse alvaro "Facciamo una gara di corsa, Paulo, tu stai alla fine per vedere chi arriva primo tra me e allison" aggiunse.
"Riscaldatevi un attimo altrimenti ciao, soprattutto tu alli" Ci impose leo

"Pronti?" Disse paulo lontano da noi
Mi misi in posizione e poi aspettai il fischio di paulo.
"Via!"
Corsi con tutte le mie forze, dovevo sfottere alvaro e vincere una volta per tutte.
"Chi ha vinto?" guardai paulo, eravamo arrivati quasi uguali, penso.
"Alvaro mi spiace, è più veloce allison"
"RIPETIMI CHI È IL PIÙ VELOCE? Dai, non mi ricordo"
"Ti odio" si sedette per terra.
Mi sedetti anche io abbracciata a Paulo, facendogli i grattini sul braccio e aspettando l'allenamento.
SKIP TIME
POV PAULO
Avevo finito l'allenamento prima di altri a causa del mio infortunio, ora stavo camminando nei corridoi della continassa, fin quando non vidi Agnelli parlare con Vlahovic.
"Ciao paulo" Disse Andrea.
Mi fermai a parlare un pò con loro.
"Ti va di portare Dusan a fare un giro per fargli conoscere il posto?" mi propose
"Certo, andiamo"
Iniziai a fargli vedere tutto.
"Allora, li c'è la hall, poi andando a destra trovi la sala da pranzo e il bar, che poi da lì puoi arrivare anche alla sala relax."
Poi presimo un corridoio che portava ai campi.
"Dì qua ci sono i campi per noi ragazzi- indicai a destra verso la vetrata- e di qua quelli per le ragazze" indicai a sinistra.
Poi oltrepassammo le porte che portavano a un altro edificio, dove c'erano le palestre per le ragazze, degli uffici della dirigenza e le piscine.
"Poi dalla palestra puoi arrivare direttamente ai campi"
Entrammo appunto in palestra, sapevo che si sarebbe stata allison.
POV ALLISON
Ero sulla ciclette in palestra, non potevo allenarmi con le altre a causa del ginocchio.
Poco dopo sentii delle voci provenire dall'entrata così mi girai.
Vidi paulo e dusan.
"Ei ragazzi" spensi il telefono e lo misi appoggiato sulla felpa per terra.
"Ciao amore" Paulo mi diede un bacio e poi anche dusan mi salutò.
Iniziammo a parlare, e devo dire che era molto simpatico.
"Che ne dite se a pranzo andiamo fuori a mangiare?" proposi
"Si, per me andrebbe bene" Dusan accettò, così come paulo.
"Allison, vieni, devi fare fisioterapia" Un membro dello staff mi chiamò.
"Allora ci vediamo alle 13 per andare a mangiare, ciaoo"
"Ciao amore" Paulo mi diede un bacio veloce e poi me ne andaii.
POV PAULO
"Cosa si è fatta?" mi chiese dusan una volta uscito dalla palestra.
"Più di un anno fa giocava nel chelsea, si era rotta il crociato, e molto spesso ha dei risentimenti, o comunque deve fermarsi per un certo periodo di tempo per fare la riabilitazione" Riposi.
"La ami davvero tanto vero?" chiese dal nulla.
Lo guardai, poi sorrisi e distolsi lo sguardo.
"Cazzo se la amo"

Una storia complicata|| Paulo DybalaWhere stories live. Discover now