Please no...

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(Lily Collins)

La mia vita era la stessa ogni giorno. Stava diventando più merdosa che mai. Non sapevo quando questo sarebbe finito ma finché non avessi dato a mia madre una vita dignitosa non mi sarei fermata. Volevo farci uscire da questo incubo. Non sapevo se avessimo ancora dei parenti in questo pianeta. Ero così preoccupata per mia mamma. Anche se diceva di stare bene vedevo chiaramente che stesse cercando di combattere il dolore che sentiva. Mia mamma era tutto per me. Era l'unica cosa che avevo nella mia vita e la amavo così tanto...

"Mamma?" Dissi quando entrai nella sua stanza e chiusi la porta dietro di me. Alzai le sopracciglia quando sentii qualcuno tossire violentemente "mamma?" La vidi stesa sul letto mentre si copriva la bocca.

Oh mamma...

Mi sedetti vicino a lei. Le misi le mani sulla schiena per aiutarla a sedersi. Mi sorrise debolmente "grazie tesoro." Le sorrisi anch'io.

"Stai bene?" Le chiesi.

"Certo dolcezza... Quand'è che non sto bene?"

"Mamma..." Sospirai "non mentirmi."

"Tesoro non sto mentendo. Senti sto bene non preoccuparti ok?" Mi prese la mano e io gliela strinsi.

Sospirai di nuovo "ok..."

"Devi ancora lavorare giusto? Non voglio che tu faccia tardi."

Mi morsi il labbro e annuii "ciao mammina. Torno presto ok?" Le baciai la fronte.

"Fai attenzione ok?"

"Lo farò..."

Mi morsi il labbro e scossi la testa. Mia mamma non aveva idea di quale fosse il mio lavoro ma era meglio non farglielo sapere.

"Ciao Lily." Disse Tyron sorridendomi.

"Hey." Gli sorriso leggermente.

"Ora di lavorare huh?"

"Si..."

Mi diede uno sguardo comprensivo "mi dispiace."

"Non devi dispiacerti Tyron non è colpa tua. Ci vediamo." Lo salutai con la mano ed entrai nel club.

"Buona fortuna cara." Lo sentii dire.

Anche Tyron lavorava qui al club. Era quello che lavora fuori dal club o dovrei dire il buttafuori. Era un omone e sembrava pauroso ma in realtà era gentile.

Ero sorpresa di non aver perso la mia verginità ma ne ero felice. Tutto ciò che facevo era ballare davanti alle persone che comunque non mi piaceva affatto perché mi faceva sentire a disagio. Ma tutte le volte che il club mi chiedeva di lavorare per un uomo/ragazzo per una notte, appena i clienti mi vedevano rimanevano stupiti. Dicevano che fossi troppo giovane e innocente per questo quindi mi pagavano per niente e prendevano un'altra ragazza. Era successo solo tre volte ma sapevo che non sarebbe durato molto.

Aprii la porta del suo ufficio e ansimai sorpresa quando lo vidi infilare la lingua nella gola di Sandy baciandola con troppa forza.

Quando mi sentirono le loro teste schizzarono dalla mia parte. Lui sogghignò verso di me "bene guarda chi c'è." Guardò Sandy la cui faccia era impagabile "tu! Sparisci dalla mia vista prima che ti faccia il culo!" Urlò.

Un po' bipolare?

Senza esitazione Sandy si alzò velocemente e lasciò la stanza. Guardai Ricky e ingoiai la mia saliva.

"Vieni qui Lily." Disse sogghignando.

Sentii i miei palmi sudare mentre camminavo verso di lui.

Justin Bieber's prostitute (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora