sessanta

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"Cara Noemi,
siamo arrivati alla quarta puntata del serale ormai, mi sembra giusto che anche tu riceva un guanto di sfida, questa volta non contro il tuo solito compagno di sfide, ma contro Petit. Ho proprio il desiderio di risentirti cantare in napoletano, spero che questa cosa non ti dispiaccia possa divertiti a preparare questo guanto per rendermi felice,
n.b. la canzone è una hit attuale, sarà un tocco in più sia per te che per Petit.
Buon Lavoro,
Rudy Zerbi"

I ragazzi erano radunati in sala relax, mentre al monitor comparivano le solite scritte

"Secondo te che canzone è?" domanda Petit, accanto alla ragazza

"Bho, o qualcosa di Rocco Hunt oppure qualcosa di vecchio che però è ancora bello, tipo Gigi D'alessio" rispose, toccandosi lievemente l'orecchino

"I P'ME, TU P'TE"

Noemi si passò le mani in faccia, divertita, mentre anche il ragazzo al suo fianco assumeva la stessa espressione

"Cuozzi style!" esclama Sofia, dietro di loro, mentre si guardavano

"Prossimamente lo facciamo diventare dal palco di amici a una sala da discoteca" dice ridendo la bionda, trascinando anche i suoi compagni con sé

"Che ne pensate?"

"Alla fine Zerbi ha pensato a un guanto equo, che possa essere fattibile per entrambi. Io ammetto di essere lievemente arrugginita nel canto in napoletano e quindi non canto come Petit, però provandoci posso riuscirci.
Non dico che lo batto, però almeno mi dovrebbe uscire decentemente"

"Io penso che possa uscire una bella cosa da questo guanto, indipendentemente da chi vince" dice petit guardando su

"Petit ti piace Noemi?" domanda Maria "Artisticamente, che sennò qualcuno qua mi muore" aggiunge poi ridendo, prima che lo sguardo della bionda si poni su Joseph seduto al suo opposto

"Si Maria, io lei la stimo tanto sia artisticamente che umanamente, è proprio una bella persona e questa sua caratteristica la trasporta sul palco. Secondo me lei merita di vincere, più di tutti noi"

Noemi gli manda un bacino, sorridendogli, per poi abbracciarlo

"Va bene, alla prossima, potete tornare a lavorare"
sorrisero tutti, prima di sciogliere questa seduta, chi per andare a lezione e chi per tornare a casa

[ ... ]

"Lil non è oggettività, perché se sostituissero uno di noi cantanti, perché qualcuno di noi si becca un cazzo suo alla gola, adesso tu oppure qualcun'altro come Petit voi non reagireste allo stesso modo?"
domandò Noemi urlando

"Ma che cazzo c'entra Noè! Che cazzo c'entra!
Si parla di empatia" esclama con lo stesso tono

"Lil non venire a parlare di empatia con me, quando tu adesso stai cominciando ad empatizzare perché ti ricordo che tu hai usato un cazzo di biglietto anonimo per dire a Mida che è arrogante e hai sbroccato per una padella che stava sulla cucina!  Qua si parla di una cosa ben più seria, magari ok, ho sbagliato a dire determinati termini e a dire che sta sbagliando a dare a Gaia questa possibilità, di reggersi sulle spalle di un' altra ragazza che forse sarà più brava, meno brava o di uno stile diverso. Ma tu sei la prima che non può venire a parlarmi di empatia.
Poi Gaia sa parlare da sola, sono due giorni che parli tu al posto suo"

Vide Gaia sospirare poi si alzò velocemente dal suo posto "E Gaia non per dire, ma sei tu che i questo momento non stai empatizzando, passando per opportunista.
Ciò che dovevo dire l'ho detto, ora andatevene a farvi fottere tutti quanti, comprese le parole di Anna"

Andò fuori in cortile, scaraventando la bottiglietta d'acqua che aveva tra le mani contro il pavimento
"Amò calmati!" esclama Sofia, vedendomi

"Ma calmati un cazzo Sofia, calmarmi proprio niente. Ti sembra che io devo essere accusata di non essere empatica da una che si sta appropriato della situazione e da una che ha sbroccato per una padella e che ha scritto un messaggio a Mida in forma anonima dandogli dell'arrogante? Ma perfavore su!"

Si sedette alla panchina, dove poi venne raggiunta da lei e da Marisol.

Passati dieci minuti in cui le tre parlavano di fatti che non riguardavano Gaia "Noemi! Ti vogliono in sala tre" aveva appena acceso la sigaretta quando sentì le parole di Petit

"Ma non si può stare un attimo tranquilli!" esclama alzandosi dal divanetto e uscendo dalla casetta

Camminò lentamente finendo la sua sigaretta, entrò in studio e si igienizzó le mani, per poi raggiungere la sala

Non rimase sorpresa quando vide Anna dietro l'altro piano del pianoforte, così reagì sospirando

Andò a sedersi sullo sgabello
"Sentiamo, cosa vi siete inventati per farmi passare come la cattiva della situazione?" è ciò che avrebbe voluto dire, ma pensò fosse meglio contenersi

"Sai perché siamo qui, non c'è bisogno che te lo dica. Pensavo che almeno tu fossi diversa e avresti capito le mie parole"

"Anna, scusa se te lo dico in una maniera così brusca, ma le tue parole sono prive di senso. Lo pensavo quando le ho sentite e di certo non cambio parere ora che sono qui davanti a te.
1. è una gara, logicamente uno pensa a farsi il culo.
2. sono mesi che noi siamo qui dentro, preparandoci
3. siete stati tu e la qua squadra a non empatizzare. Fossi stata in Gaia avrei lasciato ora e sarei tornata a settembre, guarita e più sicura di me stessa.
Perché lascia che te lo dico, non è giusto né per noi, ne per lei che poi si trova la semifinali assicurata"

"Non è detto che arrivi in semifinale, come non è detto che ci possa arrivare tu!" esclama Anna, aggredendo la ragazza

"Non sto parlando di me Anna, sto parlando del rispetto che doveva esserci per noi da parte vostra, e per Gaia verso se stessa.
Anche perché non fa bene nemmeno a lei"

"Cioè tu mi stai dicendo che non sei d'accordo con questa proposta?" domanda

"Anna sono due giorni che lo dico, come lo dicono tutti gli altri, non è quindi solo un opinione mia. È un opinione comune.
Io non so come fartelo capire e non so neanche perché sono qui a parlane con te"

Le indicò la porta "Allora sei libera di andare, vedremo in puntata come andranno le cose"

"Va bene!" esclama la ragazza alzandosi "Sappi che io non mi pento di nessuna delle parole che ti ho detto"

Si avvicinó alla porta e dopo aver detto buonasera in maniera molto fugace uscì dalla sala, tornando in casetta

anima - holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora