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«ci siamo già visti, non è così?» il ragazzo con la sigaretta fra le labbra prese il mio polso prima che io potessi nemmeno fare un passo «n-no» dissi coprendo le mie vie respiratorie con la mia mano ricoperta dal maglione, che penzolava data la taglia troppo grande.

mi guardava come se insospettito, spense la sigaretta contro il muro per poi ispezionare il mio viso tenendo la sua mano sotto il mio mento nel mentre continuavo a tossire, solo per poi spingermi con arroganza «se lo dici tu»..

appena sentii la sua presa addolcirsi scappai per poi confondermi nella folla, perché erano così tanti? che avesse già girato voce di me e lui la sera prima? stavo per mettermi a cercare felix quando la campanella suonò e mi obbligo a tornare sui miei passi.

tornato in classe mi sedetti al solito posto e con mia sorpresa minho neanche si palesò in classe, probabilmente stava solamente saltando l'ora un po' come tutti fanno, così presi il cellulare dalla tasca scrivendo a felix.

lix

mi stava per riconoscere
ma madonna se è bello
non l'avevo mai visto da così vicino

come avete scopato?
sesso a lontananza?

coglione, non posso ricordarmi tutto
già tanto che mi ricordo che aveva dei tatuaggi

allontanati da lui il prima che puoi
per ora sei salvo, perché non ti riconosce
ma se prima o poi ti riconosce non avrai
più via libera
e non tornare piagnucolando da me

sei sempre così pessimista
cosa succederà se mi riconosce?
mi vorrà scopare tutti i giorni
stupito dalle mie skill?

lo scoprirai.

roteai gli occhi riportandoli sull'insegnante che manco capivo che lingua mi stesse parlando, abbassai lentamente il mio corpo sul mio banco per poi finire con il addormentarmi per l'intera lezione.

passò un'ora e manco la campanella di fine giornata scolastica mi sveglió, ma ci fu qualcun'altro a farlo, o almeno la sensazione di essere osservato da qualcuno mi fece svegliare.

aprii gli occhi lentamente tenendoli allora socchiusi quando notai il mio compagno di banco fissarmi come se mi stesse studiando tutti i lineamenti, come se ogni mio particolare potrebbe farli tornare un nuovo ricordo di quella notte.

richiusi gli occhi pensando che sarebbe stato troppo imbarazzante se adesso li avrei aperti, non fece nessun rumore per ancora cinque minuti buoni, poi sentii che si avvicinò di un paio di passi.

capii che fossimo veramente troppo vicini quando la sua collana gelida mi fece venire i brividi quando sfiorò la mia guancia, eppure non fece nulla, sembrava stesse cercando di ricordare il mio odore.

lo sentii sospirare e allontanarsi lentamente nel mentre chiamava qualcuno «mi fai delle ricerche riguardo uno studente della nostra scuola? mh- han jisung, entro sta sera» sentii la sua voce dissolversi col tempo, segno che si stesse allontanando.

aprii finalmente gli occhi, ma non mi mossi neanche di un centimetro pensando a cosa cazzo fosse appena successo.

forse felix aveva ragione

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sto finendo i capitoli già scritti che paura

-cigarettes after sex-Where stories live. Discover now