CAP. 24: SORPRESE

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HAZEL'S POV:

"Ti amo con tutta me stessa"  sussurrai prima che Dean se ne andasse. Lo amavo tanto e perciò avevo scelto di ascoltare sia lui che Magda. Almeno per una volta. Me ne tornai nella mia stanza e decisi di andare a letto e provare a chiudere occhio...almeno per qualche ora. 

Il giorno dopo avevo un gran mal di testa, ma mi recai lo stesso a scuola. Entrai in classe e il posto vicino al mio, solitamente di Dean, era occupato da una figura che conoscevo: "Marta!" esclamai, correndo ad abbracciarla. Era da un po' che non la vedevo; avevamo un bellissimo rapporto alla clinica, ma ci eravamo un po'perse: "Che ci fai qui?" chiesi incredula. Lei sorrise: "Sono uscita da poco dalla clinica e ho deciso di riprendere gli studi a scuola, quindi eccomi!" Era come me la ricordavo, capelli biondi, lunghissimi e gli occhi verdi: "Non pensavo scegliessi proprio la St. George come scuola..." Marta rise: "E invece... Ti sono mancata un po'?" Io la strinsi di nuovo a me e le sussurrai: "Come l'aria...". Passai l'intervallo a spiegarle meglio quello che stava succedendo con Dean, e visto che era un sacco di tempo che non usciva dalla clinica, le proposi di andarci a fare una passeggiata. Era marzo e il caldo stava finalmente tornando, ed ogni occasione era buona per distrarsi un po'dai brutti pensieri. 

Qualche ora dopo stavamo camminando nel vialetto dietro al cottage, avevamo gli skate in mano (alla clinica Marta mi aveva insegnato ad andarci) e alternavamo momenti di silenzio ad attimi di gossip e chiacchiere: scoprii che un sacco di ragazze erano state dimesse: "Pensa che Anna Trussardi, il caso grave che era arrivato prima che te ne andassi, dopo avere opposto resistenza a tutte le terapie, ha deciso di riprendere in mano la propria vita" Sorrisi, ripensando al mio periodo buio: "Ha fatto bene, tutti dovremmo dare una seconda opportunità a noi stessi" Marta mi osservò: "Già...pensa che da quando te ne sei andata, è diventato tutto così strano...le terapie erano così diverse e la nostre stanza....sembrava così cupa" "Non è arrivato nessun altro?" Lei sospirò: "Oh sì....una ragazza dai capelli nerissimi e dagli occhi azzurri come il cielo. Era simpatica...però era sempre sulle sue, parlavamo pochissimo" Non sapevo cosa rispondere, se lasciare la clinica era stato l'inizio di qualcosa di nuovo, era stato anche lasciare persone a cui volevo un bene immenso. Marta sembrò capire il mio silenzio: "Hazy, non sono arrabbiata con te, hai fatto bene ad andartene...eri guarita, perchè mai saresti dovuta restare?" Mi aveva capita, pensai, aveva compreso quanto aveva significato per me riprendere in mano la mia vita: "Sei speciale Marta, sei veramente unica" Mi sorrise: "Ci sarò sempre per te, non ti lascerò andare" e mi abbracciò. 

Poco dopo eravamo al cottage e stavamo bevendo un bicchiere di succo alla mela: "Ciao ragazze" disse Magda allegra: "Che bello che sei passata Marta...vorrei restare, ma ho il turno in clinica...resta anche a cena, io tornerò per le 20...ah Hazel, domani sai dove andare" Io annuii, l'incontro con Dean alla spiaggia, Marta sapeva, però volevo essere cauta: "Sì, mi ricordo...comunque sarei contenta di averti a cena" sviai, rivolgendomi verso la mia amica. Le si illuminarono gli occhi: "Mi piacerebbe tantissimo!"  

Quella sera non feci brutti sogni, mi svegliai riposata e allegra. Era da tanto che non sentivo l'energia percorrermi le vene e le emozioni farmi pulsare così forte il cuore. Era questa la felicità? Sentirsi vivi, frizzanti, anche se era una giornata un po' grigia. Questo, sarebbe stato un giorno speciale, avrei rivisto gli occhi blu come il mare che tanto amavo, avrei toccato di nuovo i suoi capelli color miele e avrei riassaporato le sue labbra. Dean mi mancava come l'aria, e il solo pensiero di poterlo riabbracciare mi riempiva il cuore di gioia. E' divertente come l'amore ti faccia sentire una volta allegri, una volta tristi, un'altra malinconici. Ed era per questo che io amavo l'amore; sembrava di stare su una montagna russa che non finiva mai. Presi la mia borsa di tela (me l'aveva regalata Sam quando ero guarita dalla depressione), ci misi dentro un po' di cose, uscii dal cottage e mi avviai lentamente verso la piccola grotta che avrebbe ospitato il nostro incontro. A differenza del giorno prima, il tempo era più incerto, il cielo era grigio ma non faceva freddo; la temperatura era buona, certo non per farsi un bagno, ma comunque per rendere la spiaggia il posto perfetto. In prossimità della sabbia mi tolsi le scarpe e appoggiai i piedi nudi sui piccoli granellini dorati che subito mi provocarono una sensazione di solletico. Camminai guardando il mare, era mosso ma restava sempre stupendo; misi i piedi nell'acqua gelata e mi diressi verso una specie di curva che nessuno frequentava perchè si credeva che l'acqua fosse alta. In realtà c'era una bellissima grotta, con un po'di sabbia per sedersi e l'acqua cristallina. Appoggiai le ciabatte e respirai profondamente il profumo del mare. Improvvisamente qualcuno mi circondò la vita: "Ti ero mancato, raggio di sole?"

SPAZIO AUTRICE

Heyyyy, come state? Io tutto bene. So che il capitolo è breve, ma vorrei separare bene l'incontro con Mary da quello con Dean. Devo dire che è stato bellissimo scrivere questo pezzo di storia, mi sono sentita anche io un po' come Hazel: frizzante e soprattutto viva. Spero che anche voi vi sentiate così leggendolo. Fatemi sapere cosa ne pensate! A presto, anzi a prestissimo. Love you all!     

Noe                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               

ANIME DISTANTIWhere stories live. Discover now