Venticinque

59 5 3
                                    

Era l'ennesimo giorno dell'ennesima settimana di tristezza per Jihyo e la ragazza aveva in programma di bere fino a perdere i sensi per godersi qualche ora di un sonno senza il minimo sogno, lontana da tutto e tutti per evitare di mettersi di nuovo in ridicolo.

Gli alcolici non le erano mai piaciuti, ad eccezione di quelli dal sapore perlopiù fruttato, ma da quando si era ubriacata con Sana aveva capito che quello sarebbe stato l'unico modo per farle spegnere il cervello per un po' di tempo.

Per l'occasione aveva comprato delle bottiglie di vino e alcune birre, perfettamente consapevole che le sarebbe bastata una sola bottiglia per farle raggiungere uno stato di tranquillità mista ad euforia. Eppure aveva deciso di non limitarsi, voleva superare i suoi limiti nonostante sapesse di star sbagliando.

Stava per stappare il vino quando il suono del campanello l'aveva spaventata fino a farle quasi cadere la bottiglia di vetro "sempre nei momenti meno opportuni, che tempismo pessimo"

Andò ad aprire con uno sguardo scocciato, così da far capire al suo vicino fastidioso che non aveva alcuna voglia di cenare con lui in quanto non provava assolutamente attrazione per il genere maschile, ma il discorso poco garbato che le era venuto in mente sarebbe servito a poco contro colei che stava per suonare di nuovo il campanello.

Nayeon era bellissima come al solito e sembrava brillare di luce propria, un chiaro segno che stesse finalmente bene "innanzitutto buon pomeriggio, spero di non averti svegliata o di non aver interrotto qualcosa, a meno che tu non stessi per bere come un'incosciente perché in quel caso sarei lieta di averti disturbata"

"Katarina dovrebbe imparare a tenere la bocca chiusa, ha ragione Jeongyeon a darle della pettegola" si era coperta il viso con entrambe le mani, strofinandosi le guance fino a renderle ancora più arrossate "non ho bisogno di un tuo rimprovero, peggiorerebbe la situazione in cui mi trovo"

"A dire la verità anche Jeong mi ha rivelato qualcosa senza il consenso della diretta interessata" le veniva quasi da ridere, ma le mani che stava tenendo nascoste dietro la schiena erano un po' sudate "e non sono venuta qui per ribadirti delle cose di cui sei consapevole"

Jihyo la stava fissando un po' confusa "hai mal di schiena? Stai tenendo le mani indietro come fanno gli anziani davanti ad un cantiere"

"Se mi lasci entrare te lo dico subito, promesso" non stava più sorridendo, era serissima. E tesa.

La padrona di casa, curiosa com'era, le fece subito spazio, dopodiché chiuse la porta d'ingresso "ti ascolto.. Perché sei qui?"

Nayeon si era schiarita la gola prima di togliere le mani da dietro la schiena per metterle davanti un bouquet di rose di differenti colori "per quanto Tzuyu abbia provato ad insegnarmi i significati dei fiori non riesco a memorizzarli e ho preferito prendere ogni tipo di rosa, spero non ce ne sia qualcuna con un brutto messaggio"

La mora aveva inclinato la testa di lato, visibilmente confusa e moderatamente emozionata "perché mi hai portato dei fiori? Non sono malata"

"Sono delle rose, non ti dicono niente? Ce ne sono persino tre rosse, vedi?" le aveva indicate col dito "le rose rosse non si regalano a chiunque"

"Dimmi cosa significa perché preferirei evitare di illudermi per la milionesima volta, vorrei risparmiarmi l'ennesima delusione" si stava grattando il braccio, gli occhi ancora fissi sul bouquet.

Il ricordo della sera prima era piombato immediatamente nella testa della castana: Jeongyeon e Katarina le avevano detto di risultare affascinante e romantica, Tzuyu si era esaltata nella spiegazione dei fiori e Sally, l'unica che era riuscita a capire di cosa avesse realmente bisogno la sua ex, le aveva semplicemente consigliato di essere se stessa e di essere sincera, senza rendere il tutto plateale.

Flow Like WavesWhere stories live. Discover now