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stranamente riuscii ad addormentarmi contro il muretto della porta e una volta sveglio di minho non c'era più traccia, ma solo la sua felpa che aveva addosso appoggiata su di me come coperta- mentirei se dicessi di non averla portata al viso solo per sentire il suo profumo una volta ancora.

me la misi rendendomi conto che il resto degli studenti era probabilmente nel bel mezzo della lezione dell'ultima ora, la porta era aperta ora ma presi il cellulare controllando le notifiche.

lix

bro
docazzostai
no ma seriamente
quattro piani
ha sta scuola
li ho controllati
TUTTI
docazzostai
dai
vabbè
buona fortuna
BRO
PERCHÉ LEE MINHO
MI HA DETTO DI NON PREOCCUPARMI
BRO
NO
AO
se esco dalla classe e ti trovo
con un capello fuori posto.
istg non lo vedi più
ma non perché lo uccido.
perché ti rendo cieco.
(12;50)

ciao anche a te vita mia
comunque geniale "docazzostai"
tutto attaccato da quel senso severo
caffettino dopo scuola?
******** incontriamoci qua
✓(13:20)

scrissi quel messaggio sapendo che me le stavo cercando usando quel atteggiamento, ma non ne feci una tragedia- scesi giù per le scale solo quando mancavano pochi minuti alla campanella che suonasse significando libertà.

stare davanti alla nostra classe sarebbe stato stupido, quindi lo aspettai dietro a un angolo un po' più avanti sapendo che avrebbe percorso quella strada come sempre e li saltai al collo appena riconobbi la sua maglia bianca oversize..

..ma purtroppo mi resi conto che non era il mio felix quello che avevo appena abbracciato attaccandomi al suo collo..

«è un ringraziamento per la felpa?» mi staccai subito riconoscendo la voce che non avevo sentito da nemmeno due ore «scus-» non feci in tempo a dire una parola intera che mi prese dal colletto spingendomi contro gli armadietti appena notò un gruppo di persone attraversare il corridoio dietro di lui.

«minh-» tenevo il suo braccio nonostante non stesse neanche facendo pressione, dalla mia prospettiva sfiorava solo di poco la sua felpa che avevo addosso nel mentre il gruppo dietro di noi scappò velocemente dando allarme di non passare nel nostro corridoio.

non ne capivo il motivo, normalmente i bulli non si fanno circondate da spettatori così da renderli più potenti? la risposta mi arrivò senza dare neanche voce ai miei pensieri.

«non mi piace fare spettacoli, vattene e non alzare la testa finché non sei lontano fai paraggi di questo edificio» lo disse a voce bassa al mio orecchio consapevole che non c'erano occhi ma di orecchie sì e ad ogni lato delle quattro mure di che due aperte che ci circondavano.

«aspetta due minuti poi sei libero, non ti sto chiedendo di seguirmi.» mise le cose in chiaro allontanandosi dal mio orecchio per poi allontanarsi da me completamente per poi fare salire un urlo di rispetto da parte degli alunni che non sapevano nulla.

poi uscii anch'io passando in un corridoio silenzioso solo per raggiungere felix poco dopo nella caffetteria che li avevo segnato nella chat.

dovrei avere paura di te lee?

-cigarettes after sex-Onde histórias criam vida. Descubra agora