🔴[Kuroo x Reader] 'A Dangerous Kitty'

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(C/n) = cognome madre

Vi chiedo già scusa se non c'è corrispondenza tra l'articolo e il vostro cognome o problemi di cacofonia, ma per scrivere ho adattato ai cognomi miei. Nella lettura adattateli pure ai vostri.

Sei mesi prima

Mi tiro il cappuccio giù, in modo tale da coprire il mio volto, ed esco di casa. La chiudo e ripongo nella tasca interno della mia giacca oversized le chiavi del mio piccolo appartamento, il quale altro non è che un buco con un bagno, una camera e una cucina.

Controllo di aver con me ciò che devo consegnare e, accertatami di sì, mi dirigo verso il luogo di incontro.

Io vivo in un quartiere decisamente trasandato e abbandonato a sé della città. Quel tipico quartiere da film dove spacciatori, drogati, alcolizzati e psicopatici vivono. E l'unico modo che si ha per sopravvivere qui è o diventando pusher o diventando una puttana.

Altra caratteristica del quartiere è che qui vengono abbandonati tutti i bambini che nessuno vuole o illegittimi. Alcuni hanno la fortuna di essere accuditi, ma altri sono più sfortunati.

Io non ho mai incontrato un bambino piccolo in zona e credo he questa sia una fortuna. Se dovessi vederlo non so se sarei in grado di ignorarlo, ma non lo prenderei nemmeno sotto custodia se non fossi sicuro di poterlo accudire.

Sono cresciuta senza dei genitori e di loro ricordo solo delle grandi pozze rosse e degli uomini armati. Quindi vorrei poter dare a quei bambini l'opportunità di crescere con qualcuno al loro fianco, azione di cui non sono stata graziata.

E, per concludere, una cosa non può mancare in queste zone: la Yakuza.

La mafia controlla la città con pugno di ferro e la loro influenza è molto forte soprattutto nei luoghi più trasandati, dove chiunque è disposto a fare qualcosa per sopravvivere.

A capo basso, entro nel piccolo locale dove ho appuntamento con un cocainomane. Tra l'essere una prostituta e una spacciatrice, ho scelto la seconda.

Il pensiero di appagare con il mio corpo dei maiali che vivevano con la carta per pulirsi il culo fatta d'oro non mi andava. Soprattutto perché io dovevo farmi in quattro per avere la carta per pulirmi il culo.

Attenzione però: la vendo ma non ne faccio uso. Odio queste sostanze, soprattutto visto come ti fottono il cervello, ma sono obbligata a farlo se non voglio morire di fame. A meno che un riccone si innamori di me e mi compri cose di marca, ma al lieto fine non ci credo più da tanto tempo.

Mi siedo in un angolo e, cinque minuti dopo, un uomo che cammina un po' a zig zag mi viene incontro. Sposta la sedia e si accomoda davanti alla mia figura.

-Ce l'hai?- mi chiede con tono quasi bisognoso

Io non gli rispondo, ma mi limito a lanciare sul tavolo la busta.

Lui prende i soldi e me li consegna. Li conto un attimo e, vedendo che è tutto, mi alzo e me ne vado, ma la mano del drogato afferra il mio polso.

-Perché non resti un po' qui e ci divertiamo assieme?- mi domanda con sguardo languido

La sua lingua passa sopra alle labbra screpolate e viola, lasciandomi intravvedere la dentatura ingiallita.

Mi dimeno e mi allontano da lui, ma non demorde e ci riprova. Peccato solo che io abbia una mia istruzione di difesa e lo stenda con un pugno ben assestato.

Chi l'ha detto che una ragazza di 18 anni non possa stendere un 40enne arrapato e drogato? In questo posto ti sfido a trovare una ragazza che non sappia tirare un calcio nel punto a loro più sensibile.

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