Stanze segrete (parte 1)

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12 Settembre 1890

Caro Diario,

questa mattina, io, Nellie, Natty e Cressida eravamo nella sala comune Grifondoro, assorte nel ripasso dei nostri appunti, prima dell'avvio ufficiale alla giornata scolastica, coccolate dal tepore del caminetto.

«Buongiorno ragazze!» La voce di Garreth squillò entusiasta alle nostre spalle: «Maeby! Quasi non ti riconoscevo senza il fango!»

«Ma quanto sei scemo, Garreth! Tu non sai che ieri se l'è vista di nuovo con un troll!» Lo rimproverò Cressida in tono graffiante, ma questo non placò lo sguardo famelico di pettegolezzi degli altri presenti nella stanza che, immediatamente, si direzionò verso di me.

«Dai, Cressida, dagli tregua! Garreth stava solo scherzando...» Dissi a bassa voce, chinandomi verso di lei, sperando di divincolarmi subito da questo discorso e questi sguardi insistenti.

«Almeno lei riesce a tenere una conversazione senza offendere!» Rispose Garreth a Cressida con una linguaccia, poi spostando lo sguardo verso di me: «Ma non ti stanchi mai di rincorrere i troll? Se continua così ti cominceremo a chiamare "La sterminatrice di Troll", invece che "La ragazza del quinto anno"!», così dicendo mi scompigliò i capelli affettuosamente.
Cressida si alzò di scatto, allontanandosi dal nostro gruppo, e la vidi fingere di andare a sistemare i libri per le lezioni di oggi.

Promemoria per me: trovare il tempo di andare a parlare con Cressida.

Ad ogni modo, era ora di andare a lezione, tutti gli studenti cominciarono a riversarsi nel corridoio e così feci anche io, continuando la conversazione con Garreth: «Tanto per cominciare, sarebbe un soprannome migliore rispetto a "la ragazza del quinto anno". Secondo poi, questo troll non l'ho ucciso e, in realtà, c'è ben poco di glorioso in quest'ultima vicenda.» 

In cammino per raggiungere la classe di Incantesimi, decisi di saziare la curiosità di Garreth raccontandogli la disavventura vissuta ieri sera, portando con me anche quei maledetti bubotuberi che facevano una puzza pestilenziale!

«Comunque, qualcosa non torna in questa storia. I bubotuberi si trovano anche nel limitare della foresta proibita, Sacharissa poteva andare a raccoglierli anche da sola o darti direttamente quell'informazione, senza correre troppi pericoli. Ma, soprattutto, come faceva a conoscere quella posizione precisa che è ben più pericolosa?» Garreth camminava e guardava in alto con la testa inclinata mentre formula questi pensieri a voce alta, poi si girò guardandomi negli occhi e con fare sarcastico concluse: «E poi sai, foresta proibita si chiama così perché...è proibita! Altrimenti si chiamerebbe "Foresta prego entrate, non correte pericoli qui!»

Lo guardai di sottecchi ghignando: «Comincio a capire Cressida...»
Al che mi rispose con una risata e, passandosi una mano sulla testa, si scompigliò i suoi già disordinati riccioli rossi.

Lì per lì non diedi peso alle parole di Garreth, magari Sacharissa si era affidata alle indicazioni datale da qualcun altro e non sapeva di poter trovare i bubotuberi in posti anche meno pericolosi.

Raggiunta l'aula in cui ci sarebbero stati gli studenti del quarto anno, ho trovato la ragazza di mio interesse: Sacharissa con il suo gruppetto fuori dall'aula mi dava le spalle e stava parlando concitata: «... se è brava come tutti dicono non avrà avuto problemi con il troll, io l'ho anche pagata per andarci, mica ce l'ho mandata a gratis!»

«Vuoi dire che sapevi che lì ci sarebbe stato un troll e non mi hai detto nulla?» Incrociai le braccia irrompendo nella sua conversazione facendola sobbalzare.
Sacharissa si girò verso di me e spalancò la bocca, le sue guance si arrossarono e dopo aver fatto vagare lo sguardo, come se non avesse il coraggio di guardarmi in faccia, balbettò:
«Ah! Tu... Ma come, non te l'ho detto? Ero convinta di sì, ti ho detto che era un compito per una persona che sa affrontare i pericoli come te!»

HOGWARTS LEGACY | Diario del 5° anno 1890-1891Where stories live. Discover now