CAP.30: TANTA DOLCEZZA

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HAZEL'S POV:
Tutto mi aspettavo, ma non che Dean scappasse di casa. Quando Thomas iniziò a raccontarmi tutto ciò che era successo rimasi scioccata, non mi aspettavo che proprio il mio Altman, devoto debitore della madre, la luce del suo cammino e tutto quello che ci va dietro, la lasciasse  lì e tornasse da me. Strano, però mi piaceva: "Chiedo a Magda se puoi dormire qui stanotte...." lui mi guardò: "Sicura? Non voglio disturbare" "Non disturbi mai Dean Altman, non pensarlo per nemmeno un secondo" mi sorrise: "Se la metti così allora resterò" Lo portai dentro da Magda e pure lei rimase stupita: "Beh, devo dire che non mi aspettavo questa mossa da te....biondino. Perciò ti voglio premiare: potrai dormire in camera di Hazel, a patto che non facciate cose strane. Io ho occhi e orecchie ovunque Altman, ricordatelo" lui si pietrificò: "Stai tranquilla, non le torcerò nemmeno un capello, ti puoi fidare di me" Magda non sembrò molto convinta, ma la rassicurai: "Dai non essere dubbiosa, siamo responsabili e comunque se qualcosa non dovesse andarmi bene lo spingerei giù dal letto" Dean mi guardò stranito e Marta mi abbracciò dalle spalle: "Questa sì che è la mia Hazel...comunque devo andare, ci vediamo domani" "Sì andiamo anche noi" disse Mary, dando una spallata a Thomas che si era incantato davanti alla mia amica: "Cammina Thomas, non hai ancora perso la facoltà di movimento" sussurrò spingendolo: "S..sì giusto, a domani....ciao Marta" balbettò. Ah il caro e vecchio Thomas si era innamorato! 

Dopo cena ero con Dean in giardino, sdraiati sull'amaca, mi stava accarezzando i capelli: "Che bella che sei oggi, raggio di sole" io risi: "Perchè gli altri giorni ero brutta?" "Ma no, solamente che oggi sei più raggiante del solito, sarà la situazione e tutto quello che è successo, ma vedo più splendore in te, nella vita e pure nell'ambiente" mi confidò. Io lo guardai nei suoi occhi azzurri oceano: "Si chiama libertà...sei finalmente riuscito a liberarti di ciò che ti opprimeva" sussurrai giocando con le sue dita: "E io non potrei essere più fiera..." Fu in quel momento che le sue labbra si posarono sulle mie, profumava sempre di tempesta, anche se il giorno era uno dei più sereni: "Te l'ho mai detto che hai lo stesso odore del mare in burrasca?" gli domandai, dopo aver interrotto il bacio: "Non penso, ma di cosa sa la burrasca, raggio di sole?" Sembrò incuriosito dalla mia richiesta e perciò lo accontentai: "Significa che il tuo profumo sa di spiaggia dopo la tempesta, quando si va al mare dopo un temporale e c'è odore di sale e pioggia mischiati insieme... è questo il tuo profumo, o almeno così la tua pelle lo assorbe" "Perché i profumi non sono uguali per tutti?" sorrisi, quanto mi piaceva quando mi chiedeva su argomenti che non conosceva: "In realtà no, ogni fragranza si mescola all' odore della pelle e quindi cambia per ogni persona... Per questo quando si prende un profumo e lo si prova, si consiglia di aspettare 10 minuti e poi sentire ciò che rilascia, infatti la sostanza si mischia all' odore naturale della pelle creando un sentore unico per ogni persona" "Questa cosa è stupenda e allo stesso tempo interessante, dove l'hai imparato?" "In clinica, in uno dei tanti corsi che ho frequentato" Il suo viso si rabbuiò: "Non sentirti in colpa, è acqua passata" lo baciai per fargli capire che per me era una storia passata e lui sembrò afferrare il concetto.

Verso le 11 e 30 andammo a letto, fortunatamente era un matrimoniale e ci stavamo benissimo tutti e due: "Cosa c'è che ti turba Dean?" Gli chiesi mentre mi sdraiavo vicino a lui: "Ho paura Hazel...tantissima" Non mi chiamava mai per nome e la cosa mi spaventò un pochino: "Non ho mai sfidato così tanto mia madre, nemmeno nelle litigate peggiori...non voglio che la situazione degeneri" capii che era veramente preoccupato: "Stai tranquillo, penso che tua mamma capirà, almeno lo spero" "Non l'ha mai accettato, perché dovrebbe farlo ora?" "Perché forse sta accettando la situazione, dovrà farlo prima o poi" provai a rincuorarlo, ma con scarsi risultati: "Raggio di sole...qualunque cosa accada sappi che ti amo infinitamente" "Anche io" sussurrai addormentandomi tra le sue braccia.

Mi svegliai, ma non lo trovai lì. Scesi le scale (ancora in pigiama) preoccupata, speravo non se ne fosse andato. Improvvisamente sentii uno strano profumino proveniente dalla cucina, mi stavo dirigendo lì quando la mia attenzione venne attirata da un cartoncino dorato sul tavolo da pranzo "Sei il mio Raggio di sole", sorrisi e improvvisamente qualcuno mi mise un piatto davanti e mi baciò la guancia: "Dormito bene?" "Come un angioletto....ma hai fatto i pancake?" "So che sono i tuoi preferiti" "Si ma...tu non sai cucinare o sbaglio?" Lui rise: "Ho fatto molti progressi, dai su assaggia questi con la crema di pistacchio e lo zucchero a velo" tagliò un pezzettino del morbido dolce e me lo mise davanti alla bocca: "Avanti mangia" disse tenero. Io masticai e assaporai, erano veramente squisiti! Ero molto stupita: "Dean, bravo...sono super buoni anzi squisiti" "Aspetta sei sporca"  fece per pulirmi ma mi diede un bacio all' angolo della bocca: "Le care e vecchie tecniche" risi: "Lo avevi fatto quando avevamo cucinato gli hamburger, 2 anni fa..." "Come fai a ricordarlo?" Chiese stupito: "Io ricordo tutto Dean Altman, tutto". Mangiammo insieme e poi pulimmo la cucina. Ero felice per una volta, mi sentivo a casa sia fisicamente sia mentalmente. Casa per me era Dean.

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