Quattordici

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La prima cosa che Chaeyoung aveva fatto per scusarsi con Mina fu quella di porgerle un piccolo mazzo di fiori diversi e colorati, accompagnato da un sorriso genuino che aveva dato brillantezza ai suoi occhi grandi "se non li prendi mi sentirò una stupida"

"Sono bellissimi, ti ringrazio" la bionda vi poggiò il naso per sentirne il profumo, risvegliandosi in poco tempo da quell'attimo di beatitudine "perché mi hai chiesto di vederci? È passato un bel po' dall'ultima volta che siamo state insieme"

"Lo so e, visto il modo terribile con cui abbiamo interrotto la nostra conoscenza, ho pensato a dei modi per farmi perdonare da te. Ovviamente non devi accettare per forza, però ti avviso subito: non sarà un rifiuto a farmi desistere dal volerci riprovare con te"

Mina aveva sollevato, involontariamente, un angolo della bocca in un mezzo sorriso, ma non voleva cedere subito per paura di farsi ferire per la millesima volta "mi sta bene uscire con te, ma non saranno dei fiori o delle belle parole a farti avere la mia fiducia"

"Ne sono consapevole e hai totalmente ragione a non volerti fidare di me, ti chiedo soltanto di darmi una piccola possibilità per riscattarmi"

"Questo posso farlo" il suo sorriso era sincero e non più trattenuto "dove mi porti?"

Chaeyoung la prese a braccetto, conducendola verso la propria auto precedentemente pulita per l'occasione, e aprì la portiera per lei. Aveva risposto alla domanda soltanto dopo aver sistemato lo specchietto retrovisore "tanto per cominciare abbiamo bisogno di pranzare, pertanto ho pensato di andare a comprare dei semplici panini e mangiarli mentre guardiamo il fiume Han"

Quel piano così semplice quanto elaborato aveva colpito dritto nel cuore di Mina, il quale aveva preso a battere con una frequenza tale da farlo sembrare sotto sforzo "e poi?"

"Poi potremmo usufruire del bel panorama per parlare un po' e conoscerci meglio, ci sono così tante cose che non so di te che non saprei nemmeno da dove iniziare con le domande. Se ti va, ovviamente"

"Mi piace molto, a patto che sia una cosa reciproca"

"Certo, anch'io ho molte cose da dire e risponderò ad ogni tua domanda con la massima sincerità" stava sorridendo, la fossetta ben visibile sulla sua guancia "infine, se non ci saremo stancate di passare del tempo insieme, potremmo aspettare che faccia buio e fare un giro in macchina"

Mina iniziò a sentirsi euforica e sperò con tutta sé stessa che quella giornata, oltre che piacevole e divertente, potesse durare il più a lungo possibile per darle la possibilità di conoscere più a fondo la ragazza che si stava concentrando alla guida.

Aveva approfittato di quel momento per osservarla, notando subito il suo viso più rilassato rispetto all'ultima volta che l'aveva vista, ma oltre a quello era la leggerezza delle sue spalle a risaltare di più, infatti queste erano sempre state leggermente incurvate in avanti per colpa di un peso invisibile.

Sperò con tutta se stessa che quel macigno che si portava appresso fosse sparito del tutto e che, indipendentemente da come sarebbe andata quella sorta di appuntamento improvvisato, potesse essere più felice e grata di ciò che aveva.

Ci era voluta una mezz'ora buona ad arrivare al mini market, comprare quello di cui avevano bisogno e raggiungere un punto tranquillo in cui sedersi ad osservare quella grande distesa d'acqua che era il fiume Han.

A quel punto, dopo aver mandato giù il suo primo boccone, Chaeyoung si era fermata con lo sguardo fisso davanti a sé "la cosa che mi preme di più in questo momento è chiederti scusa, sono stata davvero pessima con te e, se fossi stata al tuo posto, non avrei mai accettato di fare questa uscita"

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