[Atsumu x Reader] 'My Dear Lady'

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-Signorina (T/n)! È ora di svegliarsi! Il sole è alto e gli uccellini cantano!-

È così che fa il suo ingresso nella mia camera la mia balia, tirando le tende candide e facendo entrare ancor più luce di prima nel mio piccolo posto.

-Signorina, svegliatevi! Vostro padre mi ha mandato apposta a chiamarvi per la colazione. Sapete bene che oggi è impegnato con la famiglia del vostro futuro sposo, vorrebbe poter trascorrere del tempo in vostra presenza-

-La prego, chieda a costui se potrebbe concedermi ancora qualche minuto-

-Mi dispiace, non ho l'autorità per farlo. Forza, signorina, dopo l'ora di pranzo potrete incontrarlo-

-Signora balia, queste sono le uniche parole che possono farmi alzare dal mio comodo e morbido letto e donarmi l'energia che mi serve per la mia giornata- le dico, sorridente

Mettendo giù prima un piede e poi l'altro, mi alzo e vado ad affacciarmi alla finestra. Da qui posso vedere tutta l'estesa campagna di proprietà della mia famiglia e posso anche scorgere qualche zona della città da cui governiamo il nostro regno.

-Vi pongo il vestito sopra al letto. Mi facciate sapere quando avete terminato che rientro per acconciarvi i capelli-

-La ringrazio, balia-

Mi avvicino al materasso bianco e prendo in mano il vestito nero e oro che mi è stato lasciato. È molto lungo sia in lunghezza che sulle maniche. A un certo punto di esse, il tessuto si divide. Prosegue il tessuto nero, creando le maniche lunghe, ma a sua volta si apre e cade verso il basso con dolcezza, rivelando un tessuto dorato. Il medesimo è stato cucito anche su una parte della zona frontale della gonna.

Lo osservo un po' e devo ammettere che è proprio un abito bellissimo, di sicuro proveniente da uno dei migliori negozi di sartoria del regno. Non mi aspetterei niente di meno dai miei genitori.

Mi reco dietro la piccola anta del mio armadio che uso come per cambiarmi e mi spoglio del largo abbigliamento da notte. Capo del tutto opposto a quello che dovevo indossare in quanto a eleganza.

Me lo pongo addosso e mi osservo allo specchio, cercando di evitare pieghe o altro di simile. Faccio un giro attorno a me stessa per vedere se l'effetto mi piace e, soddisfatta, dico alla balia di entrare di nuovo per terminare il tutto.

-Siete uno splendore, bambina mia- mi fa i complimenti con il suo dolce tono materno

-La ringrazio molto. Spero solo che anche ai suoi occhi lo possa essere-

-Certamente. Lui vi ama proprio come voi amate lui. Vi troverebbe bella anche con un abito molto più semplice. Ricordatevi, signorina, è la bellezza interiore quella che fa davvero innamorare- afferma, indicandosi il petto con il dito

-Lo so. La ringrazio-

-Ora vieni qua, devo pettinarvi-

Mi accomodo con il sorriso sulle labbra sul piccolo sgabello di legno davanti alla mia piccola scrivania con specchio annesso.

La guardo attraverso il vetro mentre pettina i miei capelli con tocco delicato, partendo dalle punte e tornando poi verso la cute.

Le sue gentili mani mi fanno rilassare molto a tal punto che chiudi gli occhi più volte, beandomi di quel dolce massaggio.

Dopo aver terminato di rendere senza nodi i miei capelli, inizia a prendere delle piccole ciocche di capelli in un lato e le intreccia tra di loro, dando pian piano origine a una meravigliosa treccia color (c/c). Dopo aver terminato la prima, prosegue con quella opposta, sempre utilizzando la sua dedizione e attenzione.

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