𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 22

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La vacanza era finita, con Kai non era successo più niente dopo quella notte ma a me andava bene così, eravamo solamente dei semplici amici.
In quei giorni ero stata da dio, ma adesso eravamo appena atterrati a Torino, io e Leo, perchè Alice e Alvaro erano restati in spagna, visto che Alvaro ormai era tornato all'atletico, mentre gli altri 3 avevano preso direttamente il volo per Londra.
"Ho una sorpresa per te, vieni" Mi disse una volta scesa dalla macchina, e mi tirò verso casa.
"Piano leo che mo cado" Stavo effettivamente per inciampare.
Aprì la porta e la prima cosa che vidi era un cane, un pittbull, la mia razza preferita.
Spalancai gli occhi e guardai leo, che nel frattempo mi stava guardando sorridendo.
"Leo tu sei pazzo"
Mi inginocchia e subito il cane mi venne incontro.
"Ma ciao amore" Sussurrai riempiendolo di coccole.
"Come si chiama?" alzai la testa.
"Non ha ancora un nome, devi deciderlo tu"
"Mhh, Tyson- gli presi il muso tra le mani- Ha proprio la faccia da Tyson"
"Bello, mi piace, dai ora andiamo a nanna che domani si ricomincia."
"Aah odio allenarmi e giocare con il caldo"
"Perché?"
"Mi ricorda troppe cose" Dissi salendo in camera con Tyson.
Leo subito capì e stette zitto.

Il giorno dopo mi sveglia presto, e vidi Tyson sul mio letto che dormiva.
Provai a riaddormentarmi ma nulla.
Mi alzai e mi vestii, poi presi la pettorina per Tyson e uscii di casa per andare a fare colazione.
Erano le 7 e già faceva caldo.
Mi sedetti al tavolino del mio bar preferito, dove ormai mi conoscevano anche.
"Buongiorno Allison!" Disse Laura, la barista.
"Ti porto il solito?"
"Si, grazie Laura"
Nel mentre che aspettavo la colazione feci una foto a Tyson:

"Ti porto il solito?""Si, grazie Laura"Nel mentre che aspettavo la colazione feci una foto a Tyson:

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"Ecco a te, Allison"
"Grazie" Sorrisi e poi iniziai a bere il mio cappuccino.

SKIP TIME
Stavo facendo tranquillamente il mio allenamento quando il mister mi richiamò e io mi avvicinai a lui.
"Si?"
"Devi andare in dirigenza, ti devono parlare"
"Ora? ma sto facendo l'allenamento"
"Si, Allison, ora. Andiamo"
Andai insieme al Mister e appena entrai nell'ufficio vidi la dirigenza.
Mi sedetti e cominciarono a parlare.
"Allora Allison, ti dobbiamo comunicare una cosa.
Il Manchester United continua a volerti, noi ti vogliamo ancora qui, ma potremmo mandarti in prestito per un anno.." Continuò a parlare e alla fine mi dissero:"Starai lì per un anno, poi alzeremo il valore della richiesta di riscatto"
Mi avevano accennato qualcosa, ma non pensavo che arrivasse tutto così velocemente.

-

Scesi le scale seguita da Tyson.
"Leo, ti devo parlare"
"Mh" Non mi guardò neanche e restò sdraiato sul divano.
"Seriamente, Leo"
Si alzò e si mise seduto, indicandomi il divano e di sedermi lì.
Mi sedetti e cercai le parole per formulare il discorso.
"Embè? che mi devi dire?"
"Vado in Inghilterra" Dissi di botto.
Lui distolse lo sguardo dalla televisione e mi guardò.
"Dove?"
"Al Manchester United, vado in prestito per un anno"
"E quando avevi intenzione di dirmelo?"
"Mi hanno dato la conferma oggi"
Rimase un attimo in silenzio con lo sguardo basso, poi mi abbracciò.
"Tornerò, un anno passa veloce"
"Sono felice per te principessa, se ti vuole in Manchester United vuol dire che il tuo valore sta crescendo, e che stai diventando sempre più brava" Leo si staccò dall'abbracciò, mi prese il viso tra le mani e mi baciò la fronte, un lungo bacio.
"Ti voglio bene, leo"

Una storia complicata|| Paulo DybalaWhere stories live. Discover now