Capitolo 33

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-Tu sei qualcosa di altamente irrealistico:
t'immagino come non dovrei, ti parlo per ore, ti ascolto e ti guardo,
tutto il giorno, tutte le ore e minuti, anche se poi sparisci.
Ed è lì che mi domando se tu sia mai esistito.-

𝓦illow

10 febbraio 2022

𝓜anhattan

𝓒aro Jason, sono sempre io, Willow.

No, Jay, oggi non inizierò con qualche battuta o modi di dire per sollevare il morale... Mi sento a pezzi. Letteralmente.

Ho litigato con mio fratello, qualche giorno fa, e il nostro rapporto si è teso come non mai. Un passo falso da uno dei due, e quella corda si spezzerà, già lo so.
Ho cercato di riavvicinarmi a lui ma le sue parole mi hanno colpita troppo a fondo, e non riesco più a guardarlo negli occhi come dovrebbe essere normalmente.

Abbiamo rovinato tutto. O, forse, ho rovinato tutto, ma non ho il coraggio di prendermi altre colpe; è più forte di me, mi dispiace.

Ma dobbiamo cercare la nota positiva nei periodi bui, giusto?
Be', la mia nota positiva ha un nome, Jay, e no, non ti permetto di rovinare il mio effetto sorpresa! Comunque, il misterioso nome è di un solo ragazzo: Einar Nolan!

Che sorpresona, vero?

A questo punto, tu ti chiederai il motivo del perché Einar è la mia nota positiva, e la mia risposta è che quel ragazzo mi sta riportando in vita, Jay. Devi vedermi, non mi sono mai sentita così tanto viva, reale e piena. Lui riesce a tirare fuori il meglio di me: dalla rabbia per un solito bisticcio, al divertimento per il suo modo sarcastico di rifilarmi qualche risposta fino alla passione e ai brividi che si espandono su tutto il mio corpo quando le sue labbra si scontrano con le mie, dopo una lunga giornata, o le sue mani inattese che percorrono la mia figura da sopra i vestiti. Il solo ricordo della scia focosa ed elettrica impensata che mi provoca, nei luoghi più all'ombra per non farci vedere dai ragazzi, basta a farmi rabbrividire e incendiare, ma in senso positivo.

Ritornando ai ragazzi... Loro conoscono la verità. Ma questo non significa nulla, Einar mi ha rassicurata più volte, e né Alex né James hanno più tirato fuori l'argomento.

Ma forse non dovrei parlarne con te... Almeno, non delle mani di Einar sul mio corpo o i suoi baci fugaci e segreti. E, quindi, passerei a un altro argomento di cui il castano c'entra ancora -e di cui ho assolutamente bisogno di rispose prima di impazzire- :la strana assenza di Einar nei miei confronti. Non so, Jay, per quanto possa parlarne bene del mio coinquilino brontolone, in questi ultimi giorni è sempre distante, e anche i suoi tocchi non sono più gli stessi, insieme al suo sguardo perennemente puntato nel vuoto, e il suo umore altalenante nei confronti dei suoi due migliori amici che -cosa che mi fa stranire ancora di più-, sono sempre fuori casa, se non per tornare all'ora di cena con delle facce stravolte da lavori che non comprendo e di cui non so nulla.

Alex prova a sorridere, ma quando posa gli occhi sulla mia figura qualcosa si adombra e la sua espressione sorridente vacilla, fino a sfumare via. Mio fratello mi ignora, se non lanciandomi qualche occhiata e parlandomi al momento del bisogno. Leggo nei suoi occhi il pentimento, e quando siamo nella stessa stanza prova ad aprire bocca, per poi mordersi la lingua e uscire direttamente dall'attico sbattendo la porta.

C'è qualcosa che non mi quadra. Qualcosa di cui sono morbosamente incuriosita e allo stesso tempo attratta come non mai, ma una strana sensazione mi urla di restare ferma, al mio posto, e virare a largo di tutti e tre i ragazzi. Anche Alex che si è dimostrato tutt'altro che un angelo.

Re-start, Ricomincio da teWhere stories live. Discover now