14 - Noodles

70 8 21
                                    

Litost – è una parola che lo scrittore Milan Kundera descrive come uno stato di agonia e tormento creato dalla vista improvvisa della propria miseria. Designa un sentimento infinito come una fisarmonica aperta, un sentimento che è la sintesi di molti altri: tristezza, compassione, rimorso, nostalgia. 

I hosted parties and starved my bodyLike I'd be saved by a perfect kiss

Deze afbeelding leeft onze inhoudsrichtlijnen niet na. Verwijder de afbeelding of upload een andere om verder te gaan met publiceren.

I hosted parties and
starved my body
Like I'd be saved
by a perfect kiss

The jokes weren't funny
I took the money
My friends from home
don't know what to say


Camminavano a passo svelto, lei avrebbe voluto tirarsi via dal suo palmo ma sentì, urlare nel profondo di se stessa, che era giusto così.

Se lo meritava, Alex.
Oakley sperò con tutto se stesso che l'ira di Dorothea lo avrebbe messo a posto per il resto della vacanza, ma voltandosi verso di lei, capì che forse non c'era molto di cui essere divertiti.

L'espressione luttuosa non le lasciò il viso nemmeno un attimo, nemmeno mentre si trascinavano - la trascinava - in mezzo al caos della pista, nemmeno mentre si dirigevano ancora stretti l'uno all'altra verso la macchina, nel gelo del parcheggio.

Le aprì la portiera della macchina e lei vi si intrufolò subito dentro, impaziente di lasciarsi alle spalle quel posto e quelle persone. In auto non c'era silenzio, i secondi erano scanditi dal respiro in panne e vibrante di Dorothea che, stretta nelle spalle, fremeva ancora dalla rabbia.

Le ribolliva il sangue, sentiva ogni fibra, vena, arteria del suo corpo infiammarsi sotto gli strati di epidermide. Non sapeva come avrebbe reagito il giorno successivo, quando avrebbe dovuto affrontarlo, se non a colazione, almeno a pranzo. Tyrone si sarebbe infuriato? Certo, ovvio, quale fratello non prenderebbe le difese della propria sorella? Sarebbe successo un casino assurdo, forse avrebbero litigato al punto tale da rischiare il suo stesso posto a Fort Aberdeen.

Il cognome di Alex era scritto in grassetto, a caratteri cubitali, così come quello di suo padre che veniva ancor prima del nome di Evan Adams.

Una sensazione di nausea prese possesso del suo corpo; deglutì sperando che andasse via, ma sembrava che le sue ghiandole salivari producessero più saliva del dovuto, causando conati che a stento riusciva a trattenere.

Guardandola con la coda dell'occhio e stando attento all'asfalto ghiacciato, decise di fermarsi sul lato della strada allarmato dallo stato psichico in cui si trovava la ragazza. Goccioline di sudore freddo le inumidivano la fronte e le mani presero a tremare in preda a spasmi incontrollabili. Gli occhi umidi si chiusero di scatto, dalle labbra pressate in una sottile linea scappò un singhiozzo e istanti dopo Dorothea ruppe in un pianto silenzioso.

Oakley si tolse la cintura per facilitare i movimenti, si sporse verso di lei e cercò di darle il tempo necessario per riprendersi. Il viso era completamente fradicio di lacrime e sudore, così lui aprì il cruscotto da cui poi estrasse un pacchetto di fazzolettini.

Evermore - 𝑆𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝐶𝑖𝑒𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝐴𝑙𝑡𝑜𝑛𝑎 𝑉𝑎𝑙𝑙𝑒𝑠Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu