quarantatre

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Noemi con sua sorpresa risultò terza nella classifica di Zerbi, quinta in quella di Anna e prima a parimerito con Mida nella classifica di Lorella
Erano seduti tutti insieme a tavola, erano riusciti ad organizzarsi per mangiare tutti insieme e finalmente lo stavano facendo 

Erano settimane dure quelle, i ragazzi erano in sala più del solito e di conseguenza non avevano molto tempo libero 

"Quindi posso darti un bacio?" domandò Jo, mentre la sua ragazza mangiava, facendo attenzione a non strozzarsi per la sua richiesta, anche se non molto insolita

"Dovrai aspettare, Noemi ti chiamano in sala tre, hanno detto urgentemente" le parole stanche di Mida arrivarono all'orecchio dell'amica che infastidita si alzò dal suo posto

"Ti conservo il piatto?" domanda Simone, vedendola mentre dalla scatola prende una gomma e infila il giubbotto

"No, mettilo via o mangiatelo voi, mo che torno vi dico" uscì di casa in fretta, camminò col desiderio di mettersi al aldo e scoprire cosa stava per succederle

Lasciò la sua giacca e arrivò della sala indicata, trovando Lorella che le sorrideva e uno schermo gigante attaccato al muro 
"Ciao" disse ansiosa, entrando in saletta

"Ciao Noemi, entra pure" accolta dalla professoressa, si accomodò sullo sgabello aspettando di sapere altro
"Come sai, del tuo inedito Noi , non c'è una produzione tranne la base fatta da te, sono stata contattata da un produttore che è interessato al tuo lavoro. Lui spera di lavorare con te assiduamente in questo poco tempo, dato che domenica c'è una gara inediti"

"In modo che posso presentarlo come gli altri?" domandò lei lasciando che la professoressa annuisca 

"Adesso ci giriamo e lo conosciamo" 
Attesero l'accensione del monitor ma non si aspettava di certo di trovarsi Paolo Carta davanti
Rimase muta e immobile e dopo qualche secondo mormorò un ciao che fece ridere sia lui che Lorella

"bene, io vi lascio, buona chiaccherata" 
quando Lorella uscì, l'uomo cominciò a parlare 

"Come stai?" domandò cortesemente, vedendo che lui dall'altro sorrideva

"Bene tu? Tutto apposto?

"Sotto stress, però si tutto bene" 

"Allora, prima che tu possa pensare a qualcosa di assurdo non ho scelto di produrre questo pezzo perchè sei la fidanzata di mio figlio ed il pezzo è dedicato a lui, ma perchè il tuo pezzo mi piace e piace a tanti, va già forte, certi diamanti è meglio non farseli scappare con nessuna scusa possibile"

"Apprezzo molto, non penso che chiunque sarebbe riuscito a fare questa distinzione" 

"Ora, a me non piace lavorare in maniera passiva, a me piace ascoltare anche le idee altrui per comporre le basi, le parti, i bridge; quindi, se tu oggi pomeriggio hai un buco di un ora, una mezz'ora, a me farebbe piacere rivederci per poter lavorare insieme. 
Pensi di farcela?" domanda 

"Io ho l'ultima lezione che finisce alle 7, per le 7 e mezza sei disponibile?" 

"Si, perfetto! 
Lavoriamo un oretta e poi ti lascio andare, ok?" domanda 

"Si, mi va benissimo" 

"Allora, perfetto, a dopo!" 

"A dopo" si salutarono con la mano, lei era ancora sotto shock ma si alzò.
Si rivolse alla telecamera e salutò chi era dall'altro lato, poi lasciò la sala e torno a casa ancora più veloce di prima 

Tornata a casa, trovò i ragazzi fuori a fumare. Se non tutti, quasi

"Bhe?" domandò Simone, guardandola 

"Paolo Carta mi produce il pezzo" lo disse con così tanta tranquillità che gli altri rimasero per un attimo sconvolti, non reagirono poi quandò Holden si precipitò su di lei, allora partirono le feste vere 

"Ma così non respiro!" riuscì solo a dire, mentre il ragazzo in preda all'euforia le riempiva il viso di baci 

"Si però lasciane un po' anche per noi" commentò gaia ridendo, volendo abbracciare l'amica

"Dopo Ga, dopo" esclamò

[ ... ]

"Basta, questa giornata mi ha sfinito" erano le 21.45 quando Noemi , buttandosi sul suo letto ritrovò la pace dei sensi

"Noemi!"

"No! non rompete, non mi alzo non pulisco e non tolgo la vostra merda da terra"
scattò, aprendo gli occhi

"Volevo solo darti il cellulare" mormorò Kumo, guardandola

"Non ho voglia Tiz, mettilo nella scatola"
mormorò, rigettando la testa sul cuscino

"Hai sonno?" domanda, cercando di intraprendere una conversazione con lei, per farla attivare "Neanche se ti dico che vogliono mettere la musica?" domanda

"No Tiz, tranquillo, è solo stanchezza"
l'amico annuì lasciandola Poi sola nella stanza, spegnendo la luce

Appena riuscí a chiudere gli occhi la porta si riapri
"Chiunque tu sia non rompere il cazzo"

"Neanche se sono io" sentì la voce del suo ragazzo e si spostó più verso il muro invitandolo in silenzio a mettersi accanto a lei

Si stese e la fece poggiare sul suo petto, accarezzandole i capelli
"Cos'hai fatto per il pezzo?" domanda

"Abbiamo sistemato la quasi tutta la base, vanno viste alcune cose ma dovremmo esserci. Domani mattina finiamo e poi la proviamo in studio"

"Provate sempre con lui collegato?" chiese cercando di non disturbarla mente provava a dormire

"Non lo so, non ho idee"

Passarono alcuni minuti in silenzio. Lui le accarezzava i capelli e lei si godeva il contatto tranquillizzandosi e rilassandosi secondo dopo secondo sempre di più

"Sono contenta che tuo padre abbia scelto di voler lavorare con me, separando il fatto che stiamo insieme dalla produzione"
disse sentendo il ragazzo muoversi leggermente sotto di lei

"Anche io amore, anche io" sussurra, dandogli un bacio sulla fronte.
Continuò a parlarle, ma contro il suo petto sentiva solo il respiro, ormai pesante, della sua ragazza

Si alzò dal letto, le rimboccò le coperte e lasciò la stanza, osservando per qualche altro secondo il suo piccolo angelo

anima - holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora