Capitolo quindici

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«Ma secondo me è successo qualcosa durante la settimana e noi non lo sappiamo» affermò Chiara mentre parlava con Serena. «Ma di chi state parlando?» chiese Carola. «Di Francesca e Raimondo». «Ah ok, continuate allora, voglio sapere». «Praticamente ieri ero in sala con loro e mentre ballavo si lanciavano degli sguardi un po' sospetti» le disse Chiara. «Poi anche mentre facevo pausa ho visto loro due vicini che parlavano» disse Serena. «Ah» Carola si fece un po' più seria «Allora è sicuro che c'è sotto qualcosa». Le tre ridacchiarono.

«Ragazzi possiamo raggiungere le scalinate?». Il discorso venne interrotto dalla voce metallica di Maria De Filippi. Quando furono tutti seduti, spiegò che c'era una gara d'improvvisazione per i ballerini, e che il primo in classifica avrebbe avuto una lezione con un grande coreografo. I ballerini quindi presero le loro cose e andarono in sala relax, dove su una lavagna c'erano scritte le canzoni che potevano scegliere e ballare. Chiara scelse 'Stupida allegria' di Emma Marrone. I ballerini quindi iniziarono a provare le canzoni, dato che avevano cinque minuti di tempo. Maria poi disse che il giudice sarebbe stato Manuel Lo. La prima a ballare fu Carola, poi Serena, poi Christian e Chiara.

«Allora, adesso arriva un'altra allieva di Raimondo. Si chiama Chiara» spiegò Maria al giudice. Proprio in quel momento lei entrò nello studio. «Ciao» disse timidamente, mentre si toglieva la mascherina. «Come va?» le chiese. «Tutto bene». «Che brano hai scelto?». «Stupida allegria di Emma». «Ok, qui, come ho detto anche a Carola, sono fondamentali sia dinamica che interpretazione» le disse il giudice. Lei annuì, togliendosi il microfono. Poi si mise al centro dello studio, aspettando che la musica partisse. Non ballò un pezzo di latino, bensì di modern. Quando finì Manuel le fece i complimenti. Poi chiese: «Come mai hai ballato modern?». «Sull'improvvisazione mi ci sono sempre sentita più sicura. Poi su molte canzoni non mi trovo bene con il latino» rispose lei. «Va bene, allora puoi andare dagli altri» le disse Maria. Infine toccò a Mattia. Quando tutti finirono di ballare poterono tornare in casetta.

«Possiamo vedere la classifica Maria?» chiese Christian, quando i ragazzi si sedettero sulle scalinate. All'ultimo posto c'era Mattia. Poi Carola, e dopo Serena. «Del terzo posto Manuel dice: Ho visto molta interpretazione e la giusta dinamica, è stata una bella coreografia, solo che i movimenti dovevano essere più sciolti» lesse Maria. «Sono io» disse Chiara. «Giusto» rispose la conduttrice. Al secondo posto c'era Christian e al primo Dario.

Dopo aver cenato, Chiara uscì fuori. Era davvero stanca dopo quella giornata. Chiuse gli occhi quando qualcuno aprì la porta. Era Simone. «Posso restare?» chiese. «Si, certo». Dopo alcuni secondi di silenzio, lui disse: «Ti ho vista mentre ballavi nella gara». «Davvero?». Chiara si girò verso di lui per guardarlo in faccia. «Sì. Mi sei piaciuta un sacco, sei brava». «Grazie». Lei si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, come faceva sempre quando era in imbarazzo. «Da quant'è che fai danza?». Simone si sedette accanto a lei. «Da sette anni circa. Ho fatto prevalentemente latino, ma anche modern». Restarono a parlare quasi tutta la sera, finché non si fece tardi. Avevano parlato di loro stessi, delle loro famiglie, di quello che facevano durante il tempo libero. Poi si diedero la buonanotte, e andarono ognuno nelle proprie stanze.

***

Era notte fonda, forse le 2 e mezza, quando Chiara si alzò dal letto per andare a prendersi una bottiglia d'acqua in cucina. Sul divano vide una figura. Non ebbe bisogno di guardarlo in faccia per capire chi fosse. Mattia era steso sul divano a fissare il soffitto. Chiara non capì cosa ci trovava di così interessante nel guardarlo, ma glielo chiese comunque. «Matti» «Chia, sei tu» «Fino a prova contraria si» ridacchiò lei. «Perché fissi il soffitto?» gli chiese. «Non riesco a dormire». Mattia si tirò a sedere. «Se vuoi ti faccio compagnia» disse Chiara, mettendosi accanto a lui. Tra loro due regnava il silenzio. «Domani guardiamo qualcosa insieme?» le chiese. A Chiara il cuore cominciò a battere più veloce. «Sì» rispose flebilmente. Poi, di nuovo silenzio. Mattia appoggiò la testa sulla spalla di lei, che restò immobile per i primi secondi. Poi con una mano cominciò ad accarezzare i capelli del ragazzo, che sorrise. Dopo un po' Mattia si girò a guardare Chiara. Aveva le labbra nell'incavo del suo collo. Le appoggiò per un piccolissimo secondo, lasciando un leggero bacio, per poi staccarle. «Matti, che stiamo facendo?» sussurrò lei, incapace di muoversi. «Non lo so» sussurrò di rimando lui. «Però mi piace» gli disse. Quindi Mattia si alzò lievemente, dandole alcuni baci sulla guancia. Poi si guardarono negli occhi. Sorrisero, capendo che entrambi si facevano bene a vicenda. Eppure nessuno dei due lo disse.

*spazio autrice*

Allora? Vi sta piacendo la storia?
Secondo voi, Chiara e Mattia capiranno i loro sentimenti?
Ricordatevi di lasciare una stellina, bacii✨✨

Dal primo momento //Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora