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dopo il primo orgasmo minho si rimise sopra di me, invece che seduto al mio fianco, baciando tutto il mio corpo e ripulendo il rilascio del mio piacere dell'addome che continuava a muoversi per i miei respiri affannati per colpa delle sue attenzioni che mi facevano vedere tutte le stelle con solo dei semplici preliminari.

fece riattaccare le nostre labbra solo per prendere la posizione di prima portandosi le mie caviglie sulle spalle e facendo entrare finalmente la sua presenza al mio interno facendo mugolare tra le sue labbra che mi sorridevano contro le mie.

studiò come il mio corpo reagiva interno al suo membro per poi muoversi lentamente a un ritmo che sembrava una dolce tortura per la mia prostata, non avevi mai fatto del sesso del genere- anzi quello non era sesso era amore, sentivo le nostre anime che ci impedivano il distacco senza che noi potessimo controllare come esse si incrociavano e ballavano in modo dolce.

aumentò la velocità solo quando ne fui pronto, senza parole e senza sguardi lui sapeva già come leggermi, come impararmi, come amarmi- nessun tipo di parola sarebbe stata in grado di esprimere come il nostro amore ci legava perché noi non ci amavamo con le parole, non ci servivano.

«sei così perfetto, non hai idea di che effetto mi fai hannie, non hai idea delle emozioni che mi fai provare nonostante il mio tentativo disperato di fermarle» queste sue parole stampate sul mio collo nel mentre tra un ansimo e un altro riusciva a formulare quelle parole che io sentivo come poesia.

«l-lasciati andare m-minho» lo studiavo anch'io ci conoscevamo attraverso la sincera lingua del corpo, sentivo com'era ancora teso e stressato, anche negli altri rapporti la prima cosa che notavo era come era sempre stressato e teso da qualcosa ma non sapevo cosa.

si alzò lentamente stendendo le braccia ai lati della mia testa per guardarmi negli occhi nel mentre teneva una delle mie mani stretta alla sua come se la sua vita ne dipendesse, come se stesse cercando di esprimere qualcosa in una lingua a me ancora sconosciuta- l'affetto?

iniziò a regolare un ritmo più regolare, ma in cui prendeva i punti più deboli che studiava al mio interno, continuavo a gemere nel mentre lo guardavo negli occhi e ammiravo il suo viso che esprimeva piacere dal suo labbro sanguinante da tutti i morsi che rilasciava sulle sue soffici labbra.

arrivammo entrambi all'orgasmo venendo in contemporanea per poi rilassarci tra le braccia dell'altro, lì sopra il divano di casa mia completamente sudati, sporchi e stanchi dall'amore che continuavamo a regalarci anche dopo il rapporto con delle parole sussurrate o qualche carezza nei punti più sensibili solo per essere lì.

come pensavo passò 5 minuti con me, poi si alzò lasciandomi ancora un bacio dolce sulle labbra come una scusa, si rimise i pantaloni tirandoci fuori le sigarette è uscì nel terrazzo poco rialzato per rilasciare il suo stress su quelle sigarette di cui non capirò mai il concetto.

questa volta si ricordo di chiudere la porta alle sue spalle, i miei deboli polmoni mi hanno condannato a vita fin da piccolo, ma non ci posso fare più niente oramai- finché sto lontano da fumo e sforzi troppo impegnativi non dovrebbe peggiorare in nessun motivo.

lo guardai da lontano pensando alla prima volta in cui ci siamo visti, ancora sporco di passione e con una coperta addosso mi addormentai con la testa appoggiata al bracciolo rivolta verso lee minho.

mille parole non sarebbero capaci di esprimere l'amore che c'eravamo promessi quella notte.

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wo im back

-cigarettes after sex-Where stories live. Discover now