18 - Buon anno, sorellina

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Toska - sostantivo russo che indica una sensazione di grande angoscia spirituale, a livelli meno morbosi è un sordo dolore dell'anima, un desiderio senza nulla da desiderare, struggimento malato, vaga inquietudine, tormento mentale, brama. In casi particolari può essere desiderio per qualcuno o qualcosa di specifico, nostalgia, mal d'amore. Al livello più basso si trasforma in noia.

 Al livello più basso si trasforma in noia

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Ramona non la smetteva di parlare.
Era un disco rotto, un continuo sillabare ininterrotto che sapeva non sarebbe riuscita a fermare. Parlava, sghignazzava, borbottava, la conversazione che stava avendo era con se stessa, Dorothea era solo il pubblico.

Faceva davvero caldo quel giorno, il termostato segnava settantotto gradi Fahrenheit e il suo corpo stava espellendo una quantità eccessiva di acqua.
Aveva già fatto due docce ma la terza non gliel'avrebbe negata nessuno, nemmeno la sua amica che in quel momento era appena spuntata fuori dal bagno mentre si allacciava con non poca difficoltà il reggiseno rosso che aveva comprato proprio per quell'occasione.

Era il trentuno dicembre, mancavano poche ore all'inizio del nuovo anno, e Dorothea si lasciava alle spalle il vecchio, assieme a tutti gli eventi di quelle ultime settimane trascorse in America. Eventi di cui Ramona conosceva solo una piccola percentuale. Non che non volesse raccontarle di quanto accaduto, semplicemente voleva dimenticarsene. 

La litigata con la sua famiglia era stata così sconvolgente che le due ore successive si era mossa come una furia pur di trovare il primo volo per il Victoria.
La sua rabbia era esplosa come un vulcano risvegliatosi dopo essere stato a riposo per secoli, e quello che le rimaneva dopo aver cacciato fuori tutto il veleno iniettatole, era qualcosa a cui si era preparata.

Quando passi la maggior parte della tua vita costantemente in allerta con la paura dell'imprevisto e dell'irreparabile, non c'è nulla di più confortevole nel vedere arrivare la tragedia che hai sempre temuto. Sei prosciugato dalle emozioni, lo stress psichico si riflette sul tuo corpo, ma in qualche modo trovi rassicurante il fatto che quel qualcosa ti stia facendo del male. Pensi per tutto il tempo che sia come togliere un dente, per giorni patirai molto e il dolore sembrerà non finire più. Poi, tutto finisce.

Negli anfratti della sua mente lampeggiavano i flash della sera del loro ritorno a Ranton Town. Ricordava ancora la gola in fiamme dopo aver urlato contro sua madre prima, e contro suo padre dopo. Di quando aveva sentito quelle parole scivolare decise dalla bocca di Evan, con la mano sinistra sulla schiena di Anja la quale teneva lo sguardo fisso in un punto non preciso dietro le spalle della figlia, quasi come se avesse paura di guardarla negli occhi.

Lei lo sapeva, era consapevole di cosa avrebbe dovuto affrontare a seguito di quella sua decisione. Della loro decisione. L'espressione di risentimento e disprezzo non gliel'avrebbe tolta nessuno, l'avrebbe indossata ogni qualvolta avesse dovuto ricordare il legame che le univa. Lei a loro, loro a lei. 

Evermore - 𝑆𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝐶𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑡𝑜𝑛𝑎 𝑉𝑎𝑙𝑙𝑒𝑠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora