Quindici

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Parlare con Jihyo aveva fatto sì che Dahyun prendesse una delle decisioni più difficili della sua vita, ovvero quella di incontrare Sharon per discutere di quanto era successo tra loro e per decidere cosa farne della loro amicizia durata tanti anni.

Tutto quel silenzio la stava schiacciando con una forza tale da farle sembrare di essere sotto le macerie di una città intera, lasciandola in vita ma privandola dello spazio necessario a liberarsi da quella brutta situazione.

Inizialmente non erano riuscite neppure a guardarsi negli occhi, un gesto che fino a poco tempo prima era sempre stato naturale e ricco di affetto da parte di entrambe. Tuttavia non erano andate al parco per fare una passeggiata in mezzo agli alberi o per giocare e Dahyun si era decisa a prendere l'iniziativa.

Si era accomodata su una panchina, scegliendo con cura le parole da dire e gettando il discorso che aveva preparato nella sua testa in un cestino immaginario "so che sei molto impegnata a cercare un lavoro, sono intenzionata a fare in fretta"

"Non ho nessun colloquio oggi, possiamo parlare con tutta la calma che vuoi" Sharon aveva imitato la ragazza più bassa, guardandosi intorno per tenersi occupata il più possibile "cosa dovevi dirmi? Ti ascolto"

"So che abbiamo smesso di parlare nel peggiore dei modi e vorrei aggiustare questa cosa. Non so se riusciremo mai a tornare ad essere quelle di prima e probabilmente ci vorrà molto tempo per acquisire nuovamente la confidenza che avevamo l'una con l'altra, però non sopporto più questa situazione"

La castana era passata dall'osservare l'area circostante al fissare la persona che le sedeva a pochi centimetri di distanza "vale lo stesso per me, ma come pensi che potremmo fare?"

"Non ne ho idea, ti ho chiamata con la speranza di poter raggiungere un punto d'incontro che possa andare bene per entrambe. Tu hai qualche idea?"

"Potremmo procedere a piccoli passi, come quando si inizia a conoscere qualcuno. Non sto dicendo di ricominciare da capo, ma di comportarci, a livello di atteggiamento, come se ci fossimo appena conosciute. Spero di essermi spiegata"

Dahyun stava riflettendo, gli occhi chiusi per permetterle di immaginare dei possibili scenari "vediamo se ho capito: noi due ci conosciamo molto bene, pertanto non dobbiamo cancellare i dati di salvataggio, ma ciò che ormai è un'abitudine deve resettarsi in modo tale da permetterci di stare a nostro agio"

"Che schifo, hai parlato come Tzuyu" l'espressione di Sharon era a metà tra il disgustato e il divertito.

"Non è colpa mia se nell'ultimo periodo si è messa ad insegnarmi i termini che ogni giocatore dovrebbe conoscere" si stava massaggiando le tempie, le labbra incurvate in un piccolo sorriso "non mi rendo nemmeno conto delle parole che dico"

"Sarà difficilissimo gestire due nerd, mi sento già stressata e tagliata fuori dai vostri discorsi incomprensibili"

"Potresti imparare qualcosa anche tu invece di lamentarti sempre, sfaticata" la proposta di Dahyun, seguita da quel semplice insulto, venne accompagnata da una scrollata di spalle "sarebbe bello tornare a stare tutte insieme, mi mancano le mie migliori amiche e so per certo che Tzuyu la pensa come me"

Sharon si era azzardata a poggiare una mano sulla sua testa, facendo una leggera pressione prima di accarezzarla con tutta la delicatezza del mondo "sono della vostra stessa opinione e aspetterò che tu sia pronta a riavermi nella tua vita prima di ricostituire il nostro fantastico trio"

"Ti ringrazio per aver capito" avere le guance arrossate non le piaceva, la faceva sentire debole, ma in quel momento si era decisa a mostrare l'effetto che il gesto e le parole della castana avevano avuto su di lei "spero di riuscire ad accontentarmi"

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