cinquantasei

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Tornata a casa Noemi notò delle valigie sotto il portico e dentro la casetta sentiva delle urla.
Quando vide Holden uscire con fare incazzato e prendere le valigie fece due più due

"Dove cazzo vai?" domandó lei con la voce incrinata e tutta la tristezza del mondo, fermandogli il braccio

"Non è ovvio? Me ne sto andando Noè, non c'è la faccio più a stare qua"

"Mi stai lasciando sola anche tu?" domandò, con gli occhi lucidi

Lei anche ultimante si era accorta che il ragazzo non stesse bene ma non pensava volesse lasciare la scuola. Soprattutto che volesse farlo a quel punto del percorso, dopo aver lavorato per mesi ed essersi guadagnato la maglia d'oro

Lui sorrise dispiaciuto, lasciò un attimo la valigia e si avvicinó a lei lasciandole un bacio sulla fronte
"Non ti lascerò mai sola, anche se a casa ti sosterrò sempre. Poi ti ho lasciato delle cose così magari non ti scordi di me"

Quando si abbracciarono lei scoppiò definitivamente in lacrime, bagnandogli completamente la felpa grigia

"Non piangere amore"

"Ci eravamo fatti una promessa, la stai infrangendo" disse, tirando su col naso.

"Mi dispiace Memi, ma questo va oltre la promessa"
commentò dispiaciuto prendendole le guance tra le mani

Unirono le loro labbra e nonostante il richiamo dell' autista parcheggiato fuori sembrava non volessero staccarsi

Un bacio salato a causa delle lacrime di lei, che sicuramente entrambi avrebbero portato nel cuore.
"Non mi dimenticare" sussurrò lei sulle sue labbra, per smorzare

"Non potrei" commentò con lo stesso tono di voce, dandole un ultimo bacio per poi guardare lei e i suoi compagni che erano usciti per salutarlo

"Spaccate tutto eh, ve vojo troppo bene"

Fu così, che anche Holden lasciò la casetta, lasciando Noemi in lacrime

Non bastava Valentina, ora anche lui
Era dura, loro avevano pagato il prezzo più caro

Lo guardarono uscire dalla casetta, chiuso il portoncino lei scoppiò nuovamente in lacrime e scappò in camera sua senza dare retta a nessuno

"Noè vuoi uscire?" mida bussava insistentemente contro la porta della sua camera cercando di entrare per consolarla

"Noemi, vogliamo aiutarti" parlò Sarah, che affiancava il suo amico e compagno di squadra

Lei era contro la porta con le ginocchia al petto, decidendo di non farli preoccupare oltre aprì la porta e si fece abbracciare dal ragazzo, guardando male la ragazza

"Abbiamo passato questi ultimi giorni a litigare, ieri abbiamo chiarito e oggi se ne va. Perché deve andare tutto male ogni volta che c'è qualcosa che va bene? Che vita di merda"

"Perché litigavate?" domanda Sarah, sedendosi sul letto di Lil Jolie

"Per te, Sarah, per nient 'altro se non per te"

Adesso dopo la tristezza, sovveniva la rabbia
"Cioè tu e lui litigavate per me?" domanda quasi divertita

"Si! Sembrava che tu fossi molto presa da lui e lui da te, è stata la settimana con più liti al giorno. Neanche dopo Natale litigavamo così tanto"

"È logico, non vi parlavate proprio" disse ironicamente Mida,  cercando di smorzare la tensione

"Zitto Mida!" esclamarono in contemporanea le due compagne di squadra, facendo intimorire il ragazzo, che neanche poteva andarsene visto che si era messo tra le due

"No no Noemi, non ci hai capito niente proprio.
Mi stava aiutando con le basi di diverse cover, ecco perché passavamo tanto tempo insieme anche fuori dalla sala. Poi lui mi aveva chiesto qualche regalo da farti per i vostri cinque mesi"

"E tra i regali dei cinque mesi c'eravate anche voi a braccetto e che ridevate tornando ogni giorno"

"È solo simpatico!" esclamò la più piccola quasi nervosa, tornando però poi alla sua solita calma
"Se posso dirtelo Noemi, hai un ragazzo che ti ha in testa H24 non ha senso preoccuparti delle altre ragazze perché non le pensa minimamente, anzi si tiene sempre a distanza.
Ti ama con tutto se stesso anche se a volte fa lo stronzo di merda come fanno tutti i ragazzi, ma lui ha occhi solo per te" rispose sorridente Sarah, toccandole una spalla

Noemi sorrise di circostanza, prima che proprio la più piccola la stringesse in un abbraccio

"Mi dispiace averti accusata" commentò sottovoce, mentre la ragazza sorrideva nonostante la più grande non potesse vederla

"Non importa, eri solo gelosa" a quelle parole sorrise, poi con i suoi compagni tornò in cucina con un finto sorriso in volto

Si sedette a tavola che alcuni suoi compagni avevano apparecchiato accuratamente e poco dopo venne raggiunta da Kumo che la abbracció scompigliandole i capelli

"Ma tu non sapevi niente nient di questo suo male?" domanda Giovanni guardandola, mentre portava la testa sulle braccia, poggiate sul tavolo

Sospirò, sistemandosi i capelli
"Non ne ha mai parlato neanche a me dell'ansia, ma glielo si leggeva negli occhi che qualcosa non andava, però conoscendolo non ho voluto dargli pressioni.
Adesso però mi rendo conto che forse avrei dovuto farlo
Neanche la fidanzata so fare"
disse sarcasticamente, guardandosi le mani

"Noemi tu non hai fatto niente di sbagliare, anzi, hai rispettato i suoi tempi"
le lasciò un bacio tra i capelli, poi si allontanó

Piano piano la tavola si affollò, ma lei non aveva voglia di mangiare
"Dai amò ti prego, mangia almeno un po' di pane" mi implora Marisol, mentre Petit accanto a lei le tiene la mano

"No Sol non mi va.
Grazie ma non insistere perché non cambia niente"

Dopo poco si alzò, andando nella sua stanza

Sul letto c'erank diverse cose, cose che prima nel trambusto della chiacchierata con Sarah non aveva notato

Una felpa, alcune loro foto, il suo profumo e un orsetto, con attaccato un bigliettino
"Così che tu non possa scordarti di me
Spacca tutto e vinci
Ti amo, J."

Sentii una volta il suo profumo e con l'amaro in bocca, poggiò la testa sul cucino per riposare un po'

mini spazio aiutrice
questo capitolo è piccino in due parti
spero di poter fare uscire oggi anche
la seconda
baci baci
xoxo
-fe

anima - holdenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora