Capitolo 27

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Samantha si lavò i denti e si guardò allo specchio con aria un po' delusa.

Erano le nove del mattino e il suo titolare l'aveva graziata, senza chiederle di fatto di fare straordinari quel sabato.

Si era lasciata andare al sonno senza timori, addormentandosi praticamente appena poggiata la testa sul cuscino.

Sapeva che Fadi avrebbe lavorato quella mattina, per cui si aspettava di trovare un suo messaggio -anzi due, considerando che le scriveva sempre la buonanotte-.

Invece, sullo schermo del suo telefono vedeva solo il faccione di Sirius che faceva da sfondo, senza nessuna notifica.

Avendo imparato, a sue spese, che avere l'ansia per ogni singola cosa che avveniva non era molto salutare, cercò di tranquillizzarsi.

Mandò un messaggio a Fadi.

"Buongiorno! Troppo spaventato dai miei per farti vivo?" faccina spaventata e cuore nero.

Rilassò le spalle e sorrise al suo riflesso.

Sempre con un mezzo sorriso sulle labbra, si diresse in cucina per fare colazione.

"Buongiorno Samy! Quando imparerai a lavarti i denti dopo colazione, e non prima?"

"Le cattive abitudini sono dure a morire, mamma!"

"Ti ho scaldato il latte mentre eri in bagno; caffè?"

"Grazie mamma, sei la migliore!"

Recuperò i biscotti dalla credenza e si posizionò sulla sedia che aveva ospitato Fadi la sera prima.

"Allora..." Lisa sorrideva provocante alla figlia "cosa dice il tuo Fadi? Gli siamo piaciuti?"

"A dire il vero non lo so" controllò per l'ennesima volta il telefono "credo non si sia ancora svegliato"

Strano, non doveva lavorare?

"Si sarà riaddormentato dopo la sveglia"

Difficile, ma non impossibile.

Samantha affogò il primo biscotto nel latte, pensierosa.

Continuò a chiacchierare con la madre, con la bocca sempre mezza piena, cercando di smorzare la tensione che sentiva farsi largo tra le costole.

Fu mentre portava la tazza vuota verso il lavandino, che ricevette un messaggio dal numero di Fadi.

"Ciao, Samantha.

Perdonami se non ti chiamo, ma faccio fatica a mantenere la calma. Sono Carla, la mamma di Fadi.

Ieri notte Fadi è stato aggredito.

Ci troviamo all'ospedale di Fiorène. Puoi venire, se vuoi, ma per il momento non possiamo ancora vederlo"

Il rumore della tazza che si schiantava a terra fece sobbalzare Lisa, che subito si precipitò verso Samantha.

"Samy! Ma che combini?"

La figlia non parlò, non ne fu capace.

Si limitò a passare il telefono alla madre, che lesse il messaggio con aria sconcertata.

####

Dieci minuti dopo, la Ford di Lisa correva spedita in direzione dell'ospedale.

Senza dire molte parole, aveva convinto la figlia a indossare il giubbotto e le scarpe.

Lasciò sul tavolo un biglietto per il marito

"Stef, quando ti svegli chiamami"

"Tesoro, vedrai che andrà tutto bene"

Fiamme Gemelle, amore e destinoWhere stories live. Discover now