Capitolo 11

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Durante tutta la giornata Samantha guardò ripetutamente il telefono, attendendo una risposta di Fadi al "buongiorno" che gli aveva inviato mentre usciva di casa.

Pensò che forse stesse ancora dormendo.

Arrivata ora di pranzo si chiese come fosse possibile dormire fino a quell'ora, dato che lei non ci era mai riuscita, se non da bambina.

Si immaginò Fadi dormire mezzo nudo ed un brivido le passò per la spina dorsale.

Infine decise di aiutare il padre a rimuovere le erbacce dalla moltitudine di piccole aiuole che Stefano aveva creato lungo tutto il perimetro del giardino, convinta che una volta finito avrebbe finalmente trovato un suo messaggio.

Il giardinaggio è un lavoro più estenuante di quello che si potrebbe pensare.

Il padre, mai soddisfatto, le fece rimuovere ogni singolo filo d'erba che rovinasse l'armonia dei fiori. Anche quando passarono alle aiuole sfiorite, le disse più volte di essere molto accurata, perché in Primavera sarebbero state delle bellissima aiuole, quando si sarebbero svegliati i fiori dormienti.

Si ritrovarono sudati nonostante le temperature non proprio estive.

"Papà, ma come fai a trovarlo rilassante?"

"Beh, quando vedrai i fiori sbocciare sarai molto soddisfatta, vedrai. Tra qualche mese fioriranno anche gli alberi da frutto che ho piantato! Mi ringrazierai quando ti riempirai la pancia con quelle pere!"

"Sicuro"

Samantha decise che il giardinaggio non faceva per lei.

Il massimo a cui potè concedersi fu di provare a far crescere una piantina da un seme di avocado.

L'aveva infilzato con degli stuzzicadenti e messo a mollo in equilibrio su un bicchiere di vetro pieno d'acqua. Ovviamente, senza nessun risultato.

Si sedette sulla sua sedia personale, nel suo angolo di giardino preferito: vicino all'ingresso il padre aveva montato una specie di gazebo di legno, con una panchina, un tavolo e delle sedie comodissime.

Lì Samantha passava le ore a leggere in estate ed a fumarsi le canne di notte.

Quest'ultimo dettaglio lo teneva per sé.

Si accese una sigaretta e recuperò il telefono.

Erano passate le due ed ancora niente.

L'angolino ansioso della sua mente iniziò a ribellarsi.

Voleva scrivergli ancora, ma per nessun motivo voleva passare per quel tipo di ragazza che scrive "ci sei?" ogni mezz'ora se non riceveva risposta.

Eppure, la tentazione era davvero forte.

Cominciava a preoccuparsi di sentire di nuovo quella sensazione fastidiosa dei primi giorni di attesa in cui, però, non aveva modo di contattarlo e quindi il senso di impotenza era ancora più grande.

Dopo ieri, come fa a non aver voglia di sentirmi?

I presupposti, per Sam, erano davvero dei migliori.

Quindi perché? Aveva già cambiato idea? Si era spaventato?

"Papà, vado a farmi una doccia. Puzzo di terra"

Si lasciò abbandonare al getto dell'acqua calda. Lavò i capelli impiegando più tempo possibile, pur di stare lontana dal telefono e non rischiare di trovare di nuovo lo schermo vuoto.

Quando uscì, sentì vibrare.

Scattò verso la mensola in cui aveva appoggiato il telefono, rischiando di scivolare.

Fiamme Gemelle, amore e destinoOù les histoires vivent. Découvrez maintenant