𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 6

589 6 1
                                    

Era il 5 giugno, stavamo salutando tutti per poi partire per coverciano.
Andai a salutare Paulo e gli chiesi:
"Quando tornerai tu dall'argentina?"
"Inizio agosto più meno" fece un pò triste.
"Dai tranquillo ci sentiamo in videochiamata"

Partimmo io, leo, Federico bernardeschi, Federico chiesa, Giorgio e locatelli, che erano stati convocati pure loro.
In macchina avevo cantanto tutto il tempo.

*𝐒𝐊𝐈𝐏 𝐓𝐈𝐌𝐄*
Eravamo appena arrivati davanti all'hotel, molto probabilmente eravamo i primi.
Entrammo e trovammo Mancini:
"Buongiorno mister!" disse chiesa avvicinandosi a lui.
"Oh ciao ragazzi, tutto bene?" disse il mister per poi aggiungere:
"Tu dovresti essere Allison, giusto?"
"Si, piacere" feci porgendo la mano.
"Il piacere è tutto mio"

"Ragazzi, queste sono le chiavi delle camere, ci vediamo qui per l'una" ci disse il mister porgendo le chiavi.
Ci dirigemmo ognuno alle proprie camere. Fortunatamente era da sola, spero.
Nel mentre che stavo sistemando la mia valigia, sentii alle spalle la porta chiudersi, stavo meglio da sola.
Mi girai e vedi Jo, il mio migliore amico.
"Oh cazzo" gli corsi incontro e gli saltai addosso.
"Quanto mi sei mancato"
"Anche tu principessa" e mi strinse forte a sé.
"Che ci fai qui?" mi chiese
"Leo, mi ha praticamente obbligato a venire qui con lui" dissi ridendo.
Si fece mezzogiorno, scesimo in salone e devo dire che ero un po' in imbarazzo, conoscevo poche persone.
Quando leo mi vide insieme a jo,
aggrottò le sopracciglia e si avvicinò a noi.
"Voi due, come fate a conoscervi?" chiese.
"Quando abitavo a Londra era il mio migliore amico, e tutt'ora lo è"
"Qua ogni giorno scopro cose nuove" disse per poi girarsi verso gli altri e aggiungere:
"Ragazzi, lei è mia sorella."
Si presentarono tutti, erano simpatici dai.
Ci sedemmo al tavolo e arrivò il cibo.
"Raccontaci un po' di te, allison" fece gigio
"Oh ok, allora a 19 anni sono andata a Londra per l'università, sono stata lì fino a marzo che mi sono laureata in giurisprudenza. Poi due anni fa più o meno sono entrata nel chelsea e ho conosciuto Jo.
Poi niente, sono tornata in Italia e sono entrata nella juve" dissi.
"Quindi sarai brava a giocare" chiese barella.
"Fidati, è un fenomeno" disse locatelli.
Sorrisi.
"Dopo facciamo una partitella e mi fai vedere" Barella mi fece l'occhiolino.
"Mi stai sfidando?" chiesi
"Nahh" disse ridendo.
Dopo pranzo tornammo in camera, e io mi buttai sul letto, stessa cosa fece jo.
"Come va a Torino?"
"Benissimo, ho fatto amicizie, sono entrata nella Juventus ed ho vinto la coppa italia"
"meglio di così" disse jo ridendo e aggiunse:
"E un ragazzo?"
Sorrisi spontaneamente pensando a lui.
Si mise seduto sul letto, guardandomi sorridendo.
"Chi è?" mi chiese
"Paulo dybala. Ma non fraintendere, non stiamo insieme. Non so neanche io cosa provo"
"Da quel sorriso sembra che ti piaccia sai"
"Scemo, vado a fare una doccia che dopo devo sfidare barella. Ah, e ti voglio in squadra" aggiunsi.
Andai a farmi una doccia rilassante per poi mettermi qualcosa di comodo per giocare.
"Andiamo?" chiese jo.
"Si, sono pronta"
Scesimo in campo, Trovammo già lì leo, Giorgio, Pessina e Bastoni.
"Ciao ragazzi" dissi.
Sentii dei passi dietro e vidi tutti gli altri arrivare.

Fecimo le squadre, ovviamente prima di iniziare ci riscaldammo un po' e poi iniziammo.
Ero in squadra con gigio, bastoni, di Lorenzo, emerson, locatelli, jo, tonali, zaniolo, berna, raspa ed io.
Il mister fischiò.
Berna passo la palla a me, mi ritrovai davanti barella che mi marcava. Gli feci passare la palla sotto le gambe e rimase colpito.
Scartai pure leo con una facilità assurda e segnai. Era così semplice?
"Siete proprio scarsi" dissi
"Sono tuo fratello, potevi anche risparmiartela questa" disse ancora per terra.
Mi avvicinai a lui e gli porsi la mano.

La partita ricominciò.
Chiesa prese la palla, cercai di rincorrerlo, ma era troppo veloce. La difesa era completamente sparita quando chiesa fù davanti alla porta. Segnò.
"Merda" sussurrai.
"Ti rode il culo eh?" disse barella passandomi difianco.
Fischiò ancora una volta il mister.
passai la palla a jo, fece una buona parte del campo in contropiede. poi me la passò vedendomi quasi in area. Poi vidi che si stava avvicinando a me Giorgio che fece una scivolata e mi fermò facendomi cadere a terra, ovviamente non mi ero fatta male.
"Mannaggia giorgio" Dissi, poi si avvicinò a me e mi porse la mano.
Ma solamente dopo pochi minuti segnai.
Corsi verso barella che mi stava fissando e gli dissi:
"Ti rode il culo eh?" imitando la sua voce.
La partita finì 2-1.
"Ti prego barella non sfidare più mia sorella" disse leo.
"Stai tranquillo che non lo farò più" disse barella.
Si fece sera, prima di andare a cena mi feci una doccia veloce, per poi mettermi un jeans e una maglia maniche corte.
"io inizio a scendere" gridò jo dall'altra parte della porta.
"Va bene" risposi.

Una storia complicata|| Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora