cinquantuno

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"Ayle io ti ho già detto come la penso, tra te e Nathalie il serale se lo merita più lei.
Hai fatto il capriccioso per settimane, te ne sei andato all' una e mezza hai chiamato per tornare e non so come la Pettinelli ha deciso di farti rientrare e tu sei andato quasi a chiedergli la felpa, mentre lei tra mille e mille dubbi è sempre stata zitta e ha abbassato la testa per lavorare. La felpa del serale, anche se fosse l'ultima, io la darei a lei."

Ormai i compagni erano zitti in cucina, da quando Ayle aveva chiesto un parere alla bionda, ma come sempre, secondo lui per la sua presunzione erano scoppiati un una lite

Marisol, Sofia e Sarah erano sul divano che la guardavano, Lil si stava spaventando mentre i ragazzi erano seduti intorno al tavolo e stavano giocando a carte

"Ma non ha senso parlare con te, veramente, sei amica di tutti tranne di me, sei di parte" dice guardandola mentre lei si versava dell'acqua nel bicchiere

"Io di parte? Io di parte quando cerco di essere sempre il più oggettiva possibile? Ce a volte i tuoi ragionamenti mi fanno proprio cadere le braccia.
Dopo mesi, in cui tu mi dai contro, mi dici tutte le cattiverie del mondo e io ti sto accanto perché sono così purtroppo, tu hai ancora il coraggio di continuare.
Assurdo, veramente"

"Tu sei assurda, e pure presuntuosa" commenta sottovoce, ma non a voce talmente bassa da non farlo sentire a lei , che nel sbattere il bicchiere sul piano cottura lo frantumò in mille pezzi e ne strinse uno nel palmo.

"Noemi lascia quel coso, porca miseria"

"Ayle se tu dici che io sono presuntuosa guarda i tuoi di atteggiamenti, perché se io sono presuntuosa allora tu cosa sei? Un paraculo di merda e viziato pure con cui non si può parlare perché vuole sentirsi dire ciò che vuole. Sai che ti dico? Parla con chi ti dice ciò che vuoi sentire.
Il nostro rapporto si può chiudere qua. E ciao, limitiamoci a buongiorno e buonanotte"

Il ragazzo lasciò la cucina imprecando contro la bionda, che nonostante la mano insanguinata prese il necessario per pulire
"Scusami eh, prima che ti fai infezione, andiamo a medicare la mano"

"Non me ne frega niente del sangue, adesso devo calmarmi" continua raccogliendo i pezzi del bicchiere

Sarah la fermò lamentamente e le prese la busta dalla mano, le accarezzò i capelli e le diede u bacio sulla guancia "Va a medicare la mano, faccio io qua"

Noemi tirò uno sbuffo, lascio la cucina adirata e delusa, con Holden che prontamente la seguiva
"Siediti sul letto, ci penso io" commenta lui, sparendo nel bagno

Quando tornò aveva in mano tutto il necessario, ma vederla così triste fu una scena che gli sciolse completamente il cuore

"Che ha la mia cucc?" domandò dolcemente, sedendosi di fronte a lei e prendendole la mano tra le sue

Non ottenne risposta, incastrarono solo gli occhi.
Noemi voleva urlare, ma non era il momento.
Non poteva creare altre tensioni, almeno non in quel periodo

"Sono presuntuosa secondo te?" mentre le passava la benda intorno alla mano Holden fu scosso da quelle parole

"Amo, ma che dici?" domandò, fermandole la benda "Ma stai scherzando spero"
mise tutto sul comodino e poi la guardò fisso negli occhi mentre alzava le spalle 

"Bho non lo so, se da questa impressione a più di uno voglio saperlo"

"Non lo sei, semplicemente sei sincera quando ti chiedono qualcosa, e lo dici con talmente tanta voglia di aiutare a capire cosa migliorare che a volte gli altri lo leggono male. Ma sono pochi che lo leggono così, credimi che tutti hanno capito la bella persona che sei"

"Perché, come sono?"

"Sei Noemi, sei pura, semplice, una ragazza che non si trova tutti i giorni, troppo dolce per essere considerata grande ma al contempo che sa quando arrabbiarsi e non si fa problemi a farlo.
E penso che l'empatia sia il tuo più grande pregio, non è da tutti essere gentili e amabili con chiunque si ha intorno. Ed è per questo che mi sono innamorato di te e che voglio passare tutta la vita con te"

Noemi si sciolse talmente tanto per quelle parole che non perse un secondo per buttarsi nelle sue braccia e farsi stringere
"Grazie" sussurrò, dandogli un bacetto sulla spalla coperta dalla maglia

Si presero alcuni secondi in silenzio, si guardavano solamente.
Nessuno voleva rovinare il momento

"Ma tu ci immagini insieme? Magari tra un paio d'anni in una casetta tutta nostra, oppure direttamente a casa mia; tu che giochi con Latte e io che canto?
Oppure in vacanza insieme, cose così.
Lo immagini mai?"

Lei gli passò una mano tra i capelli, osservando il sorriso da cucciolo che si formava sul suo viso
"Io immagino noi, magari in riva al mare, stesi su un telo, mentre immaginiamo e pensiamo ad altri momenti della nostra vita. Io passerei tutta la vita con te, non risparmierei nemmeno un momento"

Mentre parlava le accarezzava la guancia, si imbambolava veramente quando la guardava negli occhi
Unì le loro labbra, facendola sorridere e rasserenandola in qualche modo

"Ti amo" sussurrò mentre tra le mani aveva le sue guance.
Rimasero abbracciati per altri minuti, parlando nel loro silenzio.
Non c'era nessuna parola che potesse descrivere quel momento

le anime comunicano anche così

<< e nessuno capirà mai come, ma saremo gli angeli
e cadremo sopra questi mari, che poi saranno canti
pronti ad abbracciarti
pronti ad abbracciarti >>

anima - holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora