•4 - Torta & Champagne.

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Le mie mani tremano dalla rabbia verso me stesso.
Quella sera, ho sbagliato ancora e adesso ne sto pagando le conseguenze visto che Mr. Dannatamente Sexy e Stronzo, non vuole lasciarmi dormire e si insinua persino nei miei sogni.
Chi gli ha dato il diritto di intromettersi nella mia testa?

«Mi vuoi dire che ti succede?» Mi chiede, con un sospiro.
«Vieni con me» dico, prendendo la sua mano.
Trascino il mio migliore amico verso le panchine del parco e lui subisce in silenzio.

Ci sediamo, così congiungo le mani.
«Allora - inizio - la settima scorsa, è successa una cosa...tra me e Tae» dico.
Alza le sopracciglia, con sufficienza come se non fosse per niente sorpreso. «Sono volate le mutandine?»
«No, ci siamo strusciati e basta» rispondo.
«Cazzo, sesso con i vestiti.»

Si lecca le labbra e si fa più vicino, «e poi?»
Il suo sguardo curioso come quello di un bambino, mentre batte le mani.
«Non riesco più a fare sesso con Kyu da quel giorno...ci provo e ogni volta mi compare la faccia da cazzo di Tae davanti, ma...non riesco a continuare.»
«Perché Kyu, non sa scoparti come Tae.»

Mi mordo il labbro, annuendo. «E poi faccio dei sogni così erotici che potrei venire nelle mie mutandine ogni notte.»
«Porca puttana» ride, scuotendo la testa.

«D'accordo, allora forse...non dovresti cercare di soddisfarti da solo?» Mi chiede.
«Se Kyu non riesce a farti sentire niente, cerca di pensarci tu. Così potrai sognare il tuo Tae.»

Sospiro, massaggiandomi la fronte.
«Mi vergogno troppo.»
«Oddio, Jungkook! Nessuno ti vede. Guarda che la masturbazione è un modo per conoscersi meglio, per capire cosa ti piace ed espolare il tuo corpo. Lo sai che da soli si raggiunge un orgasmo migliore che in coppia? Perché pensi solo a te stesso.»

Lo guardo e lui posa le mano sui fianchi.
«Compriamoti un bel vibratore.»
«Scherzi?!» Sbotto, sconvolto. «Scusa, tu e Tae scopate come dei ricci e ti scandalizzi per un vibratore? Tesoro, tutto bene?»

[...]

Mi siedo sul letto, mentre guardo la borsina accanto a me.
Il mio cellulare squilla, così lo prendo.

«Ehi.»
Sussulto e mi lecco le labbra. «E-ehi, come mai mi chiami?»
Ridacchia, «volevo sentirti.»
La sua voce mi fa sentire una scarica lungo la schiena.

«Stasera lavori?»
«No, oggi no» rispondo. «Sei con lui?»
Incrocio le gambe sul letto e mi stendo.
«No.»

Mi metto a pancia in sopra, stringendo il cuscino. «Devi vederlo?»
Deglutisco, «n-no.»

«Bambolino, sei eccitato?»
Mi mordo il labbro, sfiorando la pelle del mio bacino con le dita. «Perché lo pensi?»
«Il tuo respiro.»
«Il mio respiro, cosa?»

Lo sento sospirare. «È più pesante.»
«Tae.»
«Dimmi, piccolo.»
«Non riesco a togliermi dalla testa l'altra sera.»
«Nemmeno io.»

Stringo i miei capelli, «non riesco a fare sesso con Kyungjae...perché penso a te ma...»
«Ma?»
«Ma lui non sa scoparmi come fai tu.»

Lo sento respira pesantemente, probabilmente sta stringendo i denti e i pugni.
Ansimo, chiudendo gli occhi per qualche istante.
«Jungkook, smettila.»
«Di fare cosa?» Gli chiedo, innocente.
«Smettila di provocarmi.»
«Non lo sto facendo.»

«Ora devo andare» sussurro.

[...]

Infilo gli slip e la maglietta, poi mi passo le dita tra i capelli.
Mentre sto prendendo dell'alcol dal frigo, il mio campanello decide di impedirmi di ubriacarmi.

STRIP 2 | Deeper-Darker Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora