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neanche il tempo di lasciarlo posare il bicchiere sul bancone che lo presi per il polso portandolo nel bagno senza pensare a tutto ciò che ci circondava, ci nascondemmo in una cabina per poi sentire il mio intero corpo sbattere contro la porta di quella sporca cabina nel mentre le nostre labbra si incontravano in un bacio voglioso.

le miei mani iniziarono a sbottonare la sua camicia come le sue labbra percorrevano il mio collo e le mie clavicole scoperte da un maglione scollato che definiva perfettamente le mie clavicole molto notabili e attraenti aspettando solo che qualcuno ne faccia del proprio spuntino.

una volta che la sua camicia fu sbottonava non mi persi in complimenti per poi iniziare a sbottonare la patta dei suoi pantaloni dal bottone fastidio alla cerniera che neanche guardavo per il mio capo buttato indietro per dare a minho più spazio per giocare con il mio collo e marchiarmi quanto più li piaceva.

le mani di minho si staccarono dal mio viso solo per finalmente liberarmi dai miei pantaloni che stavano diventando solo un fastidio che mi impediva la libertà del mio membro già dolorante e impaziente della persona di fronte a me che mi aveva già ricoperto del suo odore di tabacco.

non pensò neanche a togliermi il maglione facendomi girare contro la porta senza lasciare la stretta presa ai miei fianchi che teneva solo mettendo le mani sotto il maglione gigante, mi abbassai fino alla posizione più giusta fin quando lo sentii contro di me a infastidirmi.

lo sentii entrare lentamente per poi stare al mio interno nel mentre mi teneva la mano, il mio palmo aperto contro la porta e la sua mano sopra la mia a farmi capire la sua vicinanza, nel mentre l'altra mi circondava i fianchi così facendo sentire il suo petto contro la mia schiena inarcata.

non ci fu neache bisogno di parola appena sentì che il mio corpo si fosse adeguato iniziò a sbattermi contro la porta senza pietà facendomi urlare il suo nome come se fosse una melodia ripetitiva sempre più piacevole e espressiva di tutte le emozioni che provavo.

eravamo consapevoli che la musica, le porte o le chiacchiere di sottofondo non erano capaci di coprire i miei gemiti incontrollabili, ma non sembrava importarcene perché in quel momento eravamo io e lui, nessun altro- nonostante non sapessimo che scopo avesse quella situazione non voleva fermarci per nessuno motivo.

«sei bellissimo in questa posizione piccolo» ringhiò nel mio orecchio e quella semplice frase mi fece rilasciare il mio piacere sulla mano di minho che tolse dal mio fianco solo per masturbare il mio membro fino al culmine.

il suo ritmo si rallentò leggermente solo per colpire le parti più piacevoli facendomi girare gli occhi all'indietro per il troppo piacere- ero in uno stato di sovrastimolazione (overstimulated) e il mio corpo non faceva altro che contrarsi per il troppo piacere che le posizione precise di minho mi stavano recando.

siamo stati insieme una notte prima di questa, eppure mi conosceva a memoria- mi aveva studiato così precisamente da sapere i miei posti più deboli solo per farmi godere sopra il suo membro come una piccola puttana.

finalmente uscì da me solo per rilasciare il suo piacere sopra la mia schiena nuda, oramai, dal maglione che si era attorcigliato all'altezza delle spalle lasciando spazio per il suo piacere.

che effetti mi fai lee minho?

-wo, oggi -essendo che è mezzanotte oramai) devo ballare birthday di TEN (NCT) davanti a un sacco di gente a un comics, CHE PAURA AIUTO

-cigarettes after sex-Where stories live. Discover now