Capitolo 7

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L'indomani, il cielo di Ottobre sembrava non avere pietà. Novembre si avvicinava, e le nuvole lo precedevano.

Smontato il turno delle due, Samantha tornò a casa giusto il tempo per farsi una doccia, frettolosa di dirigersi verso una delle sue destinazioni preferite: il mare.

Dentro di lei sapeva che quello sarebbe stato il giorno perfetto per andarci: la temperatura non era delle migliori, per cui ci sarebbe stata poca gente, quasi sicuramente nessun bambino urlante.

Aveva ragione.

A farle compagnia c'erano un paio di coppie anziane a passeggio e qualche solitario, come lei.
Samantha si fermò a riflettere su chissà quali pensieri potessero avere quelle persone.

Soffrivano d'amore (si poteva definire così?) come lei?
Pensavano forse a quando sarebbe arrivato il giorno di ritirare pensione?

Di sicuro, pensò, non era l'unica ad avere problemi. Questo però non la consolò.

Qualche gabbiano volteggiava, ad ali ferme, sopra di lei. Altri stavano a riva, come ad aspettare che arrivassero le onde.

Non vedeva l'ora di permettere alla salsedine di sciogliere il nodo di pensieri che aveva dentro, sperando di farli andare a fondo, insieme alle conchiglie.

Quasi subito, ebbe l'arroganza di togliersi le scarpe e passeggiare a piedi nudi sulla sabbia fresca, cercando di percepire ogni granello.

Camminò per un po', ripetendo troppe volte le stesse, solite cose mentalmente.

Fadi, Fadi, Fadi...

Ci fu un attimo in cui le morì un sorriso sulle labbra, pensando che una parte di lei quasi si annoiava, ad ascoltarsi.

Quella parte, la parte risolutiva di Samantha, decise che era inutile fasciarsi la testa.
Ora basta!

Previdente, si era munita di un grande asciugamano, che le ricordava tristemente l'estate.

Si distese e si immerse nella lettura dell'ultimo libro acquistato con la madre.

Mentre lo tirava fuori dallo zaino, scelse accuratamente di passare oltre al fatto che, quando decideva se acquistarlo o meno, il protagonista del suo film mentale le stava a pochi metri di distanza, anche se di schiena.

Il libro la coinvolse al punto tale che si rese conto che il sole stava calando, ed era ora di levare le tende. In effetti, aveva i piedi congelati e la spiaggia, ora, era deserta.

Con calma, si rimise calzini e scarpe, fece dell'asciugamano un fagotto e ficcò tutto nello zaino. Fu solo nel momento in cui cercò le chiavi della macchina che si accorse di aver completamente dimenticato di guardare il telefono e si maledì di non aver avvisato sua madre o suo padre che si sarebbe trattenuta fuori casa per qualche ora.

Come previsto, c'erano un paio di chiamate perse della madre ed un messaggio del padre: "dove sei?"
Decise di rispondere a lui, con un semplice "sto arrivando, che c'è per cena?"

Poi la vide.
Una notifica di Instagram.

Applicazione che lei usava di rado, per questo si stupì.
Per un attimo pensò persino di non aprirla, ma uno strano istinto le disse che era il caso che lo facesse.

Fadi_89 ha iniziato a seguirti.

Il cuore di Samantha iniziò a ballare la salsa.
In alto a destra, lampeggiava un piccolo 1, ad indicare la presenza di un messaggio in arrivo.
Con le mani tremanti lo aprì.

"Ciao Samantha! Ti ricordi di me?"

Ma scherziamo?

Aveva passato giorni interi a domandarsi se quello che aveva vissuto il giorno in cui si erano incontrati fosse solo frutto della sua immaginazione.

Fiamme Gemelle, amore e destinoWhere stories live. Discover now