Due

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Il giorno dell'escursione era arrivato in un battito di ciglia e, oltre alla guida che si sarebbe occupata di seguire tutte le partecipanti durante l'intero percorso, c'erano tre ragazze che erano solite prendere spesso parte a quelle iniziative.

La maggiore delle tre era intenta a saltellare sul posto per prepararsi allo sforzo che avrebbe dovuto fare di lì a poco "perché siete imbronciate? È una giornata stupenda, perfetta per un bel giro in mezzo alla natura e per mantenere il corpo in piena forma"

Sana, la ragazza con i capelli raccolti in una coda alta, aveva come una strana aura nera attorno a sé a causa dello sconforto "non capisco perché debbano esserci anche delle persone esterne oltre a noi, il nostro gruppo era perfetto e composto da esseri umani che si tollerano a vicenda"

"Non puoi pretendere di limitare le partecipazioni soltanto perché ti senti a disagio" era stata Dahyun a risponderle, la quale era impegnata a guardare un video demenziale al cellulare "puoi restare accanto a me e Jihyo, se proprio non ti va di interagire con persone che non conosci"

La ragazza appena menzionata aveva sorriso nuovamente "mi sembra un'ottima idea, sai di poter contare sul nostro supporto incondizionato"

Nonostante i tentativi di coloro che considerava come delle amiche lo sconforto della ramata aumentò nel vedere l'arrivo di più automobili. Alle tre arrivate si unirono altre nove ragazze, tutte diverse tra loro.

E, con sorpresa di Dahyun, erano quasi tutte persone di sua conoscenza "oh no, anche qui"

Una ragazza con la frangetta e una folta chioma castana si era lanciata addosso a lei, abbracciandola e ridendole in faccia "Hyun, non sapevo ti piacessero queste cose da sfigati"

"Disse quella con lo zaino in spalla e il cappello con la visiera"

"Non sono qui di mia volontà, è stato il dottore a dirmi di fare degli sforzi maggiori e quella racchia di mia sorella ha ben pensato di farmi buttare una giornata dritta nel cesso" Sharon fece il gesto di un mulinello con la mano "che schifezza"

Mina era dietro la sua sorellina, un sorriso vagamente minaccioso stampato in viso "prova a darmi di nuovo della racchia e sentirai il dolore provocato da tutte le tue ossa che si frantumano"

La minore fece il saluto militare "chiedo umilmente perdono. Oh guarda, c'è anche Tzutzu!" ignorò completamente la persona con cui stava parlando per lanciarsi addosso alla ragazza più alta "ciao faccia da culo, adesso che ci sei anche tu può cominciare la festa"

Tzuyu sembrava tranquilla e a modo, ma la sua immagine perfetta scomparve nel momento in cui si era buttata di peso addosso a Nayeon, con ancora Sharon tra le braccia, per farla cadere a terra.

"Chou Tzuyu!" era stata Sally a chiamarla a gran voce, pronta a far rialzare la sua ragazza "ti sei fatta male? Ha vent'anni e non sa ancora come ci si dovrebbe comportare, non posso proprio portarla da nessuna parte"

"Non arrabbiarti con lei, voleva soltanto attirare la mia attenzione. Sono stata io a cadere a terra come una stupida" la sincerità con cui l'aveva detto zittì immediatamente la sua fidanzata.

A quelle parole l'espressione birichina di Tzuyu se n'era andata "ti chiedo scusa Nay" sua cognata era l'unica persona che riusciva a far uscire il meglio da lei e, per dimostrarle il dispiacere che stava provando, aveva letteralmente spinto via Sharon per stringerla forte.

Nayeon accettò subito le sue scuse "lo sai che non potrei mai arrabbiarmi con te, ti voglio troppo bene"

Nel frattempo, intenzionata a sfruttare tutto il tempo a disposizione, Katarina aveva tirato la sua gemella nel punto in cui si trovava la sua amica per fare le dovute presentazioni "adesso vi conoscete e non vi serve più il mio aiuto, vado ad aiutare la mia splendida donna ad organizzare lo zaino per la decima volta. È una perfettina del cavolo quando si tratta di tenere in ordine, ma la amo anche per questo"

Flow Like WavesWhere stories live. Discover now