Capitolo 24

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È quasi sera, e mi sto annoiando a morte. Mio fratello è uscito con i suoi amici, ed Eva non mi risponde al telefono.

Vorrei almeno un gatto che mi facesse compagnia.

No, basta, mi sto deprimendo.

Accendo la tv facendo zapping senza trovare niente di interessante da vedere, così poco dopo la spengo. Decido di andare in palestra. Mi preparo velocemente ed esco da casa. Valentina mi saluta cordiale ed io accenno un sorriso. Anziché andare in palestra, vado nella sala da boxe, dove, sul ring, Sebastian e il biondo stanno lottando. Ci sono altri due ragazzi posizionati davanti ai sacchi, che si allenano.

«Fate una pausa.» annuncia il coach a tutti i presenti. Si gira verso di me e mi sorride.
«Sei venuta, alla fine.» mi saluta.
«Già.» rispondo. Tutti i ragazzi si girano verso di me, ma i miei occhi incrociano solo quelli di Sebastian.
«Che ci fa lei qui?» domanda incredulo il biondo.
«Non sei contento di vedermi?» domando ironica sorridendogli e andando verso il ring.
«Avrei fatto volentieri a meno.» borbotta cercando di nascondere un sorriso.

«Ti alleni con noi?» mi chiede Sebastian.
«Sì.» rispondo posando il borsone e levandomi la felpa. Sento molti occhi puntati su di me, ma non ci faccio caso. Mi lego i capelli in una crocchia.

«Cosa devo fare coach?» chiedo all'uomo, che non avrà più di cinquant'anni.
«Ragazzi voi riprendete l'allenamento.» dice agli altri prima di farmi cenno di seguirlo. Mi fa fermare davanti ad un sacco da boxe, e mi fa tirare una serie di pugni e calci. «La tecnica c'è, ma dobbiamo lavorare sulla potenza.» constata.
«Ho ripreso da poco l'attività sportiva.» mi giustifico, d'accordo che non sarò chissà quanto forte, ma i miei muscoli non sono di certo scomparsi. Il coach mi sorride e poi mi dice di assisterlo nell'incontro tra il moro e il biondo.
«Lo so che non sei nel tuo, ma riesci a notare qualcosa che non va nella posizione di Edoardo?» mi chiede accennando al biondo. Mi prendo qualche momento per osservarli.

«Lascia scoperto il fianco sinistro quando fa un passo avanti.» rispondo dopo un'attenta analisi.
«Ottimo.» si complimenta il coach.
«E cosa mi dici della posizione di Seba?» domanda. A una prima occhiata sembra che non ci sia niente che non vada, ma guardandolo più attentamente noto una cosa.

«Va molto avanti con il busto quando colpisce, lasciando il viso leggermente scoperto.» osservo. Il coach mi sorride raggiante.
«Che occhio.» sorride. «Puoi salire sul ring, se vuoi.» aggiunge.

Non me lo faccio ripetere due volte e raggiungo i ragazzi, che vedendomi si fermano.

«Edo voglio vedere cosa fai contro la ragazza. Vacci piano.» lo ammonisce. Sebastian scende dal ring, ed io prendo il suo posto.

La fiducia è tuttoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz