Capitolo ventiquattro

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Daytime

«Non suonerà bene quello che ti sto per dire, anzi, ti suonerà forte» disse Rudy Zerbi a Simone. «Io ti invito a fare pace con te stesso. Stai attento perché se uno ancora ha tutto da dimostrare, e manda due segnali così contrari uno verso l'altro finisce per non piacere a nessuno» continuò. Questa discussione era cominciata a causa di ciò che Simone aveva scritto sull'amore per la gara dei cantanti, che secondo Zerbi era stato scritto in uno stile completamente diverso da quello dei testi delle canzoni dell'alunno. Continuarono a discutere, e dopo un po' Rudy li salutò.
Chiara era seduta accanto a Simone, che si strofinò gli occhi con uno sguardo preoccupato. La situazione la fece dispiacere molto, anche perché sapeva quanto avesse messo tutto sé stesso in ciò che aveva scritto. «Devi stare tranquillo» gli provò a dire lei. «Sì, ma Rudy ha ragione» la contrastò lui. «È vero, però dovrebbe anche capire che ognuno ha una propria personalità. Ognuno ha il diritto di esprimersi come pare e piace. Poi se hai capito che hai sbagliato è meglio. Dagli errori si impara». Chiara si alzò scompigliandogli i capelli. «Speriamo» disse lui abbracciandola. Era strano come in quelle poche settimane in cui era entrato in casetta avessero stretto un rapporto così speciale. Mattia, che era lì accanto a loro, vide tutta la scena. Provò a negare a sé stesso di aver provato gelosia per lei, ma non ci riuscì. Quando Chiara si staccò dall'abbraccio andò da Serena, che parlava con Carola. «Vedi che sono quasi le cinque e mezza, quando vai con lui in sala?» chiese Carola a Chiara. Si riferiva al fatto che il giorno prima lei e Mattia si erano messi d'accordo per provare insieme le loro coreografie. «Non lo so, mi vergogno di chiederglielo. E se magari si è dimenticato e ha altro da fare?» «Non cominciarti a fare paranoie che non esistono Chia. Chiediglielo e basta. Anzi guarda, sta venendo verso di noi» disse Serena. E infatti proprio in quel momento arrivò Mattia. «Chia, quando sei pronta andiamo a provare se vuoi» disse dolcemente a Chiara, che annuì. «Dieci minuti e ci sono». Corse letteralmente nella sua stanza per cambiarsi. Si mise una maglietta corta, dei leggings e una felpa nel caso avesse avuto freddo. Per i capelli fece una mezza coda, legando la parte di sopra con un elastico e lasciando sciolti quelli di sotto. «Come sto?» chiese a Carola quando fu pronta. «Spacchi» le rispose l'amica. «Mattia». Chiara lo chiamò trovandoselo dietro in un nanosecondo. Aveva una delle sue camicie bianche che ovviamente teneva aperte e dei pantaloni della tuta neri. «Andiamo?» chiese lui con un sorriso. «Sì» rispose lei. «A dopo ragazzi».

Si diressero in sala 5, che era l'unica libera quel giorno.
«Che si fa?» chiese Mattia appena entrarono. «Io direi di cominciare a riscaldarci, poi vedremo» rispose Chiara con un tono divertito. «Agli ordini capo» la prese in giro lui. Quindi si sedettero sul pavimento iniziando a fare il riscaldamento. «Hai un bel collo del piede» disse ad un certo punto Mattia. «Lo so, è una delle poche parti del mio corpo che mi piace» concordò lei. Lui avrebbe voluto dirle che tutte le parti del suo corpo erano perfette, ma non lo fece. Forse non le sarebbe piaciuto quel tipo di complimento. Dopo alcuni minuti si alzarono per provare le coreografie. «Stavolta vai tu per primo» disse Chiara, e Mattia annuì mettendosi al centro. «Cosa devi ballare?» gli chiese mettendosi in un angolino vicino allo stereo. «Un paso» rispose. Poi sussurrò: «Come te». Si mise in posizione e Chiara fece partire la base. Lo guardò mentre ballava. Studiò ogni suo movimento. Lo osservava in silenzio senza dire niente. E in quel momento qualsiasi cosa di lui le sembrò perfetta. Ogni parte del suo corpo. E poi gli occhi, ciò che l'aveva colpita fin dal primo momento che l'aveva visto. Le bastava guardarli per sentirsi bene.
Quando Mattia finì di ballare Chiara uscì dal suo "stato di trance", come lo definivano sempre Carola e Serena. Gli batté le mani e poi si alzò per provare anche lei la coreografia. «Pronta? Posso mettere la base?» le chiese Mattia. «Prontissima». Si sorrisero, e poi cominciò a ballare.
Anche lui la osservò mentre ballava. Il pensiero di dirle quanto fosse bella mentre danzava gli tornò in mente, ma provò a scacciarlo. Eppure non ci riuscì. La guardava mentre si impegnava a fare bene ogni movimento, i capelli lisci che le ondeggiavano e le andavano davanti al viso. Christian giorni prima gliel'aveva fatto notare che si incantava a guardarla. E lui, senza pensarci, gli diede ragione. Sapeva di provare una forte attrazione verso di lei, non lo negò mai, neanche durante le prime settimane. Si ricordò quando si ritrovava a pensarla spesso, ma si provava ad autoconvincere che tra loro ci fosse soltanto amicizia. Però dopo il primo passo a due che fecero cambiò tutto. La vide sotto occhi diversi. Sentiva di volerla avere con lui, sentiva il bisogno di averla accanto. Quando la musica finì tornò nel presente. Le batté le mani imitando anche dei piccoli cori tipo: "Vai Chiaraa" e "Sei fortissimaa". Lei fece un inchino. Poi si avvicinò a lui abbracciandolo.
Restarono nella sala per un'altra ora e dopo tornarono in casetta dagli altri. Avevano ballato anche insieme. Avevano improvvisato su canzoni casuali e si erano divertiti un sacco. Si sentivano leggeri, stavano bene con loro stessi.
«I due piccioncini sono tornati» sussurrò Dario a Christian, prima che Mattia e Chiara entrassero in casetta. «Adesso chiediamo informazioni» si aggiunse Carola.

***

Dopo cena, Chiara si ritrovò con Carola, Serena e Sissi nella loro camera a parlare di quello che era successo quel pomeriggio. Era una cosa che facevano spesso. Raccontò di tutto ciò che aveva provato, non dimenticò nulla. «Io comunque l'avevo detto dopo del vostro primo passo a due a Carola» disse Serena. «Che le hai detto?» chiese Chiara. «Che sarebbe stato l'inizio di una cotta colossale». Le quattro ragazze risero, e poi continuarono a parlare.


*spazio autrice*
Ciaoo raga, come va?
Questi capitoli sono abbastanza pieni di romanticismo, però servono per ciò che succederà dopo, quindi preparatevi.
Se vi va lasciate una stellina o un commento, e grazie per le 17mila visualizzazioni, vi amo tutti💓

Dal primo momento //Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora