•6 - Ancora una volta.

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«Per tutto questo tempo, mi hai solo mentito?»

Lo guardo e sospiro, con le braccia conserte al petto. «Non pensavo che sarebbe tornato.»
«Sto cercando di dimenticarlo, Kyu.»
Scuote la testa, «non sembra.»
«Io tengo a te, dico sul serio-»
«Però a quello stronzo tieni di più.»
«Non ho detto questo» dico, appoggiando le mani sulle sue spalle. «I tuoi occhi parlano chiaro, Kookie.»

«Lo ami ancora?»
«Non lo so...io sono molto confuso» spiego.
Toglie le mie mani e si allontana. «Confuso, sì certo.»

[...]

Mentre sto camminando verso casa mia, tengo le braccia al petto e guardo il marciapiedi.
Odio ferire le persone, anche se loro mi hanno fatto del male perché penso di dover essere migliore.
Quindi, non volevo ferire Kyungjae ma se continuo a stare con lui, finirò per ferire me stesso.

La mia testa è così confusa: da un lato mi dice di stare con Kyu, perché adesso sta facendo sul serio con me ma dall'altro lato, mi dice di correre da Taehyung.

Salgo le scale e mi fermo davanti alla porta, con un sospiro.
Tiro fuori le chiavi, ma poi mi fermo e inclino la testo.
Deglutisco.

«Ti prego no» sussurro, spingendo la porta che a quanto pare è stata già aperta.
«Dio, no...ti supplico.»

Il mio stomaco si stringe, appena vedo la mia casa messa al soqquadro.
I vestiti sparsi, i libri a terra...ogni cosa a pezzi.

Corro subito nella mia camera da letto e apro l'armadio, cercando sotto le coperte.
«No! No!» Alzo la voce, gettando a terra le lenzuola.

Tre milioni di won*.
Avevo messo da parte tre milioni di won, che avevo guadagnato in questi mesi.
Mi inginocchio, in lacrime e tiro su col naso mentre tutto intorno a me è distrutto e sono senza un soldo, se non una banconota da mille nel portafoglio.

Com'è potuto accadere proprio a me?

Prendo il cellulare e vado nella rubrica.
Raggiungo la K, ma poi la sorpasso e mi fermo sulla T.
Seleziono il contatto e porto il telefono all'orecchio, mentre faccio fatica a respirare, probabilmente perché sto avendo un attacco di panico.

Sono le tre di notte.

«Kookie?» Domanda, confuso.

«O-oddio, grazie...c-credevo che non avresti r-risposto.»
«Ehi. Stai bene? Che è successo? Perché stai piangendo?»
Mi porto una mano tra i capelli. «È s-successo un casino...p-puoi venire a c-casa mia?»
«Arrivo subito.»

[...]

Cammino lungo la sala, mordendomi le labbra e stringendo i pugni.
Non ho smesso di piangere, ma adesso sono davvero furioso.

«Kookie?»
Lui spinge la porta, che ovviamente non si chiude visto che i ladri di merda l'hanno scassinata.

«Porca puttana» sbotta, con gli occhi sgranati.
Mi guarda e scuote la testa, per poi raggiungermi. «Mi hanno rubato tutto.»
«Eri in casa?»
«No...»

Mi tiro indietro i capelli e mi asciugo il viso.
«Non ho più niente. Avevo messo da parte tre milioni di won. Non ho più un soldo, cazzo!»
Calcio la roba a terra, con i denti stretti.
«Sono sfortunato, ma cristo santo! Questa è proprio la cosa peggiore che potesse capitarmi. Ladri di merda!»

Butto a terra i piatti sul tavolo.
«Kookie» mi chiama.
«Cristo! Come cazzo è possibile?!»
«Kookie.»
«Capita sempre tutto a me! Ogni stronzata!»
«Kookie.»
«Che palle. Se li trovo li uccido.»

«Jungkook!» Esclama, afferrando le mie guance con le mani.
Lo guardo e lui sospira, per poi accarezzarmi la pelle. «Risolveremo tutto. Domani andiamo alla stazione di polozia...ma adesso, devi riposare.»
«E come posso riuscirci?! Hai visto casa mia?!»
«Vieni da me.»

STRIP 2 | Deeper-Darker Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang