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«vai piano min» gemei quando iniziò a mordermi la spalla nel mentre con la mano che non mi stava tenendo il fianco mi stava penetrando in profondo con le sue lunghe dita che mi causavano un piacere immaginabile.

eravamo ancora attaccati alla porta da quando eravamo entrati, lui che mi spingeva con i fianchi contro la porta in modo da non scappargli mi stava facendo perdere la cognizione.

«min-min- non lì- ti prego- vai piano~» tutto quello che dicevo veniva sovrastato da gemiti e non si capiva nulla «partiamo dall'inizio» disse accertandosi che la porta fosse chiusa a chiave per poi continuare «chi è, come vi siete conosciuti, cos'è successo e perché lui» disse nel mentre gli sbottonavano i jeans velocemente.

«minho non fare co- così~» balbettai quando venni sovrastato da un senso di vuoto quando uscì da me «su parla» disse per poi lasciare ancora qualche segno sul mio collo obbligandomi a parlare.

«c-choi s-san!» il mio respiro si bloccò per un attimo quando lo sentii entrare dentro di me «continua» mi invitò lui «s-s-scienze» dissi cercando di formulare le risposte nel mentre lui continuava ad andare in fondo nel mio interno ogni parola che dicevo.

«dimmi tutto» disse lui prendendomi di sorpresa quando mi prese dalle gambe e tenendomi in braccio tutto d'un tratto; la mia schiena ancora schiacciata contro la porta e lui ancora dentro di me «l-lo sai, a-abbiamo fatto quel progetto i-insieme» dissi cercando di mantenere una conversazione.

il suo viso sprofondato contro il mio collo, il suo respiro, lui dentro di me- stavo impazzendo in tutti i modi possibili e oramai non ce la facevo più così ci rinunciai «è-è fidanzato! è fidanzato! h-ha g-giá un ragazzo!» dissi cogliendolo di sorpresa.

«ha pure chiesto il permesso al suo ragazzo prima, stamattina mi stava parlando del suo ragazzo, mentre facevamo il progetto mi  parlava del suo ragazzo- ha un'intera cartella in evidenzia su instagram per wooyoung» dissi velocemente essendo che si era fermato.

«volevi farti così tanto scopare da dovermi far ingelosire?» chiese portandomi sul divano facendomi finalmente appoggiare la schiena su qualcosa di comodo, senza però mai uscire da me «minho, muoviti, f-fa male ad entrambi» piagnucolai ma lui mi fece solo un sorrisetto.

quasi lasciai un urlo di spavento quando scambiò le posizioni mettendomi sopra di lui «devi farti perdonare, pretendi almeno 3 orgasmi da parte mia grazie a te» disse con quel suo stupido sorrisino, ma non l'avrei mai ammesso che mi stavo solo eccitando all'idea.

«vedo che ti piacciono questo tipo di cose» disse toccando la mia intimità eretta che faceva eiaculare liquido pre-seminale «n-non è vero» dissi imbarazzato sentendo le mie guance farsi rosse «se non raggiungi il tuo obbiettivo puoi scordarti di parlarmi da ora in poi» mi minacciò e io non riuscii a fare altro se non obbedire.

fanculo a te e alla persona che mi fai diventare lee minho.

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dovevo fargli scopare per celebrare il mio ritorno, era d'obbligo

-cigarettes after sex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora