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sospirai pronto alla mia morte quando lo vidi entrare in classe con la sua voglia di vivere della giornata precedente con i suoi capelli ancora soffici e arruffati che mi ricordavo avesse la mattina stessa.

si sedette vicino a me, non mi aveva guardato neanche di striscio, ma sembrava cercare qualcosa o qualcuno, stava analizzando tutti come io stavo analizzando lui.

dopo aver elogiato il suo profilo con il mio sguardo per abbastanza il mio sguardo si focalizzo sul suo orecchio a cui erano appesi egli orecchini quando notai delle chiazze colorate proprio intorno al suo orecchio.

i ricordi mi ritornarono come miracolo e la mia mente ora stava ripetendo i gemiti aggressivi che il ragazzo al mio fianco lasciava ogni volta che li sfioravo minimamente il suo orecchio.

mi abbassai sul banco notando come il ragazzo manco sembrava rendersi conto della mia presenza, fin quando mi addormentai con le dolci parole di quella di fisica che spiegava qualcosa che non mi interessava minimamente.

passò del tempo fin quando mi sentivo venir chiamato «jis- jis- non mi sento bene svegliati per favore» scattai riconoscendo la voce di felix che sembrava addolorata.

«che hai?» la classe era completamente vuota, sembrava fosse già ora di pranzo «mi fa malissimo lo stomaco e mi gira la testa» appoggiai il dorso della mia mano sulla sua fronte per rendermi conto di quanto essa bruciasse.

mi alzai di scatto facendo alzare lentamente anche lui per poi farmi guidare da lui verso l'infermiera mentre lo tenevo saldamente.

lo sdraiai nel lettino sorprendendo l'infermiera che era nella sua pausa pranzo, dopo un paio di controlli mi disse di andare a fare pranzo e di lasciare felix a riposare, annuii per poi uscire dalla saletta veramente affamato.

entrai nella mensa solo per attraversarla e uscire dalla porta d'emergenza, mi sedetti per terra dando dei morsi stanchi al mio sandwich che mi ero precedentemente comprato prima di varcare le porte dell'istituto.

sentivo delle voci basse, ma sinceramente non portavo attenzione a cosa esse dicevano, leggevo il mio libro sperando di non sporcarlo con il mio cibo fin quando mi arrivò alle narici un odore fastidioso.

iniziai a tossire quasi soffocandomi sul mio stesso cibo, mi misi una mano davanti a naso e bocca cercando di raccogliere la mia roba prima che qualcosa, o meglio qualcuno mi fermò.

ma purtroppo un gruppo di tre persone mi si avvicinò da dove l'odore sgradevole arrivava: un ragazzo che sembrava muscoloso, un ragazzo alto dal bel aspetto e un ragazzo completamente vestito di nero.

sembravano essere tutti più grandi di me così mi inchinai nel mentre prendevo la mia roba pronto a scappare fin quando si aggiunse una persona in più che spostò l'odore da lontano a davanti al mio naso.

spero che il destino sia solo una cazzata.

-cigarettes after sex-Where stories live. Discover now