17 - Viènt

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Sei rimasto solo tu, l'unico capace, colui che riesce in qualsiasi momento ad accarezzare il mio respiro

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Sei rimasto solo tu, l'unico capace, colui che riesce in qualsiasi momento ad accarezzare il mio respiro... che strano per apprezzare la tua compagnia ho dovuto scontrarmi con me stesso. Non sò se sono stato più stupido io, o è stata sempre più forte la mia anima a non farmi mai sentire il bisogno di essere accarezzata da un tuo soffio di consolazione... Peccato che stia imparando solo adesso a sottolineare la tua leggerezza, forse perché avvolte vorrei che tu mi portassi via con te. Quante piume ho visto volare fra le tue braccia, non gli ho mai donato l'attenzione che meritavano e ora, quasi le invidio... Invidio la loro leggerezza, la leggerezza di chi sí lascia trascinare via dal tuo fruscio... ammiro il loro coraggio, il loro non aver paura di ritrovarsi chi sà dove. Vorrei venir con te, perché anche se non ho mai sottolineato la tua importanza ho iniziato a scoprire il tuo affetto. Dicono che nasci dal mare e non mi sorprende il fatto che tu riesci a volare tranquillo per tutta la terra, ma non è questo che ti fa speciale... Potevi decidere di soffiare al di sopra delle nuvole, ma tu hai voluto renderci protagonisti del tuo affetto... Questa sera sú questa strana panchina oltre a un lampione, ci sei anche tu.. Si, tu ci sei sempre, anzi ultimamente ti sento ancor più vicino, ogni mio respiro sí esalta perché sà che in fondo, lí fuori è rimasto un qualcosa che sí prenderà cura di lui, e quel qualcosa sei TU.
Siete sempre stati così compatibili, e pure io non avevo mai apprezzato il tuo senso di protezione, adesso ho capito perché a casa mia sí sente di continuo il tuo fruscio dalle fessure delle finestre, forse saranno solo carezze che vorranno accarezzare me, e il mio respiro. In quelle stesse fessure ho visto entrare spesso anche tristezza e angoscia, e purtroppo oltre al tuo fruscio in me si respirava e sí respira ancora aria di dolore. Con un sorriso stampato sul volto voglio ringraziarti per la tua vicinanza, non potrò vederti e forse neanche toccarti, ma ciò non ha impedito che il tuo affetto arrivasse nella mia anima. Sono un coccolone, ho sempre cercato di trasmettere il mio affetto attraverso le mie carezze, ma tu questa sera stai emozionando i miei occhi perché mi stai accarezzando l'anima. Vorrei poter essere come te, dare per poi non pretendere nulla in cambio, vorrei perseverare la tua semplicità, come quella di un tuo semplice fruscio, una tenera carezza che sa posarsi sul collettivo dell'intera umanità. Questa sera ho potuto conoscerti e apprezzarti per ciò che sei, senza che io abbia tentato di limitare il tuo fruscio... Il tuo soffio è sempre più forte, ti sento particolarmente arrabbiato il cingolio dei rami sembra che vuole farmi paura, ma io non posso avere paura di chi spezza la sua esistenza per donarmi conforto. Sembra tutto così cupo come il mio stato d'animo, eppure anche se stasera non ho visto nessuna piuma volare, ho potuto per la prima volta apprezzarti. A suon di campane le mie parole vengono scritte, il tuo fiato sulla mia pelle e le foglie che iniziano a venire via con te, sarà una serata come tante eppure ho potuto conoscere la tua spirituale essenza fra i miei capelli. In me come in tutti è incarnato un qualcosa che somiglia tanto al tuo fruscio... Sai non ho mai potuto vederla eppure, le sue carezze si sono fatte sentire nel mio cuore. Mentre tu riesci a sprigionare il tuo affetto attraverso il tuo fruscio, in me c'è qualcosa che sà infiammarmi il petto, per poi accarezzarmi il cuore. Dal profondo del cuore vorrei ringraziarti, perché questa sera oltre ad accarezzare il mio volto sei riuscito a mostrare il tuo affetto anche alla mia essenza. Cercherò di non essere più infastidito dal ronzio che spesso proviene dalle fessure delle finistre, parlerò con il mio udito e gli farò capire che è solo un suono scaturito dalla tua perseveranza. Viènt hai la possibilità di abbracciare l'intera umanità e sto iniziando ad apprezzare l'idea che la tua esistenza si posi soprattutto sulle anime smarrite... Grazie, sto capendo che sei un esempio di vita, non potrò mai imitarti, ecco perché sono quí a mostrarti mia invidia... La stessa invidia che mi ha permesso di aprire gli occhi, e vedere ciò che tu hai sempre tentano di fare accarezzandomi l'anima.

Vient sí nà bell cumpagnia, Grazie ppè carezz c' dai all'anema mìa... To dic sott voc, propr comm tú sí tràssut rindà à vit mia... T' VOGLIE BÈN!

La profonda sensibilità {in revisione} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora