𝑐𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 13

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Erano le 19, matthijas se ne era andato ed ora ero sul divano con Leo.
"Lo so che ti sembra smielato ma l'amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. lo ti dico buttati totalmente. Trovati qualcuno che ami alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Bè, dimentica il cervello e ascolta il cuore. lo non sento il tuo cuore perché la verità, principessa, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato non hai mai vissuto.
Vuoi tornare da lui? fallo, ma se non si fida di te, alli, non puoi andare da nessuna parte.
Si, è vero anche tu hai sbagliato, ma eri completamente andata, avevi bevuto ed eri ubriaca. Era il tuo compleanno e un po' di spensieratezza ci sta anche a volte" disse
"Cosa dovrei fare?"
"Ci provo a parlare io domani agli allenamenti. domani quando finisci vai nella sala da pranzo"
"Leo non fare cazzate"
Si alzò e prese in mano due joystick e chiese:
"Come hai vecchi tempi?"
Sorrisi.
"Come hai vecchi tempi"
Iniziammo a giorcare, fecimo solo 1 partita e ovviamente la vinsi io.
"Cosa vuoi da mangiare?" mi chiese
"No non ho fame, anzi vado a farmi una passeggiata, magari vado da paulo" risposi prendendo la giacca e mettendomi le scarpe.
Leo mi si avvicinò e mi disse:
"Stai attenta, ok?"
"Leo tranquillo, ci vediamo dopo"
E uscii di casa.
Era buio già dalle 17, l'aria fredda dell'inverno mi penetrava nelle ossa.

SKIP TIME
Ero appena arrivata davanti a casa di Paulo, presi coraggio e suonai.
Nessuna risposta e così riprovai, ma ancora niente.
Mi ricordai di avere le chiavi di casa di paulo.
Mi tastai tutte le tasche, quelle dei pantaloni e della giacca.
Tirai fuori le chiavi e aprii.
Entrai in casa, le luci erano spente tranne una lampada a stelo presente nel salotto, provai ad andare in camera sua ma niente.
Poco dopo sentii della musica venire dalla palestra al piano di sotto così scesi.
Tutte e quattro le pareti della palestra erano rivestite di specchi dal pavimento al soffitto. La parete in fondo era tappezzata di pesi e manubri, e gran parte del pavimento è imbottito. Alzò gli occhi allo specchio e mi si fermò il cuore. Paulo..anzi, quattro Paulo riflessi negli specchi. Era a torso nudo e faceva rapidi e aggressivi movimenti. Mi voltava le spalle, i muscoli sodi si tesero sotto la pelle chiara. Stava tirando calci e pugni al sacco nero appeso al soffitto. Continuai a guardarlo sempre più innamorata di quanto io possa amarlo ogni secondo della mia vita. Paulo sentì la mia presenza e si voltò verso di me. Non volevo essere la prima a parlare ma ero entrata io in casa sua perciò non mi rimase altra scelta.
"Ciao" dissi con voce incerta.
"Ciao" rispose con il fiatone.
"Non sono una ragazza dolce e mi conosci più di quanto io conosca me stessa" dico cercando di stare calma.
"mi ami anche se non dovresti,e io ho bisogno di te. Ho sempre avuto bisogno di te e sempre ne avrò. Quando hai detto di voler prendere una pausa e dopo avermi vista baciare Nicolò, mi sono sentita morire. Ero perduta senza di te" raccolse la maglietta bianca da per terra e si avvicinò.
"Sono state le 72 ore più lunghe della mia vita" disse con voce affaticata. lui si sedette sulla panca, si asciugò di nuovo il viso con la maglietta, poi se la avvolse intorno alla testa sui capelli bagnati.
POV PAULO
l'amore è l'emozione più forte che si possa provare. È l'esperienza più intensa, impetuosa, travolgente che ci sia. Il momento in cui capisci di essere capace di amare qualcuno più di te stesso è forse il più importante della vita. Per me lo è stato. Amo allison più di quanto io ami me stesso e la mia carriera.
Amo questa ragazza.
Il mio respiro non era ancora tornato normale, mi fecero male le mani e i piedi per i pugni e i calci che avevo tirato a quel sacco.
Fu così finché allison non posò le sue labbra sulle mie e si sedette a cavalcioni su di me. Mi affondò la lingua in bocca, e mi tirò con forza i capelli bagnati di sudore. Mi sfilò la maglietta che avevo sistemato a mo' di fascia e la gettò a terra.
Le sue labbra si posarono sul mio collo, e io la presi per i fianchi. Non persi un solo secondo: le sfilai i pantaloni e gli slip.
Mentre si tolse la maglietta, mi chinai a baciarla sulla curva morbida del fianco e lei rabbrividisse. Allungò una mano dietro la schiena per slacciarsi il reggiseno. Le prendo un seno tra le labbra e l'altro nella mano, lei mi posò le mani sulle spalle per tenersi in equilibrio.
"Cazzo Paulo" mugolò, affondando le unghie nelle mie spalle ed io succhio più forte. Lasciai dei leggeri succhiotti sul seno e scorsi verso il basso, era così calda e così dolce. Dopo un ultimo bacio, mi alzai. Allison era completamente nuda e gli specchi, merda, gli specchi riflettevano il suo corpo perfetto tutto intorno a me. Mi tolsi gli shorts e i boxer con una mano sola, iniziai a strappare il nastro adesivo che avevo messo sulle nocche ma lei mi fermò posando la sua mano sulle mie labbra.
"No, lascialo" mi chiese.
"Ti piace eh?" e mi accarezzò il petto. La baciai e la feci sdraiare sul pavimento imbottito. Si passò la lingua sulle labbra carnose, in un modo sensuale che non esitai a spingermi dentro di lei.
"Non ho il preservativo qui" mi ricordai.
"Ho bisogno di te. Ora." Mormorò baciandomi ancora.
Con una spinta ben assestata andai più a fondo possibile dentro di lei.
"Quando mi sei mancata" ansimai.
Mi sollevai reggendomi sulle braccia. Volevo osservarla mentre uscii lentamente da lei e mi stendo vicino a lei.
POV ALLISON
Ero distesa vicino a Paulo, lo guardai dritto negli occhi e pensai a come questo ragazzo abbia potuto scegliere proprio me tra tutte le ragazze, i suoi occhi verdi mi incantavano
"A cosa pensi?" Mi chiese.
"A come tu abbia avuto occhi per me" risposi dolcemente e mi avvicino a lui per baciarlo, lui affondò la lingua nella mia gola e mi stesi sopra di lui.
Poco dopo mi rialzai per vestirmi ma lui mi fermò.
"Paulo devo tornare a casa" gli feci voltandomi verso di lui.
"Piccola resta con me stanotte ti prego" come faccio a dire di no? cazzo lo amo.
"Va bene, scrivo un messaggio a Leo ma andiamo in camera non qui"
Presi il telefono e velocemente mandai un messaggio a leo:
'resto a dormire da paulo'
e buttai il telefono sopra a una panca per poi seguire paulo.
Arrivati nella camera da letto ci misimo sotto le coperte.
Ci stavamo continuando a guardare, fin quando lui non mi baciò.
Un bacio passionale, pieno di sentimenti.
Mi misi a cavalcioni su di lui e continuammo così, fin a perdere il fiato.

SKIP TIME
Erano le 7:15, la sveglia di paulo stava suonando.
"Spegni quella cazzo di sveglia" esclamai.
Paulo spense la sveglia e mi chiese:
"Hai gli allenamenti anche tu, ti porto a casa così ti cambi"
Ci alzammo, e io mi rimisi i vestiti di ieri, tanto mi sarei cambiata poco dopo.

Arrivammo a casa, scesi dalla macchina e dal finestrino dissi a paulo:
"Ci vediamo dopo" gli stampi un bacio sulle labbra.
Presi le chiavi di casa e infilai la chiave nella serratura per poi farla girare.
Appena entrai c'era un profumo di caffè che girava nell'aria, leo era in cucina a quanto pare.
Appesi la giacca e mi tolsi le scarpe per poi andare in cucina.
"Ciao leo"
"Beh, com'è andata?" chiese.
"Benissimo" risposi sorridendo, ripensando a quello che era successo.
"Spero solo, un'altra volta, che non mi abbiate fatto diventare zio" fece nel mentre che usciva dalla cucina.
"LEO" urlai.
"Ci starebbe però un baby paulo o una baby allison che girerebbe per tutta la casa"
Mi misi una mano in fronte, era proprio stupido.

Salii di sopra, mi cambiai, presi il borsone e mi diressi alla camera di Leo per vedere se fosse pronto.
"Leo ti muovi? poi sono sempre io quella in ritardo"
"Arrivo stai calma, perché così tanta fretta?"
"Che ne so" risposi.

SKIP TIME
Stavamo per finire l'allenamento, finiva alle 12:30 mentre quello dei ragazzi alle 12.
Infatti paulo era venuto a vedermi ed era sulle gradinate.
La mister fischiò.
"Ragazze fate due squadre, facciamo una partitella veloce"
Creammo due squadre e iniziammo.

Finita la partitella andammo negli spogliatoi, mi sistemai ed uscii.
La prima persona che trovai fu West.
"eii west"
"Ciao alli" mi rispose dandomi un bacio sulla fronte.
Era migliorato molto con l'italiano in questi mesi.
Parlammo fino a che non arrivammo fuori dove vidimo leo.

SKIP TIME
La giornata era passata noiosamente.
Erano le 16, quando aprii instagram e vidi un post di "cittaditorino" dove c'era una foto del lunapark di Torino, avevano appena aperto a quanto pare.
Mi venne in mente subito alice, alvaro e i bambini, così i mandai un messaggio a loro.
"Ei ali, siete liberi ora?"
"Ciao alli, si ora siamo liberi. hai bisogno?"
"Ho visto che hanno messo le giostre qui a Torino, che ne dite di andare insieme con i bambini?"
"Certo! ci vediamo direttamente lì, 20 minuti e siamo pronti" rispose.

SKIP TIME
Erano passati 2 giorni, ora ero a casa mia con paulo. ci stavamo rilassando sul divano dopo gli allenamenti.
"Io non ti ho ancora dato il regalo del tuo compleanno, dopo quello che è successo"
Si alzò, andò vicino al suo zaino e prese una busta.
"Tieni" mi porse la busta e io la aprii.
C'erano 2 biglietti, lessi e c'era scritto
"Torino-Tenerife"
Guardai paulo scioccata.
Tenerife era un sogno.
Mi alzai dal divano di scatto e saltai in braccio a Paulo.
"No paulo non dovevi, grazie grazie grazie"
"Di niente piccola"
Lo guardai negli occhi e lo baciai a stampo, ma che dopo poco diventò un limone.

Una storia complicata|| Paulo DybalaWhere stories live. Discover now