Otto

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Svegliarsi nel letto delle sua migliore amica, completamente nuda e con un mal di testa atroce, fu quasi traumatico per Dahyun, la quale, dopo essersi resa conto della situazione e aver ricordato gli eventi della notte precedente, si era alzata nel modo più delicato possibile.

Sharon stava ancora dormendo, il viso rilassato a tal punto da farla sembrare più giovane e la frangetta spettinata sulla fronte. Era bellissima, probabilmente la visione migliore a cui Dahyun avesse mai assistito in tutta la sua vita, ma la consapevolezza di doversene andare in fretta le impedì di godersi quel sogno ad occhi aperti.

Era abituata a vestirsi il più velocemente possibile e in quell'occasione non fu da meno, ma una voce assonnata l'aveva chiamata proprio quando se ne stava andando "Hyun, vai già via?"

"Non ho motivo di restare" si sforzò di parlare con un tono neutro, ma la sua voce tremante l'aveva tradita. Si vergognava, di se stessa e della situazione, e non voleva assolutamente guardare in faccia la persona con cui aveva passato la notte.

Sharon sospirò prima di indossare la maglietta del pigiama e alzarsi dal letto "mi sta bene se non ti va di parlare di quello che abbiamo fatto, però sai benissimo che non sopporto quando eviti il mio sguardo"

"Come fai ad essere così tranquilla? Ha significato così poco per te?"

"Per me il sesso è fine a se stesso, non importa con chi lo faccio. Non prendertela, sei sempre stata consapevole del mio modo di fare e, per toglierti quel muso dalla faccia, ti confesso che mi è piaciuto tantissimo. Potremmo far evolvere la nostra amicizia e includere anche questo, abbiamo parecchia sintonia sotto le coperte" le rivolse un sorriso allegro.

"Non lo faremo più, mi farò bastare il ricordo"

La castana si era sporta in avanti per prenderle il viso tra le mani e guardarla negli occhi "Hyun, non comportarti come se ti avessi illusa per poi buttarti via. Ti avevo avvisata e fidati che averti chiesto di continuare a vederci per divertirci in questo modo è molto da parte mia"

"Non sono arrabbiata con te, ma con me stessa. Non toccarmi" si liberò da quel contatto facendo due passi indietro "come hai detto è stato del sesso fine a se stesso e va bene così, non serve replicare o continuare a parlarne. Tu andrai per la tua strada ed io per la mia"

"Giusto per avere la conferma.. Siamo ancora amiche come prima?"

"Al momento non saprei come rispondere, ma sono sicura che le cose torneranno come prima se mi lascerai un po' di tempo per superare quanto è successo"

"Quanto tempo ti serve?"

"Non no ho idea. Senti, voglio andare a casa per fare una doccia e dormire fino a stasera"

Negli occhi di Sharon non era possibile scorgere neppure una minima emozione "va bene, spero ti aiuti a liberarti di quello sguardo ferito. Prima di andare posso sapere come ti senti? Fisicamente intendo"

"Sto bene, non c'è alcun motivo di preoccuparsi" aprì la porta della camera, arrossendo come un pomodoro alla vista di Mina "cazzo"

La bionda, per evitare di far stare peggio Dahyun, si era limitata a sorridere e a fingere che non avesse sentito la loro conversazione, comportandosi come era solita fare fino a quando la ragazzina non se ne fosse andata.

Dopodiché si rivolse alla sua sorellina "spero ti renda conto di quello che hai combinato"

"Spiegami perché stai dando tutta la colpa a me, le cose si fanno in due"

"Sei sempre stata consapevole dei suoi sentimenti per te e, nonostante il bene che hai affermato più volte di volerle, hai preferito rovinare tutto per avere la soddisfazione di aggiungere una persona alla tua maledetta lista di conquiste"

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