•13 - Stravolgimento.

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Guardo fuori dalla vetrata e sorrido.
«È arrivato» dice, mentre mi raggiunge.
«Cosa?» Chiedo, confuso. «Il tuo regalo di compleanno, anche se in ritardo di due giorni.»

Ridacchio, «davvero?»
Fa spallucce e schiocca la lingua, mentre continua a guardarmi. «Vieni.»

[...]

Tiene le mani sui miei occhi, mentre ridacchia.
«Sto camminando dal lato giusto?» Gli chiedo, mettendo le mani avanti. «Non preoccuparti. Siamo quasi arrivati.»
«Okay, gira qui» spiega, appoggiando una mano sulla mia anca.

«Ci siamo» sussurra. «Puoi aprire gli occhi.»

Sbatto le palpebre e guardo davanti a me, rimanendo ad osservare la Seoul Tower e tutti i palazzi dell'enorme vetrata.
«Cosa? Dov'è?» Domando, cercando il pacchetto in questo enorme appartamento.

«Bambolino, è questo» spiega, guardandosi attorno. «Questo? Questo cosa?»
Lo guardo per qualche istante, poi sgrano gli occhi. «L'appartamento?!» Esclamo.
«Non è il massimo, ma per te va benissimo.»

Appoggio le mani sulle bocca, «scherzi?»
«Non ti permetto di rifiutare» dice, subito.

«Rifiutare?» Domando, scuotendo la testa. «Pensi davvero che avrei il coraggio di rifiutare?!»
Mi tocco la fronte e ridacchio, «oh mio dio.»

Gli butto le braccia al collo, saltandogli addosso. «Sei proprio matto» sospiro, appoggiando le mani sulle sue guance.
«Ti piace?» Domanda, tenendomi stretto.
«Mi piace tantissimo.»

«Grazie» sussurro. «Ti amo.»
Sorride, «ti amo.»

«Chi cazzo ti credi di essere?!»

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«Chi cazzo ti credi di essere?!»

Lui sospira, togliendosi gli occhiali e porta le braccia al petto. «Tuo padre, Taehyung.»
Ridacchio, leccandomi le labbra e sospiro scuotendo la testa.
«Tu non sei mio padre. Io non ho mai avuto un padre» ribatto, fermo.

«Devi stare fuori dalla mia vita, chiaro? Non sei nessuno per intrommerti» sibilo.
Mi avvicino a lui che piega le labbra un sorrisetto. «Guardati: incazzato e capace di poter spaccare il mondo, mentre la bestia che hai dentro lotta per uscire.»
Sospira, «tu sei proprio mio figlio.»

Stringo un pugno. «Non paragonarmi a te.»

«Cosa credi, Taehyung? Che quel ragazzo ti ami davvero?» Mi domanda, divertito.
«Sì» sibilo. «Sei solo un illuso. Lui non ti ama, chi cazzo potrebbe mai amare qualcuno come te? Un uomo che non sa nemmeno trattenere la rabbia? Che fa a botte con chiunque e beve fino a non capire più niente.»
«Non lo conosci» dico. «Già, è vero. Non l'ho mai visto, ma conosco le voci che girano alla Elektra.»

Scuote la testa, «cosa pensi di poter ottenere da uno squallido spogliarellista?»
Stringo i denti e afferro il colletto della sua camicia.
«Io lo amo e questo non cambierà mai.»

STRIP 2 | Deeper-Darker Où les histoires vivent. Découvrez maintenant