9 - Abissale

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Mamihlapinatapai - è una parola del lessico yamana che descrive l'atto di «guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo».

Mamihlapinatapai - è una parola del lessico yamana che descrive l'atto di «guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo»

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And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am

Seduta sull'altalena giallognola, chiusa nelle spalle per via del vento asciutto, si dondolò guardando l'albore di quel sabato sera infrangersi dall'altra parte della casa, incorniciandola di un'aurea aranciata stonante con la vernice dell'abitacolo. Aveva passato la mattina intera a leggere Sally Rooney ed era stata fuori tutto il pomeriggio, costringendosi ad intrattenersi all'aria aperta pur di non subirsi il viavai giornalieri di persone estranee che li raggiungevano per salutare la madre appena tornata. Non ricordava neanche la metà di quella gente e avrebbe preferito di gran lunga gelare nell'umidità di quel bosco, pur di evitare le esortazioni di sua madre ad intraprendere un discorso quanto più cordiale possibile.

Il lunedì si sarebbe tenuta la tanto attesa cerimonia dell'armata, primo motivo per il quale erano volate fino all'Oregon, lasciandosi alle spalle la stagione più bella australiana. Il secondo motivo erano le vacanze natalizie: per quanto il divorzio avesse segnato intimamente i sentimenti di Dorothea, i genitori incoraggiavano il loro legame riunendosi annualmente in quei giorni festivi, nonostante il più delle volte la loro figlia riuscisse a trovare la scusa adatta per non essere presente. Aveva trascorso gli ultimi quattro natali con la famiglia di Ramona e Anjette era decisamente stufa di quell'atteggiamento assunto nei loro riguardi. L'idea di raggiungerli in America fu proposta dal padre e conseguentemente, trovandosi in accordo, Anjette non stette a sentire a doppie, false ragioni che avrebbero compromesso l'ipotetica presenza della figlia con loro.

Quella domenica mattina fu letteralmente trascinata fino a Downtown da sua madre.

«Smettila di lamentarti...», le aveva detto camminando lungo il marciapiede di quella città così trafficata. «È un evento importante e non puoi presentarsi in jeans e cardigan.» Eppure Dorothea sosteneva di sì, in fondo a chi mai avrebbe potuto importare cos'avrebbe indossato quel giorno? A lei no, di certo. 

Anjette era esageratamente apprensiva e timorosa del giudizio degli altri e purtroppo, aggiungerei, Dorothea aveva ereditato questa seconda caratteristica, sotto tutt'altre sfumature. Sebbene sua madre ritenesse importante presentarsi con un certo aspetto, un preciso modo di fare, davanti a persone conosciute o meno, il timore di Dorothea trovava le fondamenta in una sfumatura più intima. Aveva timore del giudizio degli altri, ma questo sentimento era scaturito dal possibile modo in cui le altre persone avrebbero potuto interpretare quel suo carattere così complicato. 

Che, alla fin fine, non era così difficile da capire: timida, introversa con chi le pareva, incoraggiata nell'atteggiamento da genitori troppo poco presenti e paradossalmente oppressivi. Se avesse avuto la possibilità di rinascere, come in passato spesso si era trovata a fantasticare, molto probabilmente avrebbe scelto di farlo in un universo più libero e lontano da quella sua stessa realtà.

Evermore - 𝑆𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝐶𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑡𝑜𝑛𝑎 𝑉𝑎𝑙𝑙𝑒𝑠Where stories live. Discover now