🔴[Asahi x Reader] 'I...Want a Family with You'

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Mi alzo gli occhiali da vista che uso per lavorare a computer e mi premo due dita contro il ponte del naso, stropicciando un po' gli occhi.

È da quando ho finito il mio turno in ufficio, due ore fa, che sto continuando a lavorare a computer, ricontrollando quelli che sono tutti i bonifici e i prestiti effettuati nella banca in cui lavoro nell'ultimo semestre.

La mia vista, però, ne ha sempre risentito molto a tal punto che, tre anni fa quasi mi resi conto di vedere sempre peggio e, dopo una visita alquanto generosa, dovetti acquistare un paio di occhiali da adoperare solo nei momenti in cui lavoravo.

Riaperti gli occhi, guardo la ancora enorme pila di carte che ho depositato accanto a me sul divano e mi sento male per la quantità di documenti che devo ancora analizzare.

-Se non mi pagano gli straordinari per questo, mi arrabbio. Ma tanto-

Con un sospiro di rassegnazione, ripongo gli occhiali davanti ai miei occhi e mi immergo nuovamente in quell'infinità di nomi, numeri, vie e e-mail registrarti.

Questo tipo di lavoro richiede molta attenzione e precisione perché basta sbagliare un numero per avere una cifra maggiore o minore rispetto a quella reale oppure una lettera per associare un qualche debito a una persona che, invece, non ha mai avuto il bisogno di venire da noi.

Svolgere una tale mansione quando si hanno gli occhi e la mente stanchi non è affatto consigliato e sicuro, ma io sono testarda e determinata ad ottenere un minimo di soldi in più nel mio stipendio e altrettanto a liberarmi definitivamente di queste carte.
L'unica cosa per cui posso ringraziare è che i semestri sono divisi tra più impiegati e non sono solo un mio incarico.

Il silenzio regna nella mia calda casa a due piani, dove mi trovo da sola, mentre i tasti del computer che schiaccio decidono di prestarmi un po' di compagnia con il loro rumore.

Con lo sguardo focalizzato sul foglio che sto trascrivendo, ricopio il tutto senza nemmeno prestare uno sguardo allo schermo e svolgo una piccola operazione di controllo solamente quando tutti i dati di tale socio sono davanti a me.

-Ma perché così tanta gente ha bisogno di prestiti? Cavolo, cosa dovete prendervi per non far bastare i soldi che avete? Spero solo sappiano che c'è una percentuale di interessi che va applicata alla cifra accordata-

Sfoglio il fascicolo alla ricerca di qualche altro particolare dato da dover segnare su questo documento riassuntivo e, accertatami di aver già fatto tutto, prendo i fogli e li sistemo ordinatamente dentro al mio raccoglitore, pronti e belli in vista per poterli riporre nella loro sezione in banca.

Portando in basso il cursore per scorrere la pagina, i miei occhi si posano involontariamente sull'orologio dello schermo e, al leggere l'ora, mi tolgo gli occhiali e iniziano a maledire mentalmente mio marito.

-Se le tue orecchie fischiano, sappi che sono io- mi dico, passandomi una mano tra i capelli

Sono consapevole che sia un uomo molto impegnato ma sono quasi le nove di sera e io avrei anche il piacere di poter cenare in compagnia e non da sola come capita, purtroppo, più di qualche volta.

Speranzosa in un suo pronto arrivo, decido di iniziare a sistemare con calma tutto il mio materiale prima che arrivi, in modo tale da avere tutto il tempo per preparare la cena.

Prelevo la mia ventiquattrore nera di pelle dal mobiletto all'ingresso dove la deposito quotidianamente e ci inserisco dentro il raccoglitore con i documenti precedentemente visionati e spengo il computer per inserirlo nel suo scompartimento. La ripongo dove prima e poi torno alla miriade di fogli sul divano.

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