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mi svegliai nel mio letto, completamente coperto dalle coperte e avvolgo dal caldo corpo di lee minho- ma mi resi conto di star sudando un po' troppo sotto quelle coperte e mi bastò muovere leggermente la testa per rendermi conto dell'emicrania che mi ero guadagnato.

mi girai verso minho e lo svegliai debolmente con i sensi di colpa che mi uccidevano sapendo che probabilmente aveva fatto le ore piccole la notte prima, ma cercai di vedere la situazione dal suo punto di vista e sperare che non si sarebbe arrabbiato o avrebbe iniziato a farsi brutti pensieri su di me.

«amore che hai?» lo notò subito nonostante gli occhi socchiusi e la probabile confusione di prima mattina, non mi uscivano parole delle labbra quindi gli indicati solo la mia fronte in cui appoggio subito le labbra per controllare la mia temperatura e darmi un dolce buongiorno allo stesso tempo.

«amore scotti, ma avevi pure la giacca ieri» mi guardava negli occhi con un area preoccupata che mi faceva tenerezza, si alzò subito e lo sentii chiudere e riaprire cassetti velocemente in ricerca di qualcosa per poi sentirlo accendere i fuochi e parlare anche un po' da solo ogni tanto.

ritorno dopo una decina di minuti con un vassoio con dei pancake, da bere e una tachipirina ben ordinato e la cosa più carina fu la gentilezza in cui lo appoggiò sul letto dicendo «mangia qualcosa poi prendi quella, non fa effetto se sei a stomaco vuoto» lo disse avviccindosi piano piano sempre di più a me pensando che non l'avessi notato in questo modo.

mi lascio fortunatamente mangiare da solo per andare a lavarsi e a cambiarsi in bagno con una mia tuta e pure del mio intimo come se fosse abituato, non ci mise tanto ma quando fu tornato gli feci ritrovare il vassoio vuoto.

dopo essere stato in cucina per un altro po' tornò in bagno e finalmente tornare da me con dei panni bagnati da acqua calda «lasciati lavare, quando stai meglio facciamo un bagno insieme» disse sedendosi al mio fianco in ginocchio spogliandomi dalle sole coperte che mi coprivano.

«min, non c'è bisogno, torna a casa- al massimo chiamo lix e mi sta dietro lui» cercai di obiettare ma mi rispose secco «non c'è nessuno che mi aspetta a casa, tranne tre gatti indipendenti» sentii il suo tono addolcirsi alla fine della frase e studiai come le sue espressioni si fossero addolcite al pensiero dei tre felini.

lasciai che mi lavasse con cautela per poi addormentarmi sotto suo consiglio, solo per sbagliarmi dall'odore del pranzo che mi aveva già servito al letto aspettando il mio risveglio per mangiare insieme, poi verso l'orario di cena facemmo il nominato bagno insieme in cui nulla di erotico ci era scappato solo perché eravamo entrambi consapevoli che non ne sarei stato capace.

dormì con me anche quella notte, ma al mio risveglio l'unica cosa che mi stava aspettando era un biglietto scritto di fretta e con una pessima scrittura che non somigliava neanche alla sua, simboleggiando che l'avesse fatta al buio, magari nel buio nel bel mezzo della notte.

scusa c'è stata un emergenza
è molto importante ti prego capiscimi
ho detto a felix di controllarti ogni tanto
perdonami, tanto non sarei stato capace
di salutarti dopo questi due giorni.
-minmin
P.S: scrivimi

non sei l'unico ad avere una doppia vita lee

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omg lee minho care

-cigarettes after sex-Where stories live. Discover now