Dopo aver messo fine alla storia con Taehyung, Jungkook cerca in tutti i modi di dimenticarsi dell'uomo e inizia ad uscire di nuovo con Kyungjae.
Il ragazzo, è quasi ormai sicuro di essere riuscito a togliersi dalla testa il suo ex, quando, all'impr...
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Ormai nemmeno l'alcol, riesce più a farmi smettere di pensare. All'inizio funzionava: bevevo così tanto a sentire la testa leggera e la smettevo di pensare. Però, nonostante tutti gli sforzi che sto facendo, non riesco a dimenticarmi di lui. Sono passati più di sei mesi, ormai dovrei esserci passato sopra ma non è così. Sto vagando nel buio da sei mesi e non sono ancora riuscito ad accendere la luce. Mi sento come se fossi ridotto in frammenti, che non riescono a mettersi insieme.
«Ehi.»
Alzo lo sguardo, guardando il suo riflesso dal vetro. Lei mi sforza un sorriso, con le braccia al petto. «Non ce la faccio più a vederti così.» Il suo tono di voce è dolce e pacato, oltre che seriamente preoccupato per me. «Sto bene, Sae» le mento, per poi fare un tiro dalla sigaretta. «No, - si avvicina e appoggia le mani sulle mie spalle - non è vero.»
«Oh, ho interroto una riunione tra fratelli?»
Stringo i denti, girandomi verso Seolbi che è appena arrivata. «Maledetta stronza» sibila, Saeyoung, con i pugni stretti. Lei rotea gli occhi, portando le braccia al petto. «Che faccia...» dice, tenendo gli occhi su di me. «E ti stupisci? Per colpa tua, ha perso l'amore della sua vita.»
Lei si mette una mano sul cuore e fa un'espressione offesa. «Per colpa mia? Così mi offendi, Saeyoung-ie.» Mia sorella, non è mai stata quel tipo di ragazza calma e tranquilla. Quando si arrabbia, potrebbe distruggere il mondo...beh, come suo fratello.
«Bastarda, ti stacco le ovaie» sbotta, mentre cammina verso di lei. Afferro il suo braccio e sospiro. «Smettila, Sae. Non ne vale la pena.» «Oh oh, ti sbagli - sorride - mi darebbe una grandissima soddisfazione.»
Seolbi tiene il suo sguardo su di me, poi sospira e afferra la sua borsa. «Me ne vado, ma spero che sia l'ultima volta che vedo un morto» dice, mentre mi indica. Esce da casa mia, provocando un gridolino a mia sorella che batte un piede per terra. «Che puttana, cazzo! Quando la odio!»
Spengo la sigaretta nel bicchiere di Bourbon e accarezzo i capelli a Saeyoung. «Torna da Aaron, principessa. Io me la posso cavare.» Mi guarda e stringe le labbra, «sicuro?» «Sì.»
Mi stampa un bacio sulla guancia, alzandosi sulle punte e mi sorride per poi andare via. Mi siedo sul divano, passandomi una mano tra i capelli. Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans, poi inclino la testa di lato mentre guardo la foto.
«Cristo, bambolino - sospiro, scuotendo la testa - che cazzo mi hai fatto?» Guardo il soffitto, con un sospiro e senza pensarci afferra la bottiglia di Jack Daniels, prendendo un abbondante sorso. «Esci dalla mia fottuta testa, Jungkook.»
Sono proprio un vigliacco. Avrei dovuto provare a contattarlo, cercarlo e fargli quanto sia importante per me in questi fottuti sei mesi e invece? Me ne sono stato a bere Jack Daniels, a fumare le sigarette e a vivere la monotonia della mia vita.
