Capitolo 5

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Era buio, quindi riuscì ad intravederne solo i lineamenti, che si facevano più chiari man mano che si avvicinavano. Quello più alto, di colore, aveva un'aria simpatica. L'altro, più basso e muscoloso, le ricordava un cantante di cui non le veniva il nome.

Occhi marroni leggermente a mandorla, capelli neri rasati in parte, pelle scura, naso pronunciato, bocca carnosa, denti a dir poco perfetti, un fisico da rimanere senza fiato.

Senza fiato, ecco come si poteva descrivere Samantha quando lo vide.

In un momento le venne in mente il nome del cantante che glielo ricordava e, sorrise. Sto per conoscere il Jason Derulo dei poveri.

"Piacere, Fadi"

Merda.

"Lei è Samantha, io sono Nina"

Lo stomaco di Samantha iniziò a fare un paio di giri su se stesso.

Fadi. Da dove sei uscito?

"Samantha, lui è Erik"

Per un attimo, si distrasse. Erik era un ragazzo di colore, sui 30 anni, alto almeno trenta centimetri più di loro, così orgogliose di arrivare al metro e sessanta. Aveva avuto ragione però, sembrava davvero simpatico. Come sempre, a pelle riconosceva chi possedeva questa caratteristica.

Guardò Nina con uno sguardo di approvazione e di rimprovero allo stesso tempo.

"Ehm, piacere, Samantha"

Strinse la mano prima ad Erik, poi a Fadi. Non potè fare a meno di indugiare due secondi di troppo su quel sorriso, bianco come la neve. La bocca le si seccò e immediatamente bevve un sorso del suo VodkaRedbull, distogliendo lo sguardo.

"Nina, ti va qualcosa da bere?"

"Beh, in effetti stasera dovrei guidare.. magari una birra!"

No no no no!

Samantha la guardò, e cercò in tutti i modi di far parlare i suoi occhi, anzi urlare:

dove vai? Che cazzo fai! Torna qua! Non lasciarmi sola con lui!

E niente, fu proprio quello che successe.

Fuori, nella zona fumatori, la musica si sentiva poco.

Lasciati da soli, l'imbarazzo era palpabile, e per un paio di minuti buoni rimasero entrambi in silenzio, fumando avidamente una Marlboro a testa.

Ad interrompere il silenzio fu la voce di Fadi.

"Allora.. ehm.. Samantha. Non sembri molto contenta di essere qui stasera"

"A dire il vero me la stavo godendo di gusto prima.. poi la mia amica ha deciso di abbandonarmi, come vedi!"

"Beh, se ti consola, non sono un serial killer. Sono nero, sì, ma non farei del male neanche ad una mosca!"

"Ah ah"

Senso dell'umorismo ed autoironia.

Merda.

Suo malgrado, ormai c'era dentro, quindi Samantha decise di fare una di quelle domande di circostanza che si usa fare in situazioni simili.

"Quindi.. di dove sei?"

"Sono di Marina. Siamo un po' tutti abbronzati lì"

Ridendo, quasi senza accorgersene, Sam rispose "sono di Marina anch'io, ma non sono abbronzata come te!"

"Ok dai. Allora ti svelo un segreto. So che non si direbbe, ma sono egiziano.. solo in parte. Mio padre era di Dasuq, ma è venuto qui da giovane ed ha conosciuto mia madre eccetera eccetera"

Fiamme Gemelle, amore e destinoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt