[Akaashi x Reader] 'Would You Like to Date Me?'

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Sono le 7.45 del mattino e io non vedo l'ora che la giornata finisca.
Vedo in lontananza l'ingresso del mio liceo, il Fukurodani, e l'unica cosa che vorrei fare è tornare a casa e restare a letto.

C'è solo una cosa che potrebbe migliorarmi l'umore, ma è da una settimana che lo aspetto e boh, nessuna traccia, nemmeno l'ombra.

-(T/c)-chan!- sento urlare

Mi tolgo le cuffiette, ma non sento niente e inizio a chiedermi come sia messa in quanto a salute mentale.

Per arrivare a sentire le voci ce ne vuole...

-Bah-

Faccio appena in tempo a infilarmi una cuffietta che vengo strattonata per il braccio e, per poco, non cado a terra.

Fisso colui o colei che ha deciso di sfidare il mio pessimo umore e, in parte, mi calmo quando noto che il mio interlocutore altro non è che Bokuto Koutarou, un mio caro amico e il capitano della squadra di pallavolo.

-Che succede?- gli chiedo

-Tu...me...palestra...iscrizione...-

-Bokuto-kun, hai corso?-

-Sì...-

-Ehm okay, allora prenditi due minuti per respirare e poi parla-

-No...-

Lo fisso perplessa e lui, senza degnarmi di altre parole, mi prende per il polso e mi fa correre fin dentro la struttura.

Bokuto, ci sono due cose che odio: la mattina e correre. E tu mi stai facendo correre la mattina!

Mi mordo la lingua più volte per evitare di urlargli contro insulti più o meno pesanti e mi faccio trascinare verso quel misterioso luogo che, di sicuro, non mi accennerà minimamente.

Varchiamo l'ingresso e un sacco di sguardi si puntano su noi due, facendomi imbarazzare non poco ma, soprattutto, arrabbiare.

-Buongiorno, (T- mi sento salutare da Okazaki, una compagna di classe mia e sua

-Salvami!- le urlo, mentre continuo a venir trascinata dal bicolore verso una meta ignota

Al nostro passaggio tutti si spostavano, comprendendo il rischio di venire travolti dalla furia del capitano della squadra di pallavolo.

La nostra corsa termina quando giungiamo davanti alla palestra e subito mi piego sulle ginocchia, cercando di recuperare il fiato sprecato. Sento dei passi pesanti dietro di me e mi giro, osservando la mia amica con i capelli viola.

-Perché, (T/c)-chan?-

-Non lo so! Mi ha trascinato lui!- mi lamento, puntando il dito contro Bokuto

Lui mi ignora bellamente e si guarda attorno, come se fosse un agente segreto in missione speciale.

Io e l'altra ragazza ci osserviamo, curiose di capire cosa sta passando per la mente del nostro amico.

-Ehm, Bokuto? Tutto bene?- chiede lei

-Siamo soli?-

-Sì, direi di sì. Ma che ti prende?-

-Non ditelo in giro prima di pranzo- ci fissa mortalmente serio, espressione facciale che non gli si addice affatto -Sapete che mercoledì ci saranno dei club aperti, no?-

-Certo, tutta la scuola sta aspettando quel giorno-

Io soprattutto. Solo quel club può migliorarmi l'umore.

-Ecco. Il coach mi ha affidato il foglio per l'iscrizione al club di pallavolo- continua, estraendo dallo zaino un foglio e alzandolo al cielo, quasi fosse divino -e io sapevo che (T/c)-chan volesse iscriversi per Akaashi. Così ho pensato di fartelo firmare prima di tutti- si rivolge a me

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