Capitolo 36

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Quel giorno fecero l'amore in modo completamente diverso.

Nonostante le altre occasioni non furono in ogni caso composte solo da coccole e carezze, anzi, dopo settimane che non avevano avuto la possibilità di restare soli e soprattutto nudi e aggiungiamoci anche non doloranti, l'urgenza di possedersi era diventata straziante.

Il giorno di Capodanno, loro e gli amici decisero che si sarebbero riuniti in una baita in montagna, messa gentilmente a disposizione da Lela che, a quanto pareva, era quella "ricca" del gruppo.

Senz'altro, fece a tutti questo favore nella speranza di entrare nelle grazie degli amici di Enzo, inconsapevole di essere già adorata da tutti semplicemente per il suo modo di essere.

Con la scusa del malessere -ormai in realtà passato totalmente- e della sua incapacità di camminare troppo a lungo, furono lasciati soli, mentre gli altri decisero di andare a fare una scampagnata nella cittadina, per la gioia di entrambi.

Non appena Enzo si chiuse la porta alle spalle, esclamando un "vi prego non facciamoci riconoscere anche qua" a Kate e Nina che, in barba alla dignità, stavano già cantando a squarciagola una canzone in voga al momento, Fadi e Samantha si fiondarono nella camera a loro assegnata.

Samantha non era mai stata tipa da "Cinquanta Sfumature" di nessun colore.

Fu forse quel giorno che scoprì quanto amava essere posseduta. Niente che avesse a che fare con frustini o palline strane infilate là dentro, intendiamoci.

Vedere il suo uomo completamente nudo sopra di lei, con addosso un'erezione così potente, la fece eccitare al punto di sentire l'orgasmo vicino nonostante fosse ancora, in parte, vestita.

Come se le stesse leggendo nel pensiero, Fadi le strappò letteralmente il perizoma, strappandole anche un gemito che non si degnò nemmeno di soffocare.

Con una maestria che avrebbe fatto impallidire Mr. Grey, iniziò a baciarla partendo dal collo, scendendo piano; si soffermò sui capezzoli turgidi, mordendo e succhiando, giocando con il piercing.

Con una mano, Samantha tentò di raggiungere l'erezione di lui che, però, la bloccò subito, portandole le braccia sopra la testa e tenendola ben ferma.

"Lascia fare a me"

"Mmh"

"Sono settimane che sogno come farti impazzire" mollò la presa sulla mano di Samantha, e scese fino ad accarezzarle il pube.

"Ci stai riuscendo" cercò di rispondergli, ma la voce le uscì flebile e trascinata.

La penetrò con l'indice e il medio, trovandola già bagnata per lui. Con il pollice, iniziò a massaggiarle il clitoride. Continuò a baciarla in ogni punto che non fosse occupato dalle dita, accompagnando i baci con la lingua e facendole presto raggiungere l'apice del piacere.

Finalmente le lasciò spazio, liberandola dal peso del suo corpo.

Con questa libertà concessa, Samantha si mise seduta. In ginocchio, davanti a lei, Fadi le si avvicinò, per permetterle di dedicarsi al suo membro duro e pulsante. Aiutandosi con le mani, lo prese tra le labbra e iniziò a muoversi lentamente.

Alzò lo sguardo, senza smettere di muoversi, e lo scoprì a fissarla in estasi.

"Sei... uno... spettacolo..." ancora qualche spinta, finché con entrambe le mani le prese la testa ed entrò nella sua bocca fino in fondo.

L'inesperienza di Samantha la fece sussultare. Preoccupato, Fadi le si allontanò di un poco.

"Tutto bene?"

"Sì, torna qua" gli sorrise.

Non facendoselo ripetere due volte, si abbandonò completamente a lei, lasciandole il gioco.

Presa confidenza, Samantha si impegnò a fare il miglior pompino che avesse mai fatto.

Se avesse continuato così, per Fadi non ci sarebbe stato più nulla da fare entro due minuti.

Decise quindi di bloccarla.

Con una mossa fulminea ma delicata, la girò di schiena, sulle ginocchia. Entrò in lei con facilità, muovendosi tra i residui del suo orgasmo e godendo appieno.

Da quella posizione, a Fadi sembrò di guardare il Paradiso.

La schiena incurvata di Samantha faceva da preludio alle natiche sode. Premendo sulla parte finale della schiena, si decise a muoversi dentro di lei, facendola gemere a ogni colpo.

Purtroppo per Fadi, lo spettacolo non durò molto.

Ancora scosso dal feroce orgasmo, Fadi si abbandonò su di lei, uscendo piano dal suo corpo.

"È stato wow" con le guance rosse e i capelli scompigliati, Samantha si sentiva pienamente appagata.

Breve ma intenso!

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Un'ora più tardi, dopo aver ripulito tutto ed essersi rivestiti, sentirono la porta d'ingresso aprirsi.

"Siete vestiti? Copritevi le pudenda, stiamo entrando!"

Scoppiarono tutti in una risata collettiva, non sapendo quanto quelle parole, un'ora prima, sarebbero risultate assai scomode e veritiere.

"Già di ritorno?"

"Fa un freddo cane!"

Kate, Nina e Lela si riunirono attorno alla stufa accesa al massimo della potenza.

"Donne, siete senza sangue!" esclamò Erik, facendo ridere sommessamente Enzo.

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Riempirono il frigorifero di schifezze e alcolici che avevano comprato di ritorno dalla scampagnata.

Non avendo assolutamente voglia di rintanarsi in un locale -non che ci fosse ampia scelta, lassù in montagna- il gruppo di amici decise che sarebbe rimasto in casa, a ubriacarsi e a fare qualche gioco da tavolo.

Il più bravo a Pictionary fu giustamente Fadi che, forte dell'esperienza di tutte le festività passate col fratello, fece arrabbiare Enzo, che detestava perdere.

Fecero anche un gioco alcolico a base di limoncello, molto pericoloso per Samantha e Lela, poco abituate a bere quel tipo di alcolici.

Fadi si autoproclamò arbitro, non potendo bere, e fece intenzionalmente vincere Enzo, nella speranza di farsi perdonare.

A mezzanotte, dopo il countdown di rito, tutte le coppie si scambiarono il bacio che suggellava l'inizio di un nuovo anno insieme.

Kate stampò il suo sulla bottiglia di birra che teneva in mano, rendendo la scena alquanto divertente.

Fuori, i primi fuochi d'artificio si facevano sentire.

Abbracciati e avvolti da un'unica coperta, Fadi e Samantha guardavano il cielo, i lampi di colore disegnavano scie e cerchi luminosi.

Samantha era un po' intimorita dai botti ma, per evitare di sembrare un chihuahua spaventato, cercò di sorridere incassando i rumori sbattendo le palpebre.

L'unico ad accorgersene fu Fadi, che la strinse un po' di più, sussurrandole all'orecchio parole di conforto.

"Va tutto bene, piccola. Ci sono io con te. Per sempre" 

Fiamme Gemelle, amore e destinoWhere stories live. Discover now