-cigarettes after sex-

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lix

io vado alla festa
se tu non vuoi venire sono cazzi tuoi
tanto lo sappiamo entrambi che non reggi
(19;30)

stai zitto e vienimi a prendere
(19:34)

era venerdì, io e felix avevamo quasi litigato perché lui non voleva andare a quella festa di jackson wang dicendo che fosse pericoloso e da pazzi, ma alla fine lo convinsi ricattandolo.

avevo mangiato qualcosa di leggero, un po' di poke per poi andare a cambiarmi velocemente in qualcosa di appartato per una festa affollata anche se la cosa mi metteva un sacco d'ansia.
*gli outfit sono a fine capitolo*

mentre aspettavo un orario decente mi misi a guardare qualche cazzata che poi non avrei manco finito su netflix solo per fare passare il tempo più velocemente fin quando mi arrivò un messaggio.

lix

vienimi a prendere
non ho voglia di aspettare
(22:30)

presi cellulare, chiavi e portafoglio per poi mettere in moto l'auto verso la troppo familiare strada di casa lee, ormai ero l'autista di felix.

arrivati alla famosa casa wang si sentiva subito un sacco di rumore, non sono neanche il tipo che fa feste o a cui piace stare in posti affollati, ma mi ero auto convinto che nuova scuola equivaleva a nuovo me.

entrai guardandomi in torno, stranamente c'era già un sacco di gente, io e felix avevamo passato un po' di tempo a litigare all'interno dell'auto ma era comunque impressionante il fatto che ancora tantissima altra gente sarebbe arrivata.

felix era già fuori di se al solo odore dell'alcol «andiamo a bere, solo una cosa prima che divento incosciente, fatti tutti quelli che vuoi ma non minho» annuii pensando solo a cosa bere.

tempo di riempirmi il bicchiere per la seconda volta che di felix non ce ne fu più traccia, quell'uomo sapeva difendersi non avevo bisogno di preoccuparmi, più che altro la sua allontananza mi fece rendere conto di quanta gente stesse riempiendo quella grandissima villa mandandomi un po' in panico.

analizzavo la folla, fortunatamente la cucina era il posto meno affollato e potevo analizzare il posto più attentamente cercando solo lee minho.

iniziai ad andare in panico quando vidi anche la cucina inondarsi di persone che limonavano senza vergogna, mi riempio altri due bicchieri sperando che fecero sparire la mia ansia, ma purtroppo non stava funzionando.

mi tappai le orecchie rendendomi conto di quanto essere andato a quella festa fosse una pessima scelta, felix era quello che mi trascinava alle feste non il contrario, non so che cosa mi fosse passato per la testa.

mi spaventai quando sentii qualcuno tirarmi dal polso, chiusi gli occhi spaventato, ma quando li aprii mi sorpresi del fatto che tutto quel rumore fosse scomparso.

mi resi conto tardi di trovarmi fuori dalla grandissima villa con un volto familiare che puzzava di fumo «respira» disse la voce cupa mai sentita prima nel mentre si sedeva per terra nel giardino, anch'esso gigante, di casa wang.

dopo una decina di minuti di silenzio confortevole in cui non capivo un cazzo mi ritrovai seduto di fianco al ragazzo cupo, l'alcol stava facendo il suo effetto e non potevo nasconderlo.

perché cazzo i miei occhi continuavano a cadere sulle sue labbra.

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gli outfit