🔴[Oikawa x Reader] 'I Love You for Infinity'

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🔹Vi consiglio di leggere la seconda metà del capitolo, da dopo i tre punti, ascoltando questa canzone. Trovo ci stia molto bene🔹

Narrator's Pov

-Eccolo. Il luogo né beato né dannato-

Fu questa la frase che disse l'angelo (T/n) quando mise piede in purgatorio per la prima volta dopo un anno abbondante dalla sua ascesa in Paradiso, dopo la sua morte alla giovane età di 17 anni.

Strano pensare come nell'oltretomba si potesse seguire lo scorrere del tempo. Quello era un luogo dove il tempo non esisteva, dove tutto si era fermato, eppure lei riusciva a capire ugualmente quanto fosse trascorso dall'ultima volta che aveva potuto camminare per le strade della sua città e aveva potuto vedere il suo volto.

Percorse l'intera montagna a ritroso, grazie al permesso ottenuto dal suo Signore, osservando tutte quelle persone che dovevano soffrire per espiare i loro peccati minori prima di poter essere considerati fratelli e sorelle della (c/c).

Era doloroso per lei vedere quanto si stavano sforzando quelle anime per poter essere beate. Voleva tanto poterli aiutare, ma sapeva che non era il suo compito quello. Sapeva che quella piccola pena era stata scelta direttamente da Dio e lei si fidava di Lui.

-Povere anime. Così speranzose e così addolorate-

Pianse per ognuna di loro una lacrima e, a mano a mano che le incontrava, pregava il Supremo affinché potesse promettere loro una bella vita una volta raggiunto il luogo beato.

Giunta ai piedi del monte, l'angelo lo osservò di nuovo e guardò anche oltre, verso quello che era il regno dove risiedeva.

Al suo arrivo in Paradiso, molti santi si erano complimentati con lei per la sua vita piena di rigore, disciplina, rispetto per la famiglia, onestà e amore. Era un modello da seguire, in parole povere. E una delle creature più giovani che avevano risieduto lì.

Distolse lo sguardo dall'alto e proseguì con quel suo giro di perlustrazione per il purgatorio. Non c'era molto da vedere, ma lei voleva conoscere tutto per poter consigliare meglio, per poter pregare più arduamente per tutti e per far sapere a quei semi peccatori che avevano ancora una possibilità.

-Non affliggetevi, creature, il nostro Signore vi concederà la sua grazia e potrete godere della beatitudine della vita eterna- parlò con sé, congiungendo di nuovo le mani in segno di preghiera

Un posto solo era nascosto al suo sguardo. Una grotta posta sul lato della montagna e coperta da un po' di boscaglia risultava essere quasi invisibile. Era certa che nessuna anima si fosse mai accorta della presenza di quel luogo proprio perché avevano il loro cammino scritto da seguire. Ma lei era libera dalle leggi del Purgatorio e quindi poteva.

Su diresse con passo elegante e leggero verso l'ingresso di quel luogo. Qualche spiraglio di luce filtrava all'interno della caverna a causa di qualche forellino sul soffitto e, facendo affidamento anche sulla sua aura angelica, vi si addentrò.

Il sentiero era solo di terra e nessun coccio o masso si trovava sul percorso. Facendo scorrere una mano sulla parete, camminò fino a che non sentì di essersi addentrata molto e non udì una voce.

'Un peccatore? Non può essere' pensò 'Loro non possono allontanarsi dal percorso che Dio ha prefissato per loro'

Udì un altro lamento, sta volta più forte, e, assai preoccupata, si diresse verso l'interno della grotta.

L'oscurità era più fitta in quel punto, ma lei riuscì lo stesso a scorgere una figura nella penombra.

Non sentiva alcun odore di sangue, ma quei lamenti non volevano cessare.

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