Capitolo trentotto

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Daytime

«E quindi a che ora devi andare?». Chiara era seduta a gambe incrociate sul letto con Mattia, prima che lui andasse da Raimondo per parlare. «Tra dieci minuti» rispose il ragazzo, pensieroso. «Secondo te ti ridarà la maglia?» chiese lei. «Sinceramente spero di sì, non vedo l'ora di poter riprendere le lezioni, ma allo stesso tempo so che per riprenderla dovrò fare qualcosa». «Esatto, secondo me ti farà provare i giri o che so io». «Speriamo bene» sospirò Mattia. Chiara quindi prese ad accarezzargli i capelli. Prima quelli corti ai lati e dietro, per poi arrivare a quelli lunghi sopra. «Certo che andrà bene, non può toglierti per una cazzata simile». «Alziamoci dai, sennò poi arrivo in ritardo» disse lui lasciandole un bacio sulle labbra.

I due ragazzi andarono in cucina, Chiara rimase lì con gli altri, mentre Mattia uscì dalla casetta per dirigersi agli studi.

Circa una mezz'oretta dopo, Mattia tornò. «Com'è andata?» chiese Luca. «We're back» sorrise Rea, posando la forchetta che aveva in mano. Chiara, che era seduta accanto a lei, sentì dire a Mattia: «No, niente», perciò si alzò dal tavolo e lo seguì nella sua camera. «Matti, oi» gli disse, posandogli una mano sulla spalla. Mattia gliela prese e la mise nella sua, stringendola forte, e da quello Chiara capì che era preoccupato.

«Mi puoi spiegare cosa ti ha detto?» chiese Christian appena entrarono nella stanza. «Pensa che io non abbia capito niente della lezione, cioè di questa lezione, perché dovevo provare i giri qui, in casetta, e invece non l'ho fatto» disse Mattia, scuotendo la testa. «Dice che mi ridà la maglia appena ne faccio tre a sinistra». Christian annuì, sdraiandosi sul proprio letto. Chiara invece si sedette su quello di Mattia, osservandolo mentre provava quei benedetti giri. A volte gli dava anche dei consigli, tipo: «Devi guardare un punto fisso mentre giri» e ancora «Tieni la testa alta, ricordati che quella è la parte più pesante del corpo».

«È tosta oh» disse Mattia fermandosi. Sembrava una trottola. «Mi leghi i capelli?» chiese avvicinandosi a Chiara. Le porse un elastico e lei gli fece un codino sulla testa. «Arlecchino» lo prese in giro Christian. «Fratè, ti giuro che le prendi se non la smetti di chiamarmi così». Mattia sembrò usare un tono minaccioso, ma in realtà stava ridendo sotto sotto.

Continuò a girare nella stanza per mezz'ora, finchè non venne interrotto da Chiara. «Ti prego fermati perché mi sta girando la testa per te». Mattia quindi prese la bottiglietta d'acqua che aveva sul comodino e in meno di 10 secondi la finì tutta. 

«Che silenzio qui... dai su parliamo un po'» disse Christian. «Io ho giusto una domanda». Chiara alzò l'indice. «Ma Luca ed Elena? Sono cotti entrambi oppure vogliono essere solo amici?». «Allora, per quanto ne so io, perché ieri ne ho parlato con Luca, a lui piace Elena, ma forse la cosa non è molto ricambiata. Poi non so, ci servirebbe un parere da donna a donna» disse Mattia, indicando Chiara. «Ti dirò, secondo me lei non vuole ammetterlo ma in realtà sotto sotto è cotta anche lei». La ragazza fece un'alzata di spalle. «Vabbè dai, ho capito, stasera lo smuovo io a Luchino, gli chiedo un paio di cose e vi faccio sapere» esclamò Christian. «E ora se non vi dispiace io me ne andrei, mi sento molto una candela in questo momento»

Chiara e Mattia risero divertiti, osservando il loro amico che usciva dalla stanza. «Secondo te Raimondo me la ridà la maglia nella puntata?» chiese Mattia, dopo alcuni secondi di silenzio. «Certo, non penso che ti lascerà senza felpa e senza lezioni per così tanto tempo» disse Chiara. «E poi sicuramente in questi giorni farai progressi con i giri, e lo noterà». Mattia quindi si avvicinò a Chiara, facendo toccare le punte dei loro nasi. «Speriamo». Poi, le stampò un bacio sulle labbra, nel mentre che le accarezzava i capelli.

«Ragazzi, sono arrivate le buste dei prof». Dario aprì la porta della camera, ma la richiuse di scatto, vedendo i due ragazzi che erano intenti a scambiarsi effusioni. «Bussare non va più di moda?» chiese Mattia, sciogliendosi il codino che aveva in testa. «Sì sì Matti, siete attaccati ogni 5 minuti, attenti che vi consumate» rise il ballerino. «Dario te lo giuro se ti prendo ti faccio a pezzetti». Questa era Chiara, che, ridendo, indicò Dario. «Chiedo perdono, vi aspettiamo sulle gradinate».

«Sei carina anche quando sei incazzata» mormorò Mattia alzandosi dal letto. Chiara arrossì, ma si coprì il volto. «Addirittura» disse, prima che il ragazzo le stampasse un bacio sullo zigomo destro. Poi andarono dagli altri sulle gradinate.

***

«Ti prego Alex sei troppo bravo a girare, potresti insegnarlo tu a Mattia». Chiara era accanto a Serena, a guardare Carola che insegnava ad Alex alcuni giri. «Sei molto spiritosa stasera» sorrise il cantante. «Sì, da morire. Sappi che appena usciranno queste cose nel daytime ti perculerò per tutta la vita». «E chi ti dice che queste cose usciranno?». Alex fece un altro giro. «Produzione, potete mettere Alex che gira nel daytime? Grazie» Chiara si rivolse alle telecamere. «Ti odio». Il cantante le fece una smorfia, per poi continuare a prendere lezioni da Carola. 

Qualche minuto dopo, mentre Chiara stava per andare nella sua camera notò che non solo Alex, ma anche Sissi adesso faceva le pirouettes. «Carola, vedi che stai contagiando pure Sissi a fare i giri». Carola li andò a vedere, e si complimentò con loro per i "fantastici giri che avevano fatto". «Secondo me hanno anche una carriera da ballerini» rise Serena. «Perfetto, allora l'anno prossimo ci vedrete iscritti come candidati al banco di ballo, vero Ale?». Alex annuì, buttandosi sul divano.

*spazio autrice*
Ciao amici, come state?
Scusate se il capitolo fa un po' schifo, ma ho il covid, e allo stesso tempo mi andava di pubblicare, perciò perdonatemi se a volte non ha senso.
Ricordatevi di lasciare una stellina e un commento se vi va✨💓

Dal primo momento //Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora