𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 27

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Avevo finalmente trovato l'occasione di andare a trovare Alice e Alvaro in spagna.
Alice era stata dimessa da qualche giorno, e mi aveva chiesto se riuscissi a raggiungerla lì.
Erano le 10 e io ero appena atterrata a Madrid.
In lontananza vidi Àlvaro con Ale in braccio che mi cercavano tra la folla, e quando Ale mi vide scese dalle braccia di suo papà e corse ad abbracciarmi.
"Ciao amore" Lo presi in braccio tutta felice.
"Ciao zia" Si attaccò al collo e non mi mollò più.
"Oh che carini che siete" Alvaro ci raggiunse e io lo abbracciai.
"Allora come va?" Chiesi ad entrambi nel mentre che uscivamo.
"Sono stati giorni un po' difficili, ma ora che siamo tutti a casa va molto meglio"
"È arrivata la sorellina!" Disse Ale.
"E com'è la tua sorellina?"
"È piccolina e carina" Fece con una vocina.
Sorrisi spontaneamente.

"Siamo a casa" Alvaro alzò la voce per farsi sentire da Alice, che appena mi girai dopo aver chiuso la porta me la ritrovai addosso.
"Quanto mi sei mancata" Mi disse.
Per poco non mi emozionavo, sapevo quanto era stata male per questo parto, e io stavo male per lei.
"Sono così felice di vederti"
"No piccolina" Vide che avevo gli occhi un po' lucidi e mi sorrise.
Era come una sorella maggiore per me.
"Vieni" Mi prese la mano e mi portò in una stanza, presumo quella che sarebbe stata di Bella.
La vidi lì con Àlvaro, tutta rannicchiata nelle sue braccia e che lo guardava con due occhioni che avrebbero fatto innamorare chiunque.
"Mio dio" Mi avvicinai piano e la guardai meglio.
Era spettacolare.

-
Alice e Bella dormivano, Bella era nella culla in salotto con me e Àlvaro.
"Allora, in squadra come va?" Mi chiese distogliendo lo sguardo dalla televisione.
"Molto meglio confronto a prima" Mi riferii a quando ero tornata da Londra.
"Tu invece?" Aggiunsi.
"Si bene tranne per questi giorni che non mi sono allenato per Bella, ma per il resto bene"
"L'altro giorno ho incontrato Paulo" Tirai fuori il discorso.
"Quando sei andata a Roma, giusto?"
"Si, ma come fai a saperlo?"
"Su instagram sta girando questa foto da circa 2 giorni" Mi mostrò il cellulare.
Era una foto di me e di Paulo, dove mi baciava.
"Non è come pensi, Àlvaro. Noi non siamo tornati insieme e lui sta con un'altra"
"Va bene va bene, ti stai frequentando con qualcuno?"
Àlvaro mi capiva subito. Sospirai ed annuii.
"Oh la piccola Allison innamorata"
Presi un cuscino e glielo tirai in faccia.
"Mi hai fatto male" Disse massaggiando la guancia e risi.
Poco dopo sentii Bella che si stava per mettere a piangere e Àlvaro disse:
"Vado a preparare il latte, puoi prenderla tu?"
"Certo" Sorrisi e mi alzai per prenderla in braccio, e appena mi vide smise di piangere.
"Per me è innamorata di te" Mi guardò Àlvaro, poi mi porse il biberon e la feci mangiare.

SKIP TIME
"Ei Dus" Arrivai al campo, e lo vidi lì da solo che giocava.
"Ciao" Si limitò a dire.
"Tutto ok?" Gli chiesi.
Si fermò e mi guardò negli occhi.
"Bello giocare con i miei sentimenti, vero?"
"Di cosa stai parlando?"
"Di te e Paulo, non fare la finta tonta Allison!" Alzò la voce e poi aggiunse:"Vuoi continuare a frequentarci o no?" Si avvicinò a me.
"Non è come pensi Dusan, c'è tutta una storia dietro quel bacio"
"Eppure sembrava che tu ricambiassi"
"Ti prego Dusan, ascoltami, non c'è assolutamente nulla, abbiamo chiuso qualsiasi rapporto"
"Ci devo pensare" Si girò, e dopo pochi secondi la sua figura sparì negli spogliatoi.
"Merda!" Dissi tirando un pallone in porta con tutta la mia forza.
Adesso avevo perso pure lui.
"Complimenti Allison, continua così" Sentii una voce nella mia testa.
Fortunatamente avevo già fatto gli allenamenti e potevo tornare a casa, non avrei sopportato tremila domande da parte di tutti.

Salii in macchina e aspettai un po' prima di partire.
Ero arrabbiata e avevo paura. Paura di diventare quella donna che ero promessa di non essere mai. Quella disillusa e realista. Quella che si dimentica di credere sempre in qualcosa. Avevo paura di non riuscire più a lasciarmi andare fra le braccia di un uomo, di sentirmi sempre in un posto che non era il mio, quella senza la voglia di ricominciare. Perché alla fine di tutto questo, quando mi alzerò un giorno e scoprirò di averti dimenticato, ce l'avrò davvero la voglia di ricominciare dall'inizio? Quella che mi servirà per abituarmi ad un nuovo profumo, a farmi guardare senza vestiti, a un modo diverso di abbracciare, di ridere alle mie battute. Forse diventerò più cinica. Magari vivrò sempre un po' con il freno a mano tirato. Magari non mi fiderò più di un uomo. Forse era anche per questo che ero così arrabbiata. Perché potevi portarti via tutto, ma un briciolo di fiducia potevi lasciarmela. Sì, la fiducia. Quella ogni tanto ti salva la vita.

Misi in moto la macchina, non volevo vedere nessuno, volevo solo andare a casa.
"Ei Alli" Mi disse Leo.
Non lo ascoltai e andai dritta in camera.

POV LEO
"Ei Alli" Le dissi.
Non mi calcolò e andò dritta in camera.
"Ciao anche a te Leo" Mi salutai da solo.

"Vado a fare un giro" Poco dopo Allison tornò di sotto.
"Ma che c'hai?"
"Nulla" E uscì di casa sbattendo la porta.
Era impossibile che non fosse successo nulla.
Decisi di chiamare Dusan, sapevo che in questo ultimo periodo avevano legato molto, e quindi sicuramente lui poteva sapere qualcosa.
"Pronto?"
"Ei ciao Dusan, come va?"
"Ciao Leo, tutto bene tu?"
"Bene bene, senti ti ho chiamato perché non capisco cosa abbia Allison, oggi è tornata a casa e non mi ha neanche salutato, poi adesso è uscita sbattendo la porta"
Sentii un attimo di silenzio da parte di Dusan.
"Sai qualcosa per caso?" Aggiunsi.
"N-no non so nulla.. non la vedo da quando è partita per la Spagna"
"Va bene, grazie Dusan, ci vediamo domani" E attaccai.

POV DUSAN
Dovevo veramente credere ad Allison? O stava solamente giocando con i miei sentimenti?
Questa era la domanda che mi tormentò per il resto del pomeriggio.
"È tornata a casa?" Scrissi a Leo.
"No non ancora"
Appena lessi quel messaggio presi le chiavi di casa ed uscii subito per andare a cercarla.
Mi aveva parlato di un posto in mezzo ad un campo dove lei ci andava sempre, e lì fu il primo posto in cui controllai.
La vidi lì, seduta per terra che strappava i fili d'erba.
I capelli sciolti che si muovevano con un filo di vento freddo.
Mi sedetti di fianco a lei, ma Allison mi aveva già sentito arrivare.
"i ti se petljaš sa mojim snovima"
Lei si girò verso di me e mi guardò stranita.
"Mi incasini pure i sogni"
E in quel momento potei sentire il suo cuore fermarsi per un attimo.
Tutto intorno a noi si fermò, sembrava che anche l'aria si fosse fermata in quell'istante.
Mi avvicinai a lei, ancora bloccata, che mi guardava.
Non desideravo altro di baciare le sua labbra morbide, ma anche di baciare la sua anima.
Dopo pochi secondi azzerai le distanze.

POV ALLISON
Ero arrivata a casa di Dusan, che mi aveva proposto di passare la serata da lui.
"Mi ricordo la prima volta che sono venuta qui, che mi hai tirato in piscina!"
"Mi hai buttato prima a me in piscina, stupida"
"Ei non chiamarmi così"
"Se no che fai?"
"Aah come sei antipatico" Lo raggiunsi sul divano.
Presi il telefono e mandai un messaggio a Leo, che me ne aveva mandati alcuni ma non avevo risposto.
"Vuoi giocare alla play?" Mi chiese
"Va bene, guarda come ti batto"
"Staremo a vedere" Mi diede un bacio veloce e si alzò per prendere i joystick.
"Ei non si fa" Risi guardandolo.

"Devo tornare a casa, Dus"
"Ti porto a casa io"
"No vado a piedi, tanto non è lontano" Mi misi la felpa.
"No è tardi non ti faccio tornare a casa da sola, poi è buio"
"Eh va bene, andiamo"
Arrivammo a casa mia dopo pochi minuti.
"Ci vediamo domani" Lo guardai negli occhi e mi baciò.
"Ci stai prendendo troppo la mano" Sorrisi.
"Mh io non credo"
"Ciao Alli" Disse mentre scendevo dalla macchina.

"Domani sera usciamo?" Thessa scrisse sul gruppo dove c'eravamo io, Thessa, Zulay, Agata e Giulia, le fidanzate dei ragazzi.
"Va bene, io ci sono" Scrissi io, così come tutte le altre.
"Ci troviamo al nostro solito bar?" Chiesi.
"Si esatto"
Poco dopo mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

-
I ragazzi erano andati in trasferta a Napoli, quindi tutte noi eravamo da sole.
"Ho una cosa da dirvi" Zulay ci disse.
"Mi metti ansia" La guardai.
"Vi ho fatto a tutte zie"
Trattenni un urlo e mi buttai tra le sue braccia.
Da poco era nata Bella, adesso Zulay incinta e mancava poco per Thessa.
"Sono così felice"

Una storia complicata|| Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora